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YA LA BATTAGLIA DI CAMPOCARNE: IL DURO CAMMINO DELL’EROE
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Il nome di Roberto Recchioni ultimamente è sinonimo di fumetto; in casa Bonelli si sono affidati alla vena artistica del poliedrico fumettista romano come curatore della collana di Dylan Dog, dopo il buon lavoro svolto nel creare assieme a Emiliano Mammucari Orfani, la prima serie a colori della casa editrice milanese.
Insomma, Recchioni ne avrà di lavoro da fare, giusto? Eppure nonostante gli impegni, riesce a trovare il tempo di mettersi a scrivere un libro, Ya la battaglia di Campocarne.
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ROBERTO RECCHIONI SMETTE I PANNI DEL FUMETTISTA PER DIVENTARE SCRITTORE, E CON QUESTO VOLUME DIMOSTRA DI ESSERNE ALL’ALTEZZA.
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Il protagonista della storia è Stecco, un ragazzo che deve il suo soprannome al suo fisico nodoso e slanciato, non certo il bel principe azzurro delle favole; Stecco non è particolarmente forte, non brilla per intelligenza ma ha cuore e fegato, accompagnato dal sogno di diventare un combattente nelle fila della Compagnia dei Giovani Avventurieri del leggendario Granduomo. Questo sogno sembra prendere vita quando nel suo villaggio di Zarafa arriva la carovana di reclutamento dei Giovani Avventurieri, sempre in cerca di nuovi soldati per aumentare i propri ranghi; Stecco coglie l’occasione per prendere il coraggio di partire ed intraprendere il viaggio verso Forte Dorsoduro, la fortezza della Compagnia.
Durante il viaggio incontrerà Marta la Brutta, una montanara che col suo modo di fare burbero e spigoloso diventerà uno dei punti di riferimento nella vita di Stecco. La coppia affronterà scontri e sfide nel viaggio verso Forte Dorsoduro, intenzionati a entrare ad ogni costo nella Compagnia del Granduomo.
[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”L’autore di YA, Roberto Recchioni” font_container=”tag:p|font_size:14|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Slab%3A100%2C300%2Cregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_single_image image=”13117″ img_size=”large” alignment=”center”][vc_column_text]
La potenza di Ya La battaglia di Campocarne è la Storia, non intesa come semplice trama, ma proprio come elemento fondamentale di un buon libro. Non ci sono sotto trame, non ci si perde spiegando situazioni politiche di Attalaya o i motivi della battaglia del titolo, tutta l’attenzione è sul viaggio dei protagonisti e la loro missione. Anche l’inserimento di tematiche del fantasy sono limate al minimo, quasi un omaggio delicato al magico; la presenza degli Invasati (che ricordano vagamente gli Algenti di Dragonero) o la magia che sembra originare le terribili Furie è uno strumento nelle mani dell’autore, non chiede spiegazioni, esiste come naturale elemento della Storia e come tale è accettato senza problemi.
Gli stessi personaggi non sono eroi classici, sono persone umili e vessate dalla vita, non sono invincibili, hanno gli stessi difetti che riscontriamo in chi ci circonda; è in questi aspetti che Recchioni eccelle, riesce a creare una situazione incredibilmente reale e vitale, inserendola in un contesto narrativo lontano dalla realtà. Il trucco è far leva sull’umanità di Stecco e Marta, sulla loro natura semplice eppure così magnetica, facendo appassionare il lettore e rendendolo curioso; la loro ingenuità e la loro perseveranza sono le vere leve della narrazione, il formare una coppia così complicata eppure perfetta (Stecco il sognatore è perfettamente bilanciato dalla più realistica Marta) è la vera ossatura del libro.
Ma è lo stile di Recchioni che fa di Ya La battaglia di Campocarne un qualcosa di veramente nuovo.
Nonostante la semplicità apparente del testo, l’autore inserisce degli elementi stilistici personali e che rimandano ad alcuni canoni della letteratura d’avventura classica; personalmente ho apprezzato moltissimo il modo in cui l’autore ha voluto mettere a confronto Stecco e Granduomo, il ragazzino cresciuto col mito dell’eroe e l’eroe che mostra il suo lato umano. Recchioni ha costruito una magnifica scena in cui Stecco vede il suo mito come un uomo, con paure e aspirazioni; è il punto di massima empatia per me, mostra un’umanità e una sensibilità eccezionali. Azzeccato e personale anche il volerci raccontare la storia su più livelli temporali, alternando il momento della battaglia al percorso iniziatico di Stecco, fino al punto di contatto in cui il timido ed impacciato ragazzino assurge al suo ruolo di eroe.
All’interno del volume non mancano citazioni e riferimenti a grandi opere (la partita a carte con la morte ricorda la partita a scacchi di Antonius Block col triste mietitore de Il settimo sigillo), così come la Briscola Selvaggia sembra un omaggio ai giochi di carte fantasy stile Magic. Ad arricchire questo libro interviene anche Gipi, che regala a Recchioni una copertina intensa e dai toni eroici.
[/vc_column_text][vc_custom_heading text=” All’interno del libro compare anche una bella cartina di Attalaya” font_container=”tag:p|font_size:14|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Slab%3A100%2C300%2Cregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_single_image image=”13120″ img_size=”large” alignment=”center”][vc_column_text]
Il libro di Recchioni sembra rivolto ad un pubblico di giovani lettori, come può indicare YA (Young Adult), che non è quindi solo un’espressione gergale di Attalaya; tuttavia per l’intensità e la bravura del lettore nel scrivere le vicende di Stecco devo confessare che non essendo un young adult da qualche tempo, ho trovato Ya La battaglia di Campocarne un libro stupendo e che spero abbia un seguito (Recchioni, non deludermi!).
[/vc_column_text][vc_row_inner][vc_column_inner width=”1/6″][vc_icon icon_fontawesome=”fa fa-comments-o” color=”custom” size=”xl” align=”right” custom_color=”#dd3333″][/vc_column_inner][vc_column_inner width=”2/3″ css=”.vc_custom_1442608400482{margin: 30px !important;border-width: 30px !important;padding: 30px !important;background-color: #777777 !important;}”][vc_custom_heading text=”Ya La battaglia di Campocarne è l’esordio letterario di Recchioni. L’autore romano focalizza tutta la nostra attenzione sulla Storia, non bada al contorno ma ci cattura con personaggi meravigliosi e semplici, scrivendo un libro che meriterebbe di esser considerato come un genere a se stante. MERAVIGLIOSO
” font_container=”tag:p|font_size:18|text_align:justify|color:%23ffffff” google_fonts=”font_family:Roboto%3A100%2C100italic%2C300%2C300italic%2Cregular%2Citalic%2C500%2C500italic%2C700%2C700italic%2C900%2C900italic|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][/vc_column_inner][vc_column_inner width=”1/6″][/vc_column_inner][/vc_row_inner][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_custom_heading text=”SCHEDA LIBRO” font_container=”tag:p|font_size:18|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Condensed%3A300%2C300italic%2Cregular%2Citalic%2C700%2C700italic|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal” css=”.vc_custom_1443736578876{padding-top: 0px !important;padding-right: 0px !important;padding-bottom: 0px !important;padding-left: 0px !important;}”][vc_column_text]
- USCITA: 26.11.2015
- GENERE: Avventura
- AUTORI: Roberto Recchioni
- EDITORE: Mondadori
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