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NATHAN NEVER: IL GIORNO DEL GIUDIZIO
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Dicono che un libro non si giudichi dalla copertina, ma scusate se per una volta faccio il ribelle.
Per parlare del numero 301 di Nathan Never, Il giorno del giudizio, partirò proprio dalla copertina, che ancora una volta è opera di Sergio Giardo. Solitamente si dovrebbe essere imparziali, dare una valutazione quanto più possibile oggettiva, ma oggi il commento più calzante che mi viene in mente è questo: che figata!
Giardo doveva essere davvero ispirato dalla storia tripla che inizia con questo numero, perchè realizza una copertina che non ha nulla da invidiare a locandine di pluripremiati blockbuster; i protagonisti di questa prima parte della saga conclusiva di Omega sono ritratti con un’intensità stupenda, Nathan in primo piano sembra esser pronto a difendere la sua vita e i suoi amici, ma la disposizione degli altri elementi (o meglio, personaggi) nella tavola sembra voler gravare sulle spalle di Nathan. Il tratto di Giardo riesce a dare ad ogni personaggio una propria vitalità, lo rende protagonista in una tavola corale che viene arricchita anche da colori intensi e perfetti (Sergio, di sto passo ci vizi davvero eh) ; insomma, a mio avviso una delle migliori copertine di Giardo!
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INIZIA L’ASCESA DI OMEGA, E SEMBRA CHE NESSUNO POSSA FERMARLO…NEMMENO L’AGENZIA ALFA!
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Ma le sorprese continuano all’interno di Il giorno del giudizio!
Perchè l’Alfacom di questo mese porta la firma di Serra, che regala una lettera a noi lettori in cui non solo spiega la genesi di questa storia tripla, ma che diventa l’occasione per l’autore della sceneggiatura di questo trittico di albi per ringraziare i suoi compagni di avventura, un inchino a cui anche noi dovremmo unirci.
Ma le emozioni continuano con la prima tavola, quando riconosciamo il tratto di Giardo, autore anche dei disegni in cui vedremo Nathan e compagni affrontare uno dei momenti più bui nella storia dell’Alfa. Nonostante l’inizio sembri mettere i nostri eroi in una situazione potenzialmente vantaggiosa nell’affrontare definitivamente la minaccia di Omega, pian piano sembra che le cose sfuggano loro di mano, ma non solo per quanto riguarda le indagini, quanto a livello personale.
Onestamente ho sempre visto Omega come un nemico non ben sfruttato, se paragonato a figure come Aristotele Skotos o Mister Alfa, che sono stati degli ossi duri per l’Agenzia Alfa; Serra con Il giorno del Giudizio ha cominciato a far vacillare questa mia convinzione.
Alcune scene che analizzano la vita personale dei protagonisti sembrano susseguirsi troppo rapide, alcune paiono inizialmente quasi fuori contesto, ma come nei migliori gialli pian piano tutti i pezzi vanno al loro posto, e il colpo di scena finale non fa altro che mostrare come Omega sia in realtà il classico burattinaio che si muove nell’ombra. Serra riesce a dare al terribile robot una caratura non indifferente con la sua sceneggiatura, lo rende un personaggio incredibilmente malvagio ma al contempo affascinante, magnetico nel suo modo di tirare i fili delle vite dei suoi antagonisti umani con una cura e pazienza incredibili. Leggere Il giorno del giudizio è come iniziare a vedere Omega sotto una nuova luce, oscura e violenta, ma che forse inizia a rendere giustizia a questo villain.
Veri punti di massimo pathos sono la comparsa in scena di Darver e la macchinazione di Omega diretta a Nathan. Nel primo caso Darver mostra tutta la sua vena opportunistica, non esita a ricordare al lettore come sia uno spietato uomo d’affari e che nessun ostacolo può fermarlo nella sua ascesa o nel difendere il proprio potere; vedendo l’andamento della vendetta di Omega, la curiosità di scoprire come Darver affronterà le proprie scelte è fortissima!
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Ma Serra sembra voler portare Nathan oltre ogni limite, colpendo duro nell’anima dell’agente Alfa. In uno dei momenti più drammatici dell’albo sembra che l’intento di Omega di distruggere l’Agenzia Alfa sia compiuto, e che lo strumento scelto sia proprio Nathan. Lo scambio di battute tra i due è potente, intenso, il robot gioca crudelmente con la vita e i sentimenti dell’uomo ingannandolo e portandolo a fare uno degli errori più tremendi della sua vita.
Non c’è che dire, Il giorno del giudizio è un’overtoure magnifica, un inizio stupendo per una saga che nelle intenzioni dei suoi creatori dovrebbe accompagnarci per tutta questa estate!
Se prima ho elogiato Giardo per la copertina, per le tavole della storia non ci sono parole. Ogni vignetta rende giustizia non solo alla trama ma anche allo spirito dei personaggi, la loro rabbia e disperazione viene ritratta in tutta la loro potenza, vengono messi a nudo grazie ai loro sguardi e ai primi piani che mostrano come uno specchio la loro anima travagliata. L’apice di questa sintonia è però racchiusa nelle pagine in cui Omega sceglie di giocare crudelmente con la vita di Nathan, momento in cui Giardo si supera, dalla scelta del punto di vista alle pose dei personaggi, dalla tragica rassegnazione di Nathan alla trionfante sicurezza di Omega.
Nella parte finale dell’albo, Serra e Giardo non hanno resistito alla tentazione di fare un piccolo omaggio ad uno dei miti della fantascienza. L’ordine dato da Omega ai suoi robot (Sterminate) e la scocca di alcuni dei soldati robotici mi hanno fatto correre a cercare il mio cacciavite sonico per fronteggiare un’invasione di Dalek! Esatto, a quanto pare i due autori sono fan del Dottor Who!
Dopo aver assistito all’inizio della vendetta di Omega, non ci resta che attendere che la seconda parte dei questa saga arrivi in edicola il 19 luglio con Vite Sconosciute, la cui copertina mi sembra che presenti un personaggio dell’universo di Nathan Never che non si vede da parecchio tempo….
Ma non temete, per colmare la nostra voglia di avventure nel mondo di Nathan Never ha ancora spazio in questo giugno; il 24 giugno potremo leggerci il nuovo Agenzia Alfa (un balenottero con bene 6 storie!) mentre il giorno seguente torneremo nel passato di Nathan con il secondo numero della miniserie Annozero, L’inizio della notte.
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- USCITA: 16.06.2016
- SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Antonio Serra
- DISEGNI: Sergio Giardo
- COPERTINA: Sergio Giardo
- CASA EDITRICE: Sergio Bonelli Editore
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