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ALIEN BREED: CACCIA ALL’INSETTO…
[/vc_column_text][vc_separator color=”custom” border_width=”4″ accent_color=”#dd3333″][vc_column_text]Benritrovati cari RetroGaters! Come ben saprete, su Nerdgate abbiamo già parlato di videogames con gli Aliens. Oggi però, vorrei mostrarvi un vero gioiello del passato videoludico, non direttamente legato agli xenomorfi ma che a loro si ispira. Parliamo di Alien Breed!
Alien Breed è uno shoot’em’up uscito nel 1991 per Amiga, sviluppato e prodotto dal Team 17. Come già accennato, il gioco si rifà pesantemente, sia pure in maniera assolutamente non ufficiale, al concept degli xenomorfi di Aliens. Nel gioco vestiremo i panni di Conrad, un marine spaziale inviato ad investigare sul perché una stazione orbitante di ricerca scientifica, abbia interrotto completamente ogni tipo di contatto con l’esterno.
UNA STAZIONE SPAZIALE, UNA FEROCE RAZZA ALIENA, UN MARINE CORAGGIOSO. GLI INGREDIENTI CI SONO TUTTI!
Il motivo del silenzio radio è semplice. L’intera stazione è rimasta vittima di un’infestazione, messa in atto da una misteriosa, prolifica ed aggressiva razza aliena, finora sconosciuta al genere umano. Suona familiare? Forse un pochino!
Le similitudini con la serie Alien non finiscono qui, infatti anche il design delle creature che ci si pareranno davanti è talmente simile quello degli xenomorfi da rasentare il plagio, ci sono persino dei simil-facehuggers! Anche l’immagine della copertina, non lascia dubbi a che cosa gli sviluppatori abbiano preso ad esempio! I Boss che incontreremo ogni tanto, hanno invece delle forme insettoidi. Insettoidi giganti ovviamente!.
Tecnicamente, il gioco, si presenta con una grafica molto pulita e colorata, con un ottimo livello di dettaglio. Mi ricordo che, quando Alien Breed uscì sul mercato, le riviste di settore osannavano il fatto che lo sprite del marine, controllato dal giocatore, avesse l’animazione delle spalle mentre si muoveva! Davvero altri tempi, ormai. La visuale dall’alto e il fluire continuo di nemici verso il nostro personaggio, ricordano molto quel caposaldo del videogiocare che è stato Gauntlet. Solo che questa volta saremo armati di fucili mitragliatori, lanciafiamme e laser. Insomma tutto l’armamentario tipico di una sana caccia all’alieno. Le armi, e le loro versione potenziate, saranno acquistabili con dei crediti che recupereremo in giro per i livelli, assieme a munizioni extra, kit di ponto soccorso e chiavi di accesso. Queste ultime erano un oggetto molto sopravvalutato, in quanto la maggioranza delle porte poteva essere,tranquillamente, abbattuta a cannonate!
I livelli erano 6 in origine, portati a 12 nel 1992 con l’uscita della versione migliorata del gioco, Alien Breed Special Edition, e potevano essere affrontati in solitaria oppure in compagnia di un’amico, opzione che rendeva il tutto ancora più divertente.
Il gameplay era estremamente semplice, le missioni si limitavano quasi sempre a: “Vai dal punto A al punto B, spazzando via tutto quello che si muove, attiva un pulsante e, solitamente, fuggi prima che il livello si autodistrugga” oppure “Cerca e distruggi il Boss Alieno, blastando nel frattempo quelli piccoli”, però riusciva a coinvolgerti fino alla fine.
Ho rigiocato Alien Breed poco tempo fa. Nonostante gli anni trascorsi e la sua, per i tempi odierni, scioccante semplicità, rimane un titolo stra divertente, l’ideale per una partitella veloce o un pomeriggio tra amici nostalgici. Perché in un pomeriggio lo si finisce! Nei primi anni ’90 eravamo ancora distanti dalle campagne single player da 100 e passa ore!
Alla prossima, #StayTuned!
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- RILASCIATO: 1991
- GENERE: Sparatutto
- SVILUPPATORE: Team 17
- PUBLISHER: Team17
- PIATTAFORMA: Amiga 500
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