Il collettivo di cineasti canadese Astron-6 è responsabile di alcune delle più inventive e divertenti immagini di genere degli ultimi anni; Come il “Manborg”, “Father’s day” e “The Editor”. L’ultimo progetto del collettivo, The Void, è un ritorno vivo e stratificato ai giorni in cui gli autori di spettacolo come John Carpenter, George Romero e Lucio Fulci, regnavano sul genere.
Il duo Jeremy Gillespie e Steven Kostanski interrompe il loro lavoro di giorno come artisti e designer di effetti su film di Hollywood come “Suicide Squad” e “It” e lancia l’attore Aaron Poole nei panni di un poliziotto di nome Daniel Carter che arriva in un ospedale poco prima dell’inizio del caos.
THE VOID CI RIPORTA A RESPIRARE L’ARIA DEI VECCHI FILM HORROR TARGATI CARPENTER, ROMERO E FULCI
Carter è assediato su più fronti. Uno per uno, gli abitanti dell’ospedale vengono consumati da dentro da crudeli mostri che alterano la personalità. Nel frattempo, un gruppo di membri di un culto segreto si riuniscono all’esterno.
Vorrei raccontarvi di più, ma non posso, non tanto per non rovinarvi la visione, ma piu perché le cose diventano così assurde che sarebbe un delitto “spoilerare”. Demoni, altri reami e una cantina infernale ne svolgono una parte, insieme ad una interpretazione critica del Giuramento di Ippocrate. Tutto porta ad un finale veramente eclatante.
I film come questo non sopportano particolari controlli rigorosi. Esistono per farti sentire in un certo modo spaventato, e se ti gettano in un piccolo inferno pieno di morte, melma e gore, così sia.
Gillespie e Kostanski sembrano soprattutto interessati nel creare personaggi e momenti memorabili per riempire 90 minuti e non sembrano preoccuparsi se la storia ad un certo punto si blocca.
The Void è un film generoso e ben strutturato con belle scenografie ed effetti elaborati molti dei quali non digitali . Non male per i nostalgici dei vecchi horror ma non eccelso se visto nell’ottica di novità.