Dopo che la sua uscita è stata rimandata per ben due volte, il 28 novembre è in uscita nelle sale italiane The Strangers: Capitolo 1.
Sono passati sedici anni da quando, nel 2008, venne presentato al pubblico The Strangers, un film con una formula molto semplice: una coppia si trova in una casa isolata per passare una serata romantica, ma qualcuno fa irruzione per torturare psicologicamente e fisicamente i malcapitati. Non importa in che anno siamo o quale sia la situazione politica e sociale nel mondo (elementi molto influenti nel genere horror): i film sulle irruzioni domestiche (i cosiddetti “home invasion”) fanno sempre paura perché la loro verosimiglianza è qualcosa che ci tocca nel profondo. E questo è esattamente ciò che è stato considerato quando è iniziata la produzione di questa nuova trilogia, e il primo film aveva tutte le basi per essere perlomeno apprezzabile – qualcosa però è andato storto.
The Strangers: Capitolo 1 segue una coppia, Maya e Ryan, che ha deciso di fare un viaggio in auto in giro per gli Stati Uniti. Dopo essersi fermati in una tavola calda, però, i due scoprono che la loro auto non parte più e quindi si ritrovano costretti a passare la notte in un Airbnb poco distante mentre aspettano che un meccanico risolva il problema. Durante la serata nella casa in affitto in mezzo ad un bosco, delle figure mascherate cominciano a “giocare” con la giovane coppia. Anche se la trama non brilla certo per originalità, è comunque un buon punto di partenza per fare qualcosa in grado di toccare il pubblico e turbarlo. Peccato che i difetti finiscano per mettere totalmente in ombra il resto.
L’elemento che crea più distacco tra la storia e il pubblico sono i personaggi stessi, visto che sono così odiosi da rendere praticamente impossibile fare il tifo per loro: i due ragazzi di città si sentono superiori a tutto ciò che li circonda e non fanno nulla per nasconderlo, e se Maya, interpretata da Madelaine Petsch (diventata famosa grazie alla serie Riverdale), è leggermente più digeribile del suo odioso fidanzato Ryan (Froy Gutierrez), è comunque difficile fare il tifo per lei quando non fa altro che prendere decisioni insensate per tutta la durata del film. E anche se le pessime decisioni sono un elemento importante nel genere horror, qua si supera un limite: per fare un esempio, ad un certo punto la ragazza è in casa da sola e comincia ad avere la sensazione che qualcuno la stia osservando e che stia cercando di entrare. Quindi cosa fa? Si va a fare la doccia! E poi, chiaramente, si asciuga i capelli con l’elettrodomestico più rumoroso in assoluto, così da coprire il rumore di eventuali intrusi.
Purtroppo però i personaggi principali non sono l’unico difetto insormontabile del film, che finisce per essere una ripetizione banale e poco sentita del film del 2008. The Strangers: Capitolo 1 non ha nulla di originale da offrire, non solo al sottogenere degli “home invasion”, ma neanche rispetto a quel The Strangers di Bryan Bertino, che riprende quasi passo passo, modernizzando solo l’ambientazione (ad esempio, inserendo auto elettriche, smartphone e Airbnb). La scusa che possiamo trovare per la mediocrità di questo primo capitolo è che forse dovrebbe svolgere solo il compito di mettere le basi per i prossimi due film – d’altronde i tre capitoli sono stati girati come un unico film, e quindi potrebbe effettivamente esserci la possibilità che la nuova trilogia di The Strangers sia un diesel, che ingranerà andando avanti. Ma il pubblico sarà in grado di perdonare questa falsa partenza?