Age of Comics – The Golden Years: La Recensione

E tu, vai di orginal o rip off?

Lirius Games, giovane realtà editoriale nel mondo dei board games, ha da poco reso disponibile il suo primo titolo: Age of Comics: The Golden Years.
Dietro a questo progetto ci sono le menti creative e appassionate della portoghese Sónia Gonçalves e del nostro Giacomo Cimini, fondatori del publisher stesso, mentre gli incredibili artworks sono di Laura Guglielmo.

Noi della redazione di Nerdgate abbiamo avuto modo di provarlo grazie alla disponibilità dei ragazzi di Strategia e Tattica che ce ne hanno fornito una copia in versione kickstarter collector’s edition: grazie!

Trattasi, come definito sul sito dell’editore, di un gioco da tavola medio-leggero, adatto quindi anche a giocatori meno navigati, con meccanica di piazzamento lavoratori. Un german game in cui fino a 4 giocatori dovranno sfidarsi al tavolo per aggiudicarsi il titolo di migliori editor di fumetti dell’epoca d’oro del comics americano, quel periodo storico individuato tra il 1938 e il 1956. Disponibile, inoltre, una modalità per giocare in solitaria.

Sebbene la tematica trattata possa sembrare alquanto improbabile, al rischio di mal adattarsi poi alla effettiva struttura del gioco, va detto fin da subito che il risultato è incredibilmente memorabile; certo, bisogna sicuramente avere dalla propria una buona dose di ‘nerdaggine’ per calarsi nel ruolo di direttori di una casa editrice in un gioco da tavola, ma tutte le opzioni disponibili al giocatore sono assolutamente coerenti e sensate.

Age of Comics, frutto di una preliminare campagna kickstarter, capace in sole 4 ore di raggiungere l’obbiettivo finanziario preposto, nasce come gioco indipendente dalla lingua, ad eccezione della manualistica nella scatola che è completamente in inglese: niente paura, però, in quanto l’editore ha reso già disponibili il regolamento totalmente tradotto. Tutti i rimanenti materiali di gioco, infatti, dalle carte al tabellone, dai tanti token, alle plance giocatore, sono totalmente prive di testo.

A tal proposito notevole la componentistica, curata, ricca e dal feeling tutt’altro che cheap.
Una scatola ben strutturata, con organizer interno studiato per abbattere il tempo di allestimento. Un tabellone dalle dimensioni non esagerate a occupare il centro dell’area di gioco, con ben riconoscibili le aree in cui piazzare meeple e svolgere determinate azioni. Meravigliose davvero le illustrazioni dei comics ‘stampabili’ in game, e dei relativi rip-off, ovvero le versioni scopiazzate ed economiche delle più blasonate serie regolari.

Ma in definitiva, come si gioca, vi starete chiedendo?
In breve e semplificando, la partita consta di 5 turni di gioco in cui, a partire dal primo giocatore, si compiono azioni selezionabili attraverso il piazzamento dei propri quattro meeple-editor sul tabellone. Obiettivo finale è quello di aver collezionato il più alto numero di punti vittoria, fondamentalmente legati al successo dei fumetti stampati durante la partita.
Tra le azioni possibili la prima è quella di assumere un team creativo di sceneggiatori e illustratori, carte con un determinato valore e colore di riferimento legato al genere di un determinato fumetto (western – arancione, romance – rosso, horror – viola, supereroistico – azzurro, scifi – verde, noir – grigio).
Seconda possibile azione è selezioare una carta fumetto originale univoca, anch’essa caratterizzata da un colore.
Terza possibilità è ottenere segnalini idea, chiaramente legati al genere specifico di ogni fumetto.
Quarta azione, la più importante, quella di stampare un comic, originale o rip-off che sia: vale qui la pena spendere due parole in più. Per stampare un fumetto occorre pagarne il costo di produzione in monete dato dal valore del team di creativi dietro al fumetto stesso, piazzando inoltre le carte sceneggiatore e disegnatore sulla propria plancia. Se si intende produrre un fumetto originale, chiaramente, occorrerà possedere una carta comics del colore desiderato e pagare due segnalini idea del medesimo genere. Anche questa carta va nella propria plancia. Qualora si volesse andare a risparmio, è possibile produrre una copia di un fumetto preesistente, senza doverne pagare il costo in termini di idea dietro alla produzione. Il risultato sarà di certo meno pregiato, ma potrebbe aiutarvi a recuperare in momenti critici durante la partita.
Stampato il fumetto, se ne prende il corrispettivo token e lo si piazza sul chart del giocatore nell’area sinistra del tabellone; a partire da adesso, e per tutta la partita, è possibile acquisire e perdere fan della propria opera, indicandone l’indice di gradimento sul tracciato come si trattasse di una vera e propria classifica di vendita: geniale!
Stampare fumetti da, inoltre, diritto a diversi bonus, come la possibilità di compiere poi azioni aggiuntive. Va inoltre detto che ricercare la sinergia nel team creativo rispetto al fumetto prodotto è essenziale per accumulare fan e punti vittoria: un team di sceneggiatori e disegnatori specializzati in un determinato genere, fornirà di base un numero di fan superiore rispetto a coppie meno affiatate.
Quarta azione permette di riscattare royalties, e quindi di ottenere monete.
La quinta e ultima consiste nella possibilità di girare per Manhattan alla ricerca di ordini di vendita da soddisfare per incrementare il numero di fan dei propri comics prodotti. Attenzione, però: ogni ordine insoddisfatto a fine partita vi costerà fan e perdita di punti vittoria. L’area in cui ricercare gli ordini di vendita occupa tutto il quadrante destro del tabellone.
Al termine di ogni turno di gioco segue la riscossione di monete e punti vittoria sulla base dei fumetti nel chart.
Un sistema di conversione di monete e segnali permette a fine partita di accumulare altri punti vittoria.

Durante le partite che abbiamo intavolato, purtroppo sempre a due giocatori, ci siamo divertiti e impegnati davvero molto.
Il regolamento si assimila con naturalezza in poco tempo. I turni sono tutto sommato rapidi e le scelte, al contrario di quanto appaia, spesso quasi obbligate rispetto alla partita impostata. L’impressione generale è che si stia giocando un titolo dalla coperta corta, in cui, a conti fatti, i turni di gioco disponibili siano insufficienti a completare appieno gli obiettivi che ci si prefissa. Il sistema di conversione finale di punti vittoria sa di insalata di punti. L’interazione abbastanza limitata, e sicuramente più importante in 3 o 4 al tavolo.
Eppure, nonostante questi nei, Age of Comics ci ha folgorato, vuoi per la tematica, vuoi per la meccanica, vuoi per la scatola, i componenti, le grafiche e il tabellone.
Un titolo che rigiocheremmo più e più volte, che si vinca o si perda, perché in grado di dare soddisfazione a partita conclusa, qualunque sia stato l’esito della stessa.
Un titolo a cui auguriamo successo e longevità, e che vorremmo vedere salire in classifica su BGG.

P.s. La scatola in prestito la dobbiamo restituire.
Forse.

CONCLUSIONI: Un titolo diverso, con ottime idee, componentistica curata e tanto divertente, quanto impegnativo. Una tematica nerd che non ti aspetti, perfettamente contestualizzata in game. Un piccolo gioiello!

VOTO FINALE: 8.5

SCHEDA GIOCO

  • CREATORE: Giacomo Cimini, Sónia Gonçalves
  • RATING:
  • NUMERO GIOCATORI: 1 - 4
  • DISTRIBUTORE: Lirius Games
  • PREZZO: 65
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