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XMEN: SALVARE IL MONDO DA MAGNETO A SUON DI GETTONI!

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Nell’epoca d’oro dei coin up le software house sfornavano continuamente nuovi giochi per intrattenere noi videogiocatori, offrendoci avventure e personaggi sempre nuovi ed appassionanti; il vedere le nuove (all’epoca, quanto meno) frontiere della tecnologia spesso spingeva noi giocatori a domandarsi come sarebbero apparsi alcuni dei nostri beniamini dei comics in una veste fatta di pixel e sprite.

Proprio questa piccola volontà di noi assidui smanettoni dell’epoca ha portato la Konami a rilasciare il coin up X-Men nel 1992, andando a fare un gradito regalo agli appassionati del fumetto di casa Marvel.

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LA KONAMI NEL 1992 REALIZZA QUELLO CHE ANCORA OGGI È UNA DELLE MIGLIORI TRASPOSIZIONI VIDEOLUDICHE DEL MONDO DEGLI X-MEN

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Prima di parlare del gioco, fatemi fare un appunto. Da divoratore delle avventure degli X-men ho adorato (e come oggi sono fortemente innamorato) questo gioco, soprattutto perchè prende come modello gli X-Men più classici (quelli nati con Seconda Genesi per intenderci); certo i costumi della banda di Xavier, se paragonati ai canoni attuali, sembrano gli abiti di scena dei Village People, ma personalmente vedere Wolverine con la sua divisa ocra e marrone ancora oggi mi gasa a manetta! L’idea del gioco nasce, in realtà, dal pilot di una serie di cartoni intitolata L’audacia degli X-Men, andato in onda a fine anni ’80 (1988 o 1989, la memoria inizia a perdere colpi) e che non ebbe mai un seguito.

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É questo il bello del coin up mutante di Konami, l’aver saputo riproporre al pubblico (pagante!) lo stesso fascino dei fumetti degli X-Men; già la intro è una vera gioia per gli occhi, con inquadrature che paiono prese direttamente da un albo Marvel, animate giusto il minimo per dare un senso di azione al tutto, ma che lasciano trasparire un’estrema epicità!

La trama non è un monumento all’originalità, visto che dovremo come sempre contrapporci al solito Magneto in vena di dominare il mondo; per farlo il Signore del Magnetismo deciderà di usare le tante odiate sentinelle, che saranno la spina dorsale dell’esercito nemico che dovremo affrontare.

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In X-Men impersoneremo un personaggio preso da un roster limitato ma non per questo meno interessante: Wolverine, Ciclope, Tempesta, Nightcrawler, Colosso, Dazzler. Il combattimento avviene come da copione per le produzioni del periodo, ovvero con uno scorrimento orizzontale all’interno del quale dovremo contrastare orde di nemici (anche abbastanza agguerriti e vari); le animazioni dei vari personaggi differiscono in poco, lasciando la sostanza sempre uguale, tranne che per il potere mutante, che essendo individuale differisce in base al personaggio. Se Wolverine sfodera i suoi artigli in un lampo multicolore, Colosso sfodera un’onda d’urto impressionante e Ciclope colpisce rapidamente i nemici col suo raggio ottico.

A dare un maggior senso di varietà a X-Men interviene anche il diverso numero di livelli, mai ripetitivi e sempre resi in maniera eccellente; gli sfondi sono vari, e se ci perdiamo ad osservarli non mancheranno riferimenti più o meno evidenti alla saga a fumetti; anche i boss di fine livello arrivano direttamente dalle pagine del comic, e come per i protagonisti anche i cattivi di turno sfoderano la loro livrea del periodo “storico”. Questo significa che vedremo Pyro con la sua sfolgorante tutina arancione o Blob con il suo costume circense; ogni aspetto curato dalla Konami è un preciso richiamo al fumetto, così come le scritte che ci incoraggiano a proseguire nei livelli sembrano realizzate coi caratteri tipici di una storia a fumetti.

[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”In certe versioni del cabinato si poteva giocare addirittura in sei!” font_container=”tag:p|font_size:14|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Slab%3A100%2C300%2Cregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_single_image image=”13820″ img_size=”full” alignment=”center” onclick=”img_link_large”][vc_column_text]

Devo confessare che all’epoca X-Men era uno dei miei titoli preferiti. È un po’ quel “gioco del cuore” che speri sempre di aver a portata di mano, pronto a ridarti quella gioia e quel coinvolgimento che ti porta indietro nel tempo; nonostante i numerosi giochi ambientati nel mondo di Xavier e compagni venuti in seguito (come X-Men: Children of the Atom, giusto per citarne uno), l’X-Men del 1992 per me resta a tutt’oggi la miglior trasposizione videoludica del fumetto Marvel. E pensando a come Retro Love vede nel retrogaming una fonte di divertimento e nostalgia, direi che merita a tutti gli effetti un posto speciale nella nostra sezione!

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_empty_space height=”30″][vc_custom_heading text=”SCHEDA GIOCO” font_container=”tag:p|font_size:18|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Condensed%3A300%2C300italic%2Cregular%2Citalic%2C700%2C700italic|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal” css=”.vc_custom_1446833326931{padding-top: 0px !important;padding-right: 0px !important;padding-bottom: 0px !important;padding-left: 0px !important;}”][vc_separator][vc_column_text]

• RILASCIATO: 1992
• GENERE: Picchiaduro (scorrimento)
• SVILUPPATORE: Konami
• PUBLISHER: Konami
• PIATTAFORMA: Arcade 

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