Buongiorno a tutti cari lettori, rieccoci qui sulle nostre pagine a parlare di libri, quello che vi presentiamo oggi è una raccolta di racconti che ci arrivano direttamente dalle tradizioni del magnifico Giappone per mano dello scrittore Lafcadio Hearn, il tutto impreziosito dalle magnifiche illustrazioni di Benjamin Lacombe.
La scorsa settimana infatti, con nostra grande sorpresa, abbiamo ricevuto da Edizioni L’Ippocampo, una copia da recensire del volume Storie di Fantasmi del Giappone, un libro su cui già da tempo avevamo messo gli occhi sopra e che grazie alla loro cortesia, ora siamo qui a recensire per voi.
Storie di fantasmi e paura, ma non solo.
Quando si parla di fantasmi, la prima cosa che ci viene in mente è una sensazione di paura e terrore, derivante appunto da queste misteriose entità e dai racconti storici basati su di esse; in questa raccolta di dieci storie, avremo modo di provare questi sentimenti immergendoci nella lettura, ma non solo, infatti alcune delle storie raccontante in questo albo, ci raccontano di ambientazioni romantiche e nostalgiche di cui il Giappone è ricco nelle sue tradizioni e nelle sue storie popolari.
Tutti gli amanti della magnifica terra del Sol Levante, avranno modo durante la lettura di queste storie, di catapultarsi totalmente in un mondo magico, un luogo distante, dove un nostalgico passato fatto di folklore e racconti tramandati di generazioni in generazioni, portano il lettore a smarrirsi in ambientazioni talvolta cupe e misteriose, ed altre piene di un fascino malinconico, il tutto reso più intenso, dalle preziosissime illustrazioni di Benjamin Lacombe, che riesce perfettamente a ricreare quegli ambienti tetri e oscuri tipici del Giappone, cosicché le parole dello scrittore risultino più vivide nella nostra mente!
Ogni storia raccontata da questo libro è ricca di dettagli, e ci porterà a conoscere più a fondo, alcune piccole sfumature del mondo nipponico. Non staremo in questa nostra recensione, a raccontarvi nei dettagli alcune delle novelle presenti all’interno del libro, ma possiamo assicurarvi che la varietà dei racconti scritti, faranno contenti tutti i suoi lettori, da quelli più amanti del brivido che troveranno ad esempio in Ikiryō quello che cercano, ai più romantici che avranno modo di immedesimarsi nelle righe del racconto di La storia di Itō Norisuke.
Un libro da collezionare e da esporre con gioia nella nostra libreria.
Vogliamo spendere in conclusione anche qualche parola sull’oggetto in se, un albo che una volta preso tra le mani, non può che soddisfare chiunque ami avere una libreria con volumi da esposizione; la copertina rigida di un ottimo materiale è finemente illustrata, come tutto il resto dell’albo, le pagine interne poi sono di un ottima carta, che alterna illustrazioni a testi scritti ed impaginati in modo sublime, in modo da non stancare mai il lettore.
I fantasmi non ci perseguitano. Non è così che funziona. Sono presenti tra noi, perché noi non li lasciamo andare via”.
“Io non credo ai fantasmi,” dissi, debolmente.
“Alcune persone non possono vedere il colore rosso. Ciò non significa che non esiste” rispose.
(Sue Grafton)