Call of Duty è tornato, e questa volta possiamo dirlo per certo. Infinity Ward quest’anno aveva un compito abbastanza importante, ovvero, innovare uno dei brand più conosciuti al mondo senza rovinarlo e mantenendo una qualità elevata. Compito riuscito? scopritelo con la nostra recensione.
Questo nuovo capitolo è disponibile dal 25 ottobre su Playstation 4, PC e Xbox One. Sin dall’annuncio questo videogioco ha fatto parlare molto di sé, partendo dal nome vero e proprio: Modern Warfare. Un titolo che ha fatto incuriosire tutti i fan del brand e non, visto che si pensava fosse un reboot vero e proprio ma alla fine non si tratta solo di quello ma bensì l’inizio di una nuova era per Activision. Dopo Black Ops 4 qui finalmente vediamo un prodotto totalmente innovativo, pieno di idee nuove e sopratutto di tanto amore verso la saga. Una delle primissime novità è la modalità campagna che finalmente ritorna in grande stile con un’esperienza coinvolgente e dal copione hollywoodiano che tocca temi attuali come il terrorismo e crudi come le atrocità subite dai civili, risultando davvero eccellente per tutta la sua (ahimè) breve durata, infatti per completarla ci vogliono circa 6/7 ore e non ci sono collezionabili o missioni secondarie ma è proprio un ritorno alla vera e propria vecchia campagna strutturata in livelli con le varie difficoltà selezionabili. Nonostante sia breve, l’esperienza che ci troviamo davanti è ottima sotto tutti i punti di vista, riesce a prendere il giocatore e lo trascina attraverso oscure foreste, basi militari da assaltare, strade polverose nel fittizio Urzikstan, centro città come quello di Piccadilly Circus a Londra e altri luoghi sparsi per il mondo che rischiano il collasso. Il gameplay risulta frenetico e immediato rivelandosi al contempo più aperto alla tattica rispetto agli standard cui eravamo abituati. In questa ottica vanno interpretate alcune nuove feature come la possibilità di aprire una porta in modi diversi, l’importanza della penetrazione dei proiettili, il posizionamento dell’arma su punti d’appoggio improvvisati al fine di ottenere una maggiore stabilità, lo scatto tattico e l’assenza delle movenze da acrobati viste in precedenza. Nota di merito anche alla grafica che rende il tutto ancora più bello e realistico grazie anche ai giochi di luce e alle espressioni dei volti che ci permettono di percepire lo stato d’animo dei personaggi che abbiamo di fronte. Come abbiamo già detto la durata è breve, però un altro punto negativo (e ultimo) va alla intelligenza artificiale che purtroppo non raggiunge livelli buoni e non da giustizia a tutto l’ottimo contorno di questa modalità.
Lasciando da parte il single player, ci troviamo l’immancabile modalità online che anche qui presenta molte differenze. L’offerta è davvero ottima, spazia da modalità frenetiche e classiche come Dominio o Deathmatch a squadre fino ad arrivare agli epocali conflitti su vasta scala della Guerra Terrestre, una novità che trae ispirazione dal suo rivale Battlefield dove 64 giocatori si scontrano in enormi mappe utilizzando anche i veicoli. Un’altra nuova aggiunta è Scontro, l’immediato duello 2 vs 2 con armi casuali o recuperabili sul campo che catapulta in mappe di dimensioni ridotte in cui non esistono attimi di tregua e che pare terreno fertile per il mondo degli eSport; come è facile intuire, le regole di ingaggio cambiano a seconda delle armi, garantendo una costante varietà d’azione. In coda troviamo la modalità Attacco Informatico, Realismo, Tutti contro Tutti e le modalità storiche selezionabili tra i filtri delle partite veloci e partita privata, ottima per chi vuole allenarsi in match contro i bot senza lo stress delle partite online. Abbiamo testato a lungo questa modalità, anche nella sua beta, e non ci sono stati problemi di alcun tipo, matchmaking reattivo, struttura solida e netcode stabile. Il level design delle mappe ha subito una forte rivisitazione da parte degli sviluppatori, i quali sono stati attenti a realizzare scenari pieni di edifici a più piani liberamente esplorabili e passaggi comunicanti, spazi aperti e costruzioni che spesso si rivelano luoghi perfetti per tendere delle mortali imboscate e le ambientazioni sono tutte ricche di particolari e pericolose distrazioni, ognuna di esse è caratterizzata da uno stile unico che rende necessario studiarne la conformazione per scoprire accessi e posizioni chiave. Ulteriore aggiunta molto apprezzata è il visore notturno, che sia in modalità single player che in quella online riesce a rendere l’atmosfera tesissima (a tratti horror) e regala ulteriore varietà al gameplay.
Per la prima volta in questo Call of Duty abbiamo un gunplay più realistico che mai, soddisfacente e diverso dall’arma adoperata che prevede un’influenza del peso del proiettile e della distanza del bersaglio per determinare la sensazione di impatto immediato. Ci sono quindi differenze sostanziali tra armi a corto, medio e lungo raggio quindi l’abilità del giocatore nel calcolare la traiettoria in base all’arma utilizzata è parte integrante di questa dinamica shooting. Qualche parola la merita anche il comparto sonoro che sarà davvero essenziale per capire la presenza di nemici nelle vicinanze e per trasmettere emozioni sempre differenti sia in single player che online, molto buon anche il doppiaggio italiano. Presente anche il cross-play tra PC e console (chi userà il pad giocherà contro avversari che useranno la stessa periferica) e, a quanto annunciato, i DLC che usciranno saranno gratuiti e saranno affiancati dal Battle pass, previsto nella doppia versione gratuita o premium con contenuti cosmetici aggiuntivi.