WAYWARD PINES ST 2 Inizio stagione – recensione

LA SOPRAVVIVENZA DELL'UMANITA' E' SEMPRE PIU' A RISCHIO!

5 Set 2016

Wayward Pines è stata una della serie più interessanti della scorsa stagione televisiva; la prima stagione ci ha mostrato una futura umanità decimata, protetta da un dittatore travestito da salvatore che ha creato una sorta di arca per proteggere i pochi sopravvissuti e dare una speranza alla nostra razza, mettendo come regola implicita che l’ignoranza è uno strumento di controllo. Ma come abbiamo visto, alla fine la verità emerge sempre, il pragmatismo si scontra con l’idealismo, arrivando a creare un moto rivoluzionario che rischia di condannare il poco di salvabile in nome della verità. Wayward Pines ha creato una società chiusa, rigida, in cui non si riesce a condannare pienamente il presunto “cattivo” di turno, nè a riconoscere all’eroe del momento la piena padronanza di tutte le conseguenze dei suoi nobili intenti.


DIMENTICATE LA WAYAWRD PINES CHE CONOSCETE, A COMANDARE ORA TROVIAMO LA PRIMA GENERAZIONE


Ed è proprio da questo spunto che prende il via la seconda stagione, temporalmente posta dopo tre anni dagli eventi visti in precedenza. La rivoluzione auspicata da Burke è miseramente fallita, e ora è la Prima Generazione (i figli di Wayward Pines) a controllare la cittadina, in una morsa di ferro che ricorda molto i regimi autoritari del passato recente, sia nei modi che nelle divise dei militari.
Ben Burke ormai è capo di una resistenza che sembra destinata a fallire, una sorta di moto rivoluzionario sfaldato e poco convinto, oramai sconfitto da una spietata forza di polizia che non lascia tregua, non lesina mezzi di tortura o di giustizia sommaria pur di controllare la cittadina e la sua popolazione. Insomma, la morte di Burke padre, l’esecuzione di Pincher e tutto ciò che avrebbe dovuto essere un nuovo inizio a Wayward Pines sembra miseramente fallito, con gli ultimi superstiti del fallito golpe che vengo eliminati già nei primi due episodi!!

In questo clima di stato di polizia si sveglia il dottor Theo Yedin, risvegliato per poter operare una pericolosa terrorrista, una nostra vecchia conoscenza. Il medico si rende subito conto che qualcosa non quadra, soprattutto quando il suo ricordo di una vacanza si sovrappone alla sua presenza in un paesino dell’Idaho; la versione che gli viene fornita (un esperimento sociale governativo) non regge ad una più attenta disamina, e le domande, gli strani eventi e le rivelazioni misteriose di figuri non meglio definiti sembrano mettere in crisi Yedin, che viene subito visto come un pericolo dal capo della cittadina, Jason Higgins, uno dei responsabili della rivoluzione attuata dalla Prima Generazione. Da questo primo incontro, inizia una tensione fra i due, inasprita quando Yedin diventa il medico della città, e nel suo ruolo contesta in modo palese la leadership di Higgins. Avendo già scoperto la verità su Wayward Pines nella scorsa stagione, allo spettatore vengono ora mostrate subito le problematiche legate alla sopravvivenza dell’enclave umana (gli assalti delle aberrazioni, la scarsità di cibo), in modo da mostrare fin da subito come la situazione sia particolarmente disperata.

Hodge riesce a dare un tono decisamente più cupo rispetto alla prima stagione, soprattutto giocando nei primi momenti con le inquadrature che seguono il risveglio di Yedin, offrendo un punto di visto distorto e irreale, specchio dell’agitazione e della profonda inquietudine del personaggio. Grande cura è stata (apparentemente) dedicata anche alla gestione delle emozioni e delle debolezze dei personaggi, proseguendo quell’ottimo lavoro di tensione psicologica iniziata nella prima stagione; Yedin viene reso aggressivo, mentre il presunto leader Higgins sembra un debole nevrotico che usa il pugno di ferro come arma di controllo, mitigato solo dalla continua presenza della sua compagna.

WAYWARD PINES serial sky

La seconda stagione di Wayward Pines inizia con una versione al collasso della cittadina, come se la rivoluzione iniziale vista nella prima stagione abbia peggiorato una situazione già grave; i primi due episodi hanno ben chiarito questa piega degli eventi, offrendo allo spettatore una nuova prospettiva da seguire, mantenendo ben radicate tutte le caretteristiche che abbiamo visto nella precedente stagione! Nuovi personaggi, graditi ritorni e una trama intensa e opprimente possono offrirci molto nel nostro ritorno a Wayward Pines!

CONCLUSIONI: Wayward Pines torna sugli schermi con la seconda stagione, mostrandoci le conseguenze della ribellione tentata dalla famiglia Burke. Un nuovo protagonista, la cittadina dominata da una feroce Prima Generazione e una situazione vicina al collasso sono i presupposti da cui si lancia questa seconda stagione! INTRIGANTE

VOTO FINALE: 7.5

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