Quando si parla di giochi free to play ( o F2P, per comodità) spesso si corre il rischio di immaginarsi giochi di un certo spessore, finendo invece con il ritrovarsi sul monitor prodotti di seconda (o anche terza, quarta) categoria; quante volte ci è capitato di installare il presunto “giocone per tutti” e dopo dieci minuti disinstallare la “sola del giorno”?
Quando il nome di Hawken ha fatto la sua comparsa nel circolo dei giocatori, è stato accompagnato da un certo scetticismo; i giocatori più stagionati hanno subito ripensato a vecchie glorie come Mechwarrior, per molti il punto di riferimento per i simulatori di combattimento fra robottoni.
A fare cambiare opinione ci ha pensato una buona opera di marketing, potendo contare su un supporto quasi totale da parte di Nvidia, ma soprattutto l’ottimo lavoro svolto dai programmatori e dai game designer che hanno curato lo sviluppo del gioco.
L’idea alla base è quella tipica del FPS, con le classiche modalità che questo genere ci ha abituato ad affrontare.”
L’affinità coi suoi compagni di genere termina qui per Hawken, che svela un arsenale di novità impressionante.
Iniziamo a dire che a combattere saremo sempre noi, ma con un piccolo aiuto (mica tanto piccolo): un magnifico mech da guerra!!!! Mentre rimettete a posto la mascella sbalordita, lasciate che vi sveli un piccolo segreto: inizierete con un robottino profeticamente chiamato Rookie (Recluta), che rappresenta un mix tra le future classi tra cui potremo scegliere i nostri futuri battle-mech. La funzione di questo primo strumento di distruzione è quella di tutorial, una sorta di accademia in cui impareremo le dinamiche del gioco e faremo conoscenza (e relativa esperienza) con i comandi e il sistema di gioco. Come in ogni gioco ci si potrà tuffare subito nella mischia, aiutati anche dal fatto che non siamo di fronte a uno strategico in cui la conoscenza di ogni singolo aspetto del gioco è fondamentale; il mio consiglio, però, è di perdere i dieci minuti scarsi di tutorial off-line, giusto per prendere la mano coi movimenti del nostro mech.”
Il mio primo approccio con Hawken è stato con una sessione combattimento on line (da cui il consiglio di fare prima il tutorial off-line!) e, nonostante mi sia divertito da matti, mi son sentito un bersaglio disegnato sulla schiena. Il fatto è che non avevo familiarità con il comando principale del Mech: la schivata! In fase di combattimento a volte non conta solo mirare con precisione ma anche evitare di esser presi a cannonate, e niente è più indicato di saper schivare un proiettile nemico. Per questo nelle gambe metalliche del nostro killer metallico sono inseriti dei mini-jet che ci permettono di poter effettuare della brevi accelerazioni che possono permetterci di toglierci dalle situazioni più intricate, facendo la differenza in fase di combattimento; questi jet avranno un tempo di ricarica, rendendo il loro utilizzo una delle feature più complicate da padroneggiare. L’utilizzo dei jet non è indicato solo come metodo di difesa, ma anche come un valido strumento strategico.”
“In Hawken le mappe si sviluppano per lo più in senso verticale, specialmente nelle ambientazioni urbane.”
Per poter accedere ai livelli più alti, utilissimi per imboscate a effetto, l’uso sapiente dei salti con jet sarà fondamentale, permettendoci di raggiungere altezze sempre maggiori, il che si riflette in un migliore dominio dell’area di gioco.
Una volta presa familiarità col nostro Rookie, inizieremo a fare delle piccole stragi, che , tradotto, significa esperienza (la cara, vecchia XP) e soldi (i tanto amati crediti), da utilizzare quanto prima per migliorare il nostro adorato robottone.
Il primo aspetto da migliorare è il reparto “meccanico” del nostro Mech, ovvero le capacità di movimento, la resistenza ai danni nemici e soprattutto la dissipazione del calore delle armi. Quest’ultimo aspetto è fondamentale: in combattimento l’utilizzo delle armi, sia primarie che secondarie, genera calore, che deve esser smaltito, previa disattivazione delle armi. Immaginate di essere nel bel mezzo di uno scontro e di vedere sul vostro HUD che le armi assumano un bel colorito rosso e si disattivino, proprio prima del colpo decisivo. Per questo motivo uno dei primi upgrade che consiglio è il miglioramento dei radiatori, in modo da poter sparare più a lungo e con tranquillità. Tra gli altri upgrade ci saranno jet migliorati (saltare più a lungo e più in alto), corazze più resistenti e mira più precisa; insomma, le varie migliorie possono aiutarci a rendere il nostro mech sempre più nostro, aiutandoci a renderlo più conforme al nostro stile di gioco.”
Hawken ci consentirà anche di spendere i crediti accumulati per comprare armi migliori, tenendo presente che non tutti i mech possono montare una determinata arma; questo per poter garantire una varietà tra i vari robot a disposizione, in funzione della loro classe di appartenenza. Fate però molta attenzione a come investite i vostri crediti!
Nelle battaglie, anche quelle vinte, si guadagnano pochi crediti, e la moneta stessa viene usata anche per comprare nuovi mech.
Se state pensando di acquistare un nuovo mech, dovrete scegliere se risparmiare per il nuovo acquisto o investire sul mezzo già in vostro possesso, rendendolo più forte ma al contempo allontanando l’ingresso di un nuovo combattente nel vostro hangar.
Passando in rassegna ogni mezzo vedremo che ognuno sarà dotato di una sua funzione specifica (dallo stealth al cecchino, dall’assalto alla difesa, senza dimenticare il riparatore) attivabile come abilità dedicata. Nell’officina potremo comprare (sempre coi tanto sudati crediti) dei perk, sottoforma di attrezzi e dispositivi da montare in appositi spazi nello chassis dei nostri mech : corazze migliori, campi di forza, radiatori migliorati ma soprattutto delle fantastiche torrette!
Proprio l’hangar rappresenta l’ambiente di Hawken in cui passeremo parecchio tempo. In questo spazio avremo il nostro deposito dei mech acquistati e l’officina in cui far loro modifiche e miglioramenti;
L’utilizzo delle torrette è uno degli aspetti più divertenti di Hawken, diventando uno dettaglio tattico non indifferente: durante il combattimento potremo schierare, infatti, questi piccoli aiutanti, delle piccole postazioni fisse che possono aiutarci a distruggere i nostri avversari, scegliendo fra i danni rapidi (torrette mitragliatrici) o una minor cadenza fuoco in funzione di un danno più corposo (torrette lanciamissili). Anche le torrette avranno diversi livelli di potenza, comportando sia un maggior costo che un maggior peso, costringendoci quindi a gestire al meglio lo spazio dell’inventario del nostro mech.
Ma come si combatte in Hawken? Come in ogni FPS, ma con qualche piccola aggiunta. La visuale sarà quella in prima persona, con la prospettiva di un pilota che vede attraverso il cockpit del suo mech, con la possibilità di aver maggior realismo abilitando un’impostazione che darà una leggera vibrazione all’immagine, per simulare la camminata del nostro mech. Avremo sullo schermo tutte le info necessarie: un radar, la situazione del mezzo, la nostra abilità speciale e relativa ricarica, il calore delle armi, gli eventuali supporti tattici e gli obiettivi della nostra attuale missione.”
Dopo ogni scontro è sempre meglio cercare un posticino tranquillo e ripararsi, operazione possibile tramite un piccolo drone che, una volta attivato, provvederà a rimetterci in sesto e pronti per il prossimo frag.”
Le possibilità di gioco sono immense, anche grazie alle varie modalità. Oltre ai classi deathmatch o team deathmatch potremmo confrontarci con nemici per contenderci delle risorse con cui ricaricare la nostra astronave per attaccare la base nemica, oppure la cattura di particolari postazioni missilistiche per colpire la base nemica. “
Pilotare il nostro mech è intuitivo e divertente;come abbiamo già visto avremo a disposizione schivate e salti, il che renderà il combattimento frenetico, portandoci a tralasciare l’aspetto tattico il più delle volte.”
Dopo tutto questo parlare di Hawken dobbiamo ricordarci che stiamo sempre parlando di un titolo gratuito, appartenente a quella categoria di giochi che quasi mai si distinguono per una grafica di buon livello: anche sotto questo aspetto, Hawken è una vera sorpresa. Il design di mech e ambientazioni è qualcosa di totalmente nuovo, dato che ci troveremo su pianeta dove le poche risorse disponibili condizionano anche l’urbanistica e la scarsezza di materiali ci permette di avere dei mech ridotti all’osso. Le texture dei mech nemici sono realizzate con una cura estrema, sono ben visibili gli effetti dei danni impartiti e anche le decals apposte alle carrozzerie dei robot; durante i frenetici combattimenti non avremo modo di farci caso più di tanto, ma anche leo strutture tra cui ci muoveremo sono rese degnamente, sempre preservando quell’aspetto di decadenza e rovina industriale che fa da sfondo al gioco.”
Gli effetti delle battaglie e delle esplosioni sono strepitosi, realistici e vedremo spesso un mech nemico distrutto proiettare i propri resti in maniera verosimile, così come le animazioni dei movimenti dei mech avranno un senso di realismo totale, dandoci l’impressione di esser parte di un movimento continuo e che la battaglia non sia mai finita.”
A riprova della bontà di Hawken sappiate che è stato molto da apprezzato da Nvidia, al punto che ne ha seguito con estremo interesse lo sviluppo fin dall’inizio, rendendolo uno dei primi titoli per il suo Shield, ma soprattutto garantendo un totale sfruttamento del loro PhysisX , che consente ai possessori di schede Nvidia di godere di effetti speciali ancora più realisti e dinamici.”
Nota dolente del gioco: i server. Sono principalmente diffusi in America, con pochi server a disposizione nella Vecchia Europa, per lo più in Gran Bretagna e spesso sovraffollati; non è un gravissimo inconveniente, ma se proprio non riuscite a sopportare il ping sui server d’oltreoceano (tra i 90 e 140 ) allora dovrete armarvi di pazienza e accontentarvi dei server inglesi disponibili, spesso con modalità di gioco che potrebbero non essere nel vostro mood del momento.
La vita di Hawken ultimamente è stata complicata, essendo passato di mano e quindi reduce da un periodo piuttosto lungo di stagnazione per quanto riguarda i contenuti aggiuntivi e le novità. È di due mesi fa la notizia di un nuovo interesse nello sviluppo di novità e pacchetti aggiuntivi, sempre gratuiti, per spingere la community a tornare a giocare in massa e attirare nuovi appassionati, un obiettivo che spero caldamente riesca, vista la bontà del prodotto. Molto pratica e comoda la scelta di abbandonare l’idea di client a se stante e passare nella più conosciuta libreria on line di Steam, scelta che ha indubbiamente dato i suoi frutti.
Se giunti a questo punto state ancora leggendo, allora posso dirvi solo una cosa: muovetevi e andate su Steam a scaricare Hawken e iniziate a creare la vostra carriera da pilota, poi fateci sapere le vostre opinioni!.”