C’è un termine che negli ultimi tempi è diventato l’incarnazione del male, una parola che ha il potere di scatenare violenze e isteria collettiva, un innesco che potrebbe scatenare guerre sui social che in confronto il Vietnam è una passeggiata nel parco: SPOILER.
Ricordo ancora il mio primo spoiler. Mesi di attesa per poter vedere finalmente Balla coi lupi, serata tranquilla, divano, inizio la visione e poi, all’improvviso, il nemico, subdolo e meschino, si impossessa di mio padre, che con fare tranquillo e disinvoltura se ne esce con “Sei già arrivato quando….“. Non riesco a fermarlo, mi prede a tradimento, sto per zittirlo ma lui lo dice, spiattella il momento clou del film, che nello schermo Kevin Kostner si gira, mi sorride e poi guarda mio padre, prima di dirgli “Belin ma lo sarai bastardo“. Non ho mai voluto vedere Balla coi lupi, non sono come finisce perché lo spoiler ha questo potere, ti uccide l’entusiasmo; anche se guardi un film tratto da qualche altro media, hai sempre quella morbosa curiosità di scoprire come hanno realizzato una particolare scena, se quel personaggio sarà reso come te lo immagini o lo hanno reso addirittura meglio.
Lo spoiler ha lo stesso effetto di un vegano che ti spiattella tutto lo schifo che c’è nell’hamburger che stai mangiando, ti appiattisce la passione.
SI ODIA A SUFFICIENZA CHI SPOILERA?
Che poi siamo onesti, quale motivo atavico spinge qualcuno a fare uno spoiler? Se tu parli con qualcuno di un film, libro, serial, fumetto o qualunque cosa abbia una storia, volerla rivelare è come togliere all’altro il piacere della scoperta che tu hai fatto. Ammettiamo che a volte si sia presi da una sorta di trasporto mistico, che si senta il profondo bisogno di commentare qualcosa per puro gusto del confronto, costa tanto dire “Hai visto X? DOVE SEI ARRIVATO?“. Belin, ma chiedete all’altro a che punto è, no? No, niente devo dirti dove sono arrivato io!
Gran parte del pericolo spoiler oggi si annida nei social, nella rete che ormai ci avviluppa e ci sbatte, volenti o nolenti, contenuti e post in faccia da ogni direzione. Spesso anche facendo recensioni mi trovo in difficoltà, vorrei dire esattamente quando l’oggetto dell’articolo diventa interessante, ma devo censurarmi, o mettere quello spoiler alert che per un appassionato fa più paura di un velox in lontananza. Il nocciolo della questione non è lo spoiler dei primi giorni (per cui io propongo la pena di morte da anni), ma è il capire quando lo spoiler cessa di esser tale, dopo quanto tempo. Se un film esce a dicembre, dopo due mesi è ancora spoiler? Se una serie su Netlix esce a maggio, con la possibilità di binge-watching, e io ne commento il finale a settembre è ancora spoiler? Ho degli amici che qualche tempo fa si sono incazzati perché durante una discussione su Daredevil uno dei partecipanti ha rivelato la sua ammirazione per il finale. DELLA PRIMA STAGIONE. Apriti cielo, s’alzano morti, urla di bastardo e inno alla soppressione dello spoiler man! E io pensavo che se una serie gira da un anno, non la hai vista, specie sapendo che tutti ne parlano, non puoi andare a rompere le fave se tu per i fatti tuoi ti sei dato ad altro e ora pensi ti abbiano fatto un torto, a sto punto quando senti l’oggetto della discussione o dici “cavolo, non lo ho ancora visto” oppure cambia argomento. L’altro giorno su Fb una guerra perché in un post di film di fantascienza si commentava la trama di Punto di non ritorno, e qualcuno subito a protestare che è mancanza di rispetto “e se qualcuno non lo ha ancora visto?“. Punto di non ritorno, 1997. Il film è già diventato maggiorenne, che diamine se non lo hai visto sarà un filo colpa tua?
Va bene che ormai siamo talmente subissati di film da guardare, fumetti da leggere, serie che ci arrivano da ogni dove, ma dobbiamo anche pensare che lo spoiler si potrebbe evitare con alcuni accorgimenti, come il non infilarsi in determinati post prima di avere avuto modo di goderci il film o quel che è. Gli avvisi che vietano gli spoiler non automaticamente evitano qualche buontempone (il coglione di turno, per capirsi) arrivi a fare la sua bella operazione di sabotaggio, e chi dovrebbe tutelare la nostra momentanea ignoranza non può essere onnipresente. Dal canto mio, per evitare di rovinarmi il sangue, se non ho avuto tempo di vedere l’opera in questione, evito come la peste post, Fb o altro, minimizzo il rischio; d’altro canto, se dopo due mesi non ho ancora avuto modo di colmare questa mia lacuna, non posso che riconoscere che se mi becco un bello spoiler la colpa è mia, inutile prendersela con altri. Rimane comunque il fatto che per evitare la delusione a qualcuno basta avere un minimo di educazione, una semplice domanda ben posta e un po’ di sensibilità possono consentirci di non rovinare la visione a qualcuno. Oppure creiamo altri malati di Sindrome di Balla coi Lupi.
Per la cronaca, mio padre non hai mai visto il finale di Matrix, Interstellar e Avatar, pur avendo iniziato a vederli tranquillo sul divano.