Non sapevo cosa guardare su Netflix. “Sfogliavo” film e serie cercando di trovare l’input giusto per scegliere. Ho buttato l’occhio su “When they see us” ho letto il soggetto e controvoglia ho deciso: “Proviamo!”. Così ho scoperto questa serie che mi ha appassionato moltissimo. Basata su una storia vera accaduta negli Stati Uniti d’America dove quattro ragazzi giovanissimi vengono arrestati per stupro dopo una serata trascorsa al parco. Non dirò null’altro perché vorrei che abbiate la mia stessa fortuna: non sapendo niente di più ho visto una delle più belle e appassionanti miniserie di Netflix. Perché è da vedere?
Perché è una storia vera accaduta nel 1989, ma non è un già visto film americano di denuncia che racconta una storia realmente accaduta con un mood stereotipato e noioso. Lo stile è simile a Narcos a sprazzi asciutto e senza troppi fronzoli ma con una ottima drammatizzazione. Devo fare uno spoiler, ma intanto si sarà già capito che la storia non sarà tutta lì, in ciò che ho accennato. Il tema centrale dell’ingiustizia è snocciolato in maniera profonda e viscerale, l’immedesimazione è facile e spontanea e quindi non stupitevi se vi succederà di sentire una lacrimuccia che bussa per uscire.
È la seconda volta che a caso scopro una serie favolosa, piacevole e assai interessante che metto davanti a molti altri titoli blasonati e pubblicizzati come “La Casa di Carta” o “Peaky Blinders” che ho iniziato a vedere e poi interrotto perché non generavano fascino o interesse. Ovvio, è giustamente una questione di gusti, che non discuto e non voglio assolutamente sminuire chi ama le suddette serie, ma voglio semplicemente onorare alcune opere buone che rimangono in fondo alla classifica.
CONCLUSIONI: Attori non famosissimi ma capaci e brillanti, drammatizzazione ottima e il racconto sviluppato in modo saggio e attento senza mai sfociare nella retorica, anche di fronte al fatto che l’ingiustizia è macroscopica degna di un film basato sulla vendetta.