Cosa succede quando attorno alla produzione di una serie animata si radunano nomi come quelli di Bruce Timm, Ed Brubaker, J. J. Abrams e Matt Reeves?
Quando gli stessi Timm e Brubaker con l’aiuto di altri grandi come Greg Rucka, si mettono alla stesura dei soggetti o direttamente alla sceneggiatura?
Bhe!! Succede che vede la luce un piccolo gioiello.
Succede che Amazon Prime ci regala sulla sua piattaforma la possibilità di gustare la prima stagione di Batman: Caped Crusader.
Dieci episodi di circa 25 minuti che ci riportano nella vecchia, cara, corrotta e violenta Gotham. Lei, più del pipistrello, forse, la protagonista della serie. Una Gotham in mano alla mafia, senza una amministrazione convincente, con un tasso di criminalità e disoccupazione allarmanti. Un luogo che ripone le sue speranze in Harvey Dent, giovane procuratore e candidato sindaco. Una città però buia, in cui nella notte ancora non risplende in cielo il batsegnale.
Un posto difficile in cui vivere, forse, come dirà in una delle puntate lo stesso Gordon, addirittura “senza speranza”.
Ne deriva una serie matura, adulta, politica, violenta e abbastanza esplicita.
Dieci episodi in cui vedremo un Batman giovane e rabbioso, ma pur sempre caritatevole e giusto. Un vigilante ancora non riconosciuto dai Gothamiti, come quello di cui lo stesso Reeves sta rinarrando le origini nella ultima run cinematografica.
Un Crociato Incappucciato che veste i panni del detective, come negli albi più noir precedenti gli anni ’60, o quelli dello stesso Brubaker, maestro indiscusso del genere.
Un Batman che assieme al GCPD e i suoi agenti, come l’irreprensibile Montoya o Bullock, una vera mela marcia, combatte quotidianamente contro la minaccia di turno, più o meno nota che sia. E vista la centralità data a questi personaggi, ben caratterizzati, sfaccettati e non banali, è doveroso il rimando a un’altra delle opere di Brubaker, questa volta con Rucka. È doveroso qui ricordarsi di Gotham Central.
Cosa dire poi della parte artistica?
Le immagini sono assolutamente originali, dai tratti minimali, spigolosi, poco armonici.
Una palette cromatica ovviamente scura.
Un uso assolutamente presente della CGI per l’animazione dei fondali o dei veicoli, animazione che risulta tutt’altro che fluida.
Un prodotto che per certi versi richiama l’iconica serie animata anni ’90, di cui proprio Timm fu ideatore, ma da cui si differenzia per l’estetica alla fine raggiunta.
Insomma, che vogliate godervi una sceneggiatura ben scritta, o siate patiti del pipistrello, o più semplicemente stiate cercando un po’ di buon intrattenimento, Batman: Caped Crusader è ciò che fa al caso vostro.
Must Watch!