Dopo aver testato la beta qualche settimana fa, è giunto il momento di tirare le somme su questo nuovo capitolo di Mortal Kombat. “Nuovo” è proprio l’aggettivo più corretto da utilizzare visto che abbiamo molte novità sotto tutti i punti di vista, a partire dal nome stesso che anziché procedere con il numero 12, NetherRealm Studios ricomincia da capo rilasciando un reboot della serie, senza però esserlo davvero.
La modalità campagna (dalla durata circa di sei ore) continua dopo gli eventi di Mortal Kombat 11, ma qui Liu Kang è diventato il dio degli dei, e ha rimodellato l’universo per dare a tutti gli umani la possibilità di una buona vita. Ciò ha portato a un’importante inversione di ruolo e ha anche dato la possibilità agli sviluppatori di modificare tutti i personaggi. Senza dilungarci troppo per evitare spoiler, il futuro dei regni sarà di nuovo in pericolo, così Liu Kang riunisce una squadra di potenti campioni per combattere questo male sconosciuto e impedire che il ciclo reciprocamente distruttivo del conflitto interdimensionale che ha consumato le precedenti linee temporali ricominci. La trama generalmente non è molto innovativa poiché è essenzialmente una rivisitazione della storia dei “combattenti con personalità e motivazioni contrastanti che si uniscono per salvare il mondo dal pericolo” presente anche nei precedenti giochi di Mortal Kombat. Tuttavia, scuote le cose consentendo a molti dei personaggi più monotoni della serie di assumere nuovi ruoli all’interno della sequenza temporale riavviata, il tutto ponendo domande avvincenti sul libero arbitrio e sul destino. Il personaggio più carismatico (e quello che incontreremo quasi subito) è ovviamente Johnny Cage che in questa modalità ci regalerà moltissime chicche tra citazioni della cultura pop e plot twist interessanti.
Dal punto di vista del gameplay, Mortal Kombat 1 è molto simile al suo predecessore. Due giocatori si affrontano in combattimenti uno contro uno, utilizzando attacchi semplici e mosse speciali più potenti eseguite tramite diverse combinazioni di pulsanti. Una volta che la barra del nemico sarà quasi vuota si potranno eseguire gli attacchi speciali chiamati “Fatal Blow” già visti in MK 11, e quando la salute dell’avversario sarà a zero potremmo eseguire le famigerate Fatality, portando l’incontro a una conclusione decisiva e viscerale. Novità principale del gameplay sono i Kameo Fighters, ovvero una selezione di quindici personaggi che sono pronti ad aiutare in combattimento con il semplice tocco di un pulsante e possono essere chiamati per eseguire un normale attacco (R1 per controller Sony), attacchi più complessi (tasto direzionale + R1) oppure per contrastare combo avversarie (R1 al momento giusto).
Oltre alla campagna, c’è una nuova modalità di gioco chiamata Invasion. Giocandola si ha una sensazione di gioco da tavolo, visto che è strutturata come un gigantesco tabellone e noi con i nostri personaggi (intercambiabili) siamo le pedine. Fondamentalmente serve per sbloccare oggetti e per livellare i nostri personaggi, una specie di Kripta vista in MK11. Nel mentre visiteremo molti luoghi visti nella modalità campagna e grazie ad Invasion abbiamo la possibilità di esplorarli più a fondo (ad esempio la casa di Johnny Cage che è un vero e proprio museo legato al suo personaggio). Utilissima la modalità tutorial che come visto in MK11 ci permette di padroneggiare i vari personaggi e imparare a fare le diverse Fatality nel gioco. Altra modalità molto gettonata è il multiplayer (online e locale) che permette di giocare in modalità ranked online anche per sbloccare oggetti cosmetici esclusivi stagionali. Ebbene sì, sono stati introdotti gli eventi stagionali di cui parleremo nel prossimo paragrafo.
La personalizzazione aveva un ruolo importante in MK11, difatti era possibile cambiare l’equipaggiamento, Fatalities e abilità dei lottatori con possibilità di aggiungere anche dei perks. In Mortal Kombat 1 questa possibilità viene rivista perché sarà possibile modificare aspetto e armi ma solo esteticamente e potranno essere sbloccati semplicemente giocando alle varie modalità di gioco oppure acquistandoli nel negozio tramite le varie valute presenti. Il negozio è stato sviluppato per durare a lungo, ogni ventiquattro ore si aggiorna e si potranno acquistare oggetti diversi, oppure è presente una sezione stagionale dove ogni 2 mesi circa si aggiorna e ci saranno oggetti esclusivi solo per quella stagione, al day one è iniziata la stagione del fuoco.
La qualità grafica di questo Mortal Kombat 1 è affidata al famosissimo Unreal Engine di cui il team è campione indiscusso, anche con l’aiuto e il supporto di Epic che nel caso di MK11 avevano fatto una versione potenziata e ad hoc del motore UE 3, ma in questo caso non abbiamo un UE5 ma si ferma al 4, fermo restando che la qualità resta di proporzioni incredibili, dalle animazioni facciali, i fondali, la manipolazione poligonale dei personaggi, oltre agli effetti particellari, l’incredibile resa dei vestiti o degli ambienti, insomma il tutto è un vero spettacolo senza precedenti e senza concorrenza alcuna.