Thanos Vince – la recensione

Ogni essere vivente dell’Universo Marvel ha paura di una frase: Thanos Vince.
E così inizia questo volume, con la vittoria di Thanos, o meglio, inizia con il Folle Titano ad un passo dalla vittoria, mentre festeggia conquistando il pianeta dei Chitauri. Ma i festeggiamenti durano pochissimo, giusto il tempo di esser rapito dal Cosmic Ghost Rider e trasportato nel futuro, davanti a sé stesso.

Personaggio sempre più importante, anche grazie ai film targati MCU, Thanos viene presentato in una veste nuova, non da pazzo nichilista, ma da curioso, veste che però non soddisfa a pieno a causa di alcune interazioni tra i due Thanos, dove quello più vecchio mostra un carattere pessimo, troncando ogni dialogo. Questo è forse un fattore realmente negativo, l’impossibilità di vedere un dialogo ben costruito tra una versione passata ed una versione futura di un personaggio molto più complicato di quello che si palesa agli occhi di chi non lo conosce abbastanza. Ma è solo questo il vero lato negativo della sceneggiatura di Donny Cates (Star Trek: Waypoint, Sam Wilson: Captain America, Doctor Strange, Venom), che riesce a rendere questo un fumetto veramente interessante: da lettore ho sempre apprezzato Thanos sia come personaggio d’azione, sia come personaggio profondo. E qui, più nelle parti finali dell’albo, ritroviamo un Thanos più profondo, e scopriamo nuovamente una sfaccettatura caratteriale del titano, che solo parlando con sé stesso avrebbe potuto tirare fuori. E tutto questo, senza mettere in mezzo le solite crisi nichilistiche di Starlin. L’albo, oltre ad esser comunque ben scritto, che intrattiene ed incuriosisce, brilla per altri fattori.

Vediamo Thanos contro l’Old Thanos, con la morte che li osserva. Notiamo come i due stiano brandendo la spada di Surtur.

Un nuovo Thanos: senza la presenza di Starlin, Cates può mostrare qualcosa di nuovo sul titano, finalmente, allontanandoci da storie che hanno sempre lo stesso sapore nostalgico degli anni 90. Thanos vince su tutto e tutti, poi? Cosa significa avere il potere ed esser soli, senza amore e senza compagnia? Troviamo un Thanos che, per assurdo, trovatosi solo in tutto l’universo, tranne per la compagnia di qualche altro personaggio – che vedremo più avanti – si sente veramente solo.

Cosmic Ghost Rider: non posso parlare delle sue origini, ma posso assicurarvi che questo personaggio è una vera rivelazione, scritto bene e sempre coerente. Nonostante sia simpatico e pazzo (perché sì, è pazzo) e possa ricordare Deadpool, non soffre di quella simpatia forzata o di quella stupidità fuori luogo che ritroviamo spesso nel mercenario rosso. Oltre a questo, andando oltre alla superficialità della battuta pronta di un personaggio che si presenta come spalla comica, anche in lui notiamo, sotto una diversa lettura, il problema della solitudine, e per questo un personaggio così improbabile – mai indovinerete chi si cela sotto il teschio fiammeggiante- diventa importante per questa lettura, perché è il metro di giudizio più sincero che esista.

I disegni di Geoff Shaw (Batman Annual 2011, Pacific Rim), molto più freschi e dinamici di German Peralta, il suo tratto si sposa alla perfezione con la storia, riuscendo a disegnare in maniera coerente ed a tratti cupa, ogni singola ruga di Thanos, rendendolo quantomai espressivo in ogni vignetta.

E per finire, una piccola curiosità: Vi ricordate quanto Jim Starlin, noto creatore di Thanos, impazzì d’improvviso e lasciò la Marvel? Perché questo? La sceneggiatura di un suo fumetto, sempre su Thanos, aveva lo stesso plot di questo volume, e si è lamentato che, nonostante l’editor abbia letto entrambi gli script, questi ha fatto pubblicare a Cates (che ovviamente non aveva possibilità di copiare) la storia. E per questo ha lasciato la Marvel. Anche se ora sta tornando, perché come sappiamo, Starlin senza Thanos è come la coca cola sgasata, la bevi perché la hai lì, ma non la desideri.[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”“Thanos Vince“, sotto la lettura di Cates, si allontana dalla classicità di Lemire, mostrando invece coraggio per mettere nuovi volti a Thanos, senza però allontanarsi dal classico. Questo però può portare a dare non pochi spunti di riflessione ai prossimi autori. Albo veramente consigliato ai fan della marvel, anche per la presenza di Cosmic Ghost Rider.”

CONCLUSIONI: Thanos Vince è sicuramente una lettura interessante per tutti i fan della Marvel, non solo perché di per sé è una storia bella, e quindi assolutamente da leggere, ma perché ha le potenzialità per porre nuove basi narrative ad un personaggio mai piatto, ma con un percorso ormai quasi lineare e prevedibile da tanto tempo. Allo stesso modo, vediamo anche un Thanos senza uno scopo preciso - dopo l'umiliazione avuta da Thane, il volume inizia con lui che conquista il pianeta dei Chitauri per noia e capriccio - che rimane disgustato dal vecchio Thanos, come questo lo implori di distruggere insieme questo misterioso Caduto (altro personaggio di livello che non vi spoilero). Il Thanos presentato in questo albo rimane quasi schifato da sé stesso, e quale migliore occasione per il lettore se non quella di leggere le storie di quello che, probabilmente, sarà un nuovo Thanos? Albo che piace, e che, se si è fan di Thanos, bisogna assolutamente reperire.

VOTO FINALE: 7.5

SCHEDA FUMETTO

  • DATA RILASCIO: 30/09/2018
  • SOGGETTO: Donny Cates
  • SCENEGGIATURA: Donny Cates
  • DISEGNI: Geoff Shaw
  • COLORI: Antonio Fabella
  • CASA EDITRICE: Panini Comics
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