Sono passati poco più di tredici anni dall’ultimo gioco della serie Test Drive Unlimited, TDU2, e nonostante abbia avuto un’accoglienza non del tutto positiva, si è comunque guadagnato un seguito, atteso da un pubblico più di nicchia rispetto ad alcuni grandi nomi come Forza o NFS. Solar Crown venne annunciato nel 2020, e da allora tra ritardi vari dovuti dalla pandemia a qualche problema di troppo che ha fatto slittare l’uscita del titolo, siamo arrivati al 2024. Durante questi anni, il genere dei giochi di corse open-world è stato notevolmente migliorato da nientemeno che Microsoft e dalla serie Forza Horizon. Tutti e cinque i giochi di quella serie sono usciti dall’ultimo TDU e ognuno ha settato un nuovo standard, per non parlare di tutti e tre i titoli della serie The Crew di Ubisoft. Ciò in cui Solar Crown spera di differenziarsi è nella sua area di gioco più ampia e realistica, una riproduzione quasi 1:1 dell’isola di Hong Kong, e nel suo tipico “lifestyle” che comprende un elenco attentamente selezionato di auto di prestigio e sportive e clan di piloti distinti per le loro mode. Sarà riuscito in questa impresa?
Si parte con una creazione di un personaggio da zero, molto semplice e basilare con diverse possibilità di personalizzazione. Dopo essere atterrati sull’enorme grattacielo dell’hotel Solar Crown a bordo di un enorme drone, veniamo a conoscenza dell’organizzatrice della competizione Vivian Hughes, che indossa un generico futuristico completo argentato. Questa atmosfera futuristica si ritroverà anche nelle auto stesse, poiché verrà presto detto che ogni auto che si guida nel gioco è stata dotata delle più recenti tecnologie, tra cui un assistente AI (la cui voce è disattivabile nelle opzioni, per fortuna). Come anticipato prima, il punto di forza di questo titolo è la ricreazione “1:1” dell’isola di Hong Kong. Il tutto contornato da una trama clan contro clan che vedrà il giocatore scalare i ranghi dell’omonima gara di corse. Ciò significa che, oltre a sapere cosa si sta ottenendo in termini di posizione, c’è molta più attenzione sulle scelte di auto per il gioco. Tutto ciò che non rientra nel tema delle prestazioni e delle auto di prestigio (su strada e fuori strada) non è presente, dando una sensazione più piccola ma più mirata all’elenco delle auto. In realtà non è ancora presente una lista ufficiale, ma al lancio si parla di circa cento vetture, la wiki del gioco ne elenca già diverse. Per quanto visto nella nostra prova, non c’è un singolo veicolo che sta facendo il suo debutto nel gaming in questo gioco, e persino i più nuovi, che sono una minoranza, sono già in altri due o tre titoli. Ciò dà una sensazione piuttosto stantia per un titolo che si sta preparando al lancio da molti anni ormai. Il gioco è incentrato su un’unica location e costruisce quindi i suoi tracciati su di essa, quindi in termini numerici ne abbiamo comunque meno rispetto ad un Forza Horizon.
L’isola di Hong Kong in questo Test Drive Unlimited Solar Crown è molto più piccola delle precedenti location di TDU, ma essendo a metà tra le dimensioni del “Regno Unito” di Forza Horizon 4 e del “Messico” di Forza Horizon 5, non sembra particolarmente compatta, anche se l’abbiamo attraversata da nord a sud sorprendentemente velocemente. Il fatto che ci siano punti di viaggio rapido (come stazioni di servizio e qualche edificio esplorabile) suggerisce certamente che la mappa è di dimensioni sufficienti per cui i giocatori potrebbero non voler arrancare da un’estremità all’altra. Ci sono anche orari del giorno e meteo variabili in tutta la mappa. I completisti vorranno anche guidare lungo ogni strada, per cercare i circa trecento oggetti da collezione nascosti, costituiti principalmente (ma non interamente) da denaro extra e “tesori nascosti” in stile Forza Horizon che possono essere trovati anche fuori dai sentieri battuti. Nonostante questo, tuttavia, è difficile innamorarsi completamente dell’ambientazione del gioco. Ricreare un’area così grande non dev’essere stata un’impresa da poco e a livello tecnico è impressionante, ma molto di essa è priva di carattere. Laddove altri giochi di corse open-world hanno punti di riferimento e aree con cui il giocatore può familiarizzare e a cui forse può persino affezionarsi, gran parte di questa Hong Kong Island ricreata sembra assolvere al suo scopo e non molto di più. Parte di ciò è dovuto sicuramente ad una generale mancanza di attenzione ai dettagli: mentre la città in sé può essere ben modellata, mancano quei piccoli dettagli extra che possono fare la differenza in questi giochi e ci sono molte aree che sembrano piuttosto generiche, forse comprensibile data la grandezza, ma dopotutto è stata loro la scelta di crearla di quelle dimensioni. La quantità di veicoli (bot) che girano per la mappa è abbastanza scarna, difatti è stato molto brutto vedere dall’alto della nostra stanza di hotel le strade che sono praticamente deserte, e solo quando guidiamo iniziano a tornare in vita leggermente con le solite tre/quattro tipologie di auto. Teniamo a specificare che Test Drive Unlimited Solar Crown ha il requisito always-online, qualcosa che Nacon sembra non voler cambiare. Dato che i giochi di corse open-world probabilmente attraggono i giocatori solitari, questo si rivelerà fastidioso per alcuni (tra cui chi scrive questa recensione..). Nacon dice che è perché l’hub del Solar Hotel e il quartier generale del clan a cui i giocatori si uniscono sono stati “creati come aree abitative e luoghi di incontro“, ma sembra ingiusto trascinare i giocatori in questo se non hanno voglia di socializzare mentre guidano. Solar Crown è sviluppato da Kylotonn, che con la sua etichetta KT Racing è stata responsabile di sette giochi WRC e di molti altri giochi di corse fuoristrada, quindi, sebbene abbia un’eredità da corsa, di solito non sono abituati all’asfalto. Giocando a questo titolo però, non si direbbe: la maneggevolezza dell’auto è buona, le curve sono soddisfacenti e la sensazione generale è solida.
Tecnicamente la nostra prova di questo nuovo Test Drive Unlimited è stata fatta su PS5 e possiamo dire che ad oggi la situazione è alquanto pessima. Sono presenti due modalità grafiche: performance (1080p e 60 fps) e qualità (1440p e 30 fps) ed entrambe funzionano male su questa console. Ci sono numerosi momenti, e non rari, in cui il frame rate crolla per ben cinque-dieci secondi ed è davvero fonte di distrazione (e frustrazione). Per non parlare poi della scelta di non arrivare al 4K con la modalità grafica, davvero un gran peccato. Parlando con dei colleghi e vedendo alcuni video confronti in rete la versione PC sembrerebbe funzionare meglio, nonostante dei requisiti importanti. Il gioco è disponibile all’acquisto nei seguenti formati: Standard edition 49,99 € giocabile dal 12 settembre, Silver Streets/Sharps 69,99 € dal 10 settembre e la Gold edition 79,99 € giocabile dal 5 settembre. Secondo voi questo early access come è andato? ovviamente, molto male. Ci sono stati molti problemi con i server e i giocatori che hanno speso settanta e ottanta euro, giustamente, si sono sentiti presi in giro.