Quando si parla di titoli legati al mondo del wrestling si pensa ai soliti capitoli che escono annualmente, targati sempre WWE 2K, che negli ultimi anni non sono riusciti ad apportare un miglioramento degno di nota alla serie e (per fortuna) gli sviluppatori hanno deciso di saltare l’edizione 2020 per tornare nel 2021 concentrandosi in un vero e proprio nuovo capitolo corposo e ricco di novità. Quindi per il 2020 potevano non rilasciare niente? assolutamente no, infatti lo scorso 18 settembre è uscito l’inaspettato WWE 2K Battlegrounds.
Sin dall’annuncio si è capito e visto l’intento di questo “spin-off” della serie 2K, ovvero l’essere assurdamente divertente e lanciare un nuovo titolo parallelo a quello principale concentrandosi sull’arcade piuttosto che sulla simulazione. Ora, se siete fan della WWE da diversi anni vi ricorderete sicuramente il mediocre WWE All Stars uscito nel 2011 sviluppato da THQ, bene qui siamo di fronte ad un titolo tecnicamente simile però (per fortuna) migliorato sotto diversi aspetti. Gli sviluppatori di questo Battlegrounds sono i ragazzi di Saber Interactive che non sono di certo nuovi a questa tipologia di videogiochi (vedi i vari NBA Playgrounds) e la loro esperienza di vede molto, sopratutto in fatto di contenuti e passione in merito a questo sport. Questo titolo celebra il wrestling come un bellissimo e scenografico spettacolo ed è come sarebbe dovuto essere da sempre: una rappresentazione della lotta fra il bene e il male portata in scena da interpreti che, prendendo in prestito figure retoriche care all’epica tradizionale, alla commedia, ai fumetti e alla cinematografia, declinandola in chiave supereroistica. Grazie alla reattività dei comandi, ad un accurato bilanciamento dei colpi speciali e al contingente supporto di un set di mosse versatile, ma non troppo articolato da compromettere l’intuitività del sistema di controllo, sarà possibile individuare ben presto un preciso ordine nel caos iniziale e padroneggiare appieno un combat system tanto nuovo quanto appagante.
Parlando delle modalità di gioco, oltre alle classiche ed iconiche modalità quali 1vs1 singolo,Royal Rumble, Hell in a Cell, Fatal 4 Way e Tag Team ci troviamo di fronte ad una campagna single player inedita e realizzata molto bene. Questa modalità vedrà il giocatore impegnato a viaggiare ai quattro angoli dell’America in compagnia di Stone Cold Steve Austin e Paul Heyman col curioso l’obiettivo di assemblare un roster comprendente le più blasonate star del quadrato in match a stipulazione variegata, giocheremo con dei personaggi inediti creati apposta per questo titolo. La struttura della campagna è molto lineare, ci sono i vari match da giocare e una volta completato uno verrà sbloccato il successivo e così via, ci sono inoltre “strade” alternative da prendere in modo da completare match secondari per sbloccare personaggi e potenziamenti. La trama di questa campagna viene raccontata tra ogni incontro attraverso dei fumetti da leggere: questa tipologia di narrazione si appresta allo stile del gioco quindi è ben integrata, però alla lunga è diventata abbastanza monotona e a tratti noiosa. L’altra modalità principale è la Battleground Challenge che offre l’opportunità di creare da zero il vostro alter ego attraverso un ottimo editor, per poi sottoporvi ad una serie di sfide giornaliere volte ad accumulare punti abilità, accrescere il suo repertorio di mosse e sbloccare oggetti con cui personalizzare il rispettivo look. In sostanza questa modalità si struttura come la campagna attraverso scontri uno dopo l’altro senza i fumetti quindi anche qui purtroppo il tutto è diventato abbastanza monotono. Ci si aspettava anche qualcosa in più sulle 8 arene disponibili: dimensioni contenute, asset generici e una generale approssimazione del pubblico.
All’interno del gioco ci sono ben 70 personaggi, la gran parte dei quali accessibili solo accumulando i punti necessari a sbloccarli o attraverso microtransazioni. Ebbene si, avete letto bene. Anche qui è stata inserita la possibilità di acquistare con soldi reali i vari personaggi/costumi però devo ammettere che questa questione è stata gestita in maniera eccellente perché tutti i personaggi potranno essere sbloccati tramite valuta di gioco (quindi giocando e basta) mentre se volete una cosa più immediata dovete pagare ovviamente, però tenete conto che per sbloccare uno dei personaggi più costosi leggendari (The Rock) ci vogliono circa 6/7 match quindi la valuta di gioco viene ben distribuita senza quindi dover giocare ore e ore per sbloccare un solo lottatore. Ogni personaggio è classificato tramite rarità: comune, raro, epico e leggendario ed ha circa 2/3 costumi sbloccabili. Ci sono anche delle abilità che rendono il gameplay ancora più divertente e danno dei perks durante i combattimenti ed alcune di esse vengono sbloccate nella campagna e nella Battleground Challenge.
Il comparto sonoro è una delle componenti più presente dei titoli della serie principale WWE 2K, in questo caso salvo le musiche di entrata dei vari lottatori che sono (ovviamente) le originali poco altro si salva perché di musiche cantate c’è ne sono solo due e le troviamo a rotazione non appena avviamo il gioco, le restanti sono musiche strumentali (anche abbastanza ripetitive) che accompagnano i combattimenti e il resto del gioco. Notizia di qualche giorno fa è che questo titolo verrà supportato con aggiornamenti totalmente gratuiti, quindi ottimo lavoro al team di sviluppo.