STAR WARS LEGENDS 57 – Recensione

28 Nov 2016

Siamo circa 4000 anni prima degli eventi legati alla distruzione della morte nera, in quella che è la Vecchia Repubblica. I Sith sono spariti, auto-esiliatisi dopo la fine della guerra e la vita nella galassia lontana lontana parrebbe andare avanti tranquillamente. Il seguente volume si ricollega a quanto accaduto nel precedente numero 44 intitolato I cavalieri della Vecchia Repubblica.


IL GIOVANE PADAWAN ZAYNE CARRYCK È ORMAI UN REIETTO E UN RICERCATO A CAUSA DEI MISFATTI DEI MAESTRI JEDI AVVENUTI SUL PIANETA TARIS.


A causa di interpretazioni errate di visioni del futuro, sono stati uccisi tutti i padawan dai propri maestri, che per salvaguardare la propria posizione e coprire il loro errore hanno fatto ricadere la colpa sul povero Zayne.

La scena si apre su un avamposto minerario dove un improbabile profugo riesce ad infiltrarsi e, assieme ai suoi compari, ad inscenare un’invasione dei temutissimi guerrieri mandalorIani al fine di depredare l’accampamento. L’imprevisto è però dietro l’angolo. I mandaloreani attaccano veramente il pianeta, e Zayne, lo strambo meccanico Camper, il fido droide Ellebi, il compare di Zayne Gryph e Jarael rimangono vittime dell’imboscata. Jarael, che nel “finto” attacco impersonava una Jedi, a causa della spada laser che ha con sé è fatta prigioniera. Il ritmo della storia in alcuni punti è frenetico ma è giustamente soppesato con soft, con scambi di battute, fra i protagonisti. I momenti epici degli scontri, sia terrestri che spaziali sono egregiamente gestiti dalle matite di un Dustin Weaver in piena forma. La nave di questa eterogenea e sgangherata compagni, rubata da un pilota mandaloreano e rocambolescamente recuperata, riesce a forzare il blocco spaziale, nella speranza di poter recuperare la compagna di avventure Jarael. Il guerriero autore del furto dell’astronave, che si scopre essere un mando’ade, ovvero un guerriero a cui è stata insegnata solo l’arte della guerra e pronto a tutto, è disarmato e sconfitto. Messo sotto pressione da Zayne rivela dove i mandalorIani vogliono portare la loro compagna: sulla base Flashpoint, un piccolo avamposto su un pianeta a ridosso di un sole, protetta da un campo magnetico artificiale. L’intenzione di Zayne e compagni è quella di infiltrarsi e liberare tutti, perché quello è il luogo dove tutti gli Jedi imprigionati sono portati per lo studio della loro natura. L’intrusione riesce grazie al prigioniero che fa credere di essere riuscito a catturare degli Jedi. Con un escamotage Zayne riesce ad intrufolarsi come prigioniero nel dottor Demagol, laboratorio che pare un antro degli orrori dove i vengono seviziati gli Jedi. La sortita riesce, Demagol viene stordito e la base, infine, semidistrutta e gli Jedi liberati. Il viaggio della sgangherata compagnia procede verso la Repubblica.

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A questo punto c’è uno stacco nella storia. Flashpoint si conclude e prima di aprire un altro arco narrativo. Ci spostiamo di settore galattico per arrivare sul pianta Coruscant, sede del Senato della Repubblica e del Consiglio dei Jedi. E’ una storia molto “intima”, dove si vede l’animo di un uomo, il Maestro Lucien, perseguitato dal passato, da un’amore forse troppo protettivo di una madre verso il proprio figlio, madre che attualmente si rifiuta di vederlo, punto di riferimento della sua infanzia. Qualcosa è successo ma non ci è dato – per il momento – saperlo. La storia è un continuo alternarsi di flashback con momenti attuali. L’esame davanti all’alto consiglio degli Jedi è carico di pathos. Anzi, la genialità degli sceneggiatori fa presagire quasi un’autoaccusa – corrispondente a verità – sulla reale fine dei padawan, in un cliffanger che è smontato nella pagina successiva, dove la menzogna tiene banco. Maestro Lucien viene ad essere diviso dai suoi quattro compagni, il consiglio Jedi ha capito che c’è qualcosa che non torna nel loro racconto…nonostante questa decisione il suo obiettivo rimane quello di eliminare Zayne, ricorrendo a qualsiasi metodo, lecito o non lecito. Viene da porsi una domanda morale a questo punto: è lecito fare ciò che il consiglio chiede di non fare?


DOVE RISIEDE L’OBBEDIENZA CHE È PROPRIA DI UNO JEDI?


E fino a che punto è lecito, come dice il Maestro Lucien alla Jedi Raana, “danzare con il lato oscuro”? Il confine è sottile, a volte nelle situazioni non esistono compromessi, non esistono zone grige tra il bianco ed il nero, un passo falso e si è dall’altra parte poiché, come disse Yoda a Luke ne L’impero colpisce ancora, il lato oscuro è solamente più facile! E per Lucien, i conti con se stesso e con il suo passato non sono ancora finiti: convocato al palazzo della madre dove ha chiesto udienza, alcune cose gli rimangono oscure. Si sente dire dal suo vecchio mentore che, avendo sbagliato a leggere il futuro, sbaglia anche a leggere il presente. La richiesta è di portare Zayne vivo, il suo obiettivo, invece, per pulirsi la coscienza, è la morte del fuggitivo.

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Ma Zayne a questo punto dov’è andato a finire? Troviamo le quattro canaglie, in un doppio episodio intitolato Riunione, sul pianeta Telerath, mondo finanziario e turistico dove Gryph ha un conto con alcuni (per la verità molti) soldi, che serviranno loro per andare avanti…. Camper impersona un ricco barone a cui è stato bloccato il conto, e Jarael una dama accompagnatrice. I quattro si muovono in una scienza che ricorda Ocean Eleven, collegati tramite auricolari, in cui vengono dettati i codici per gli accessi ai conti. Nel frattempo due cacciatori di taglie Ithoriani, Del e Dob, assalgono Camper e Jarael, ma la ragazza, pronta nella difesa, sventa in parte l’attacco. I due, come diversivo, rapiscono il funzionario bancario, che si rivela essere il padre di Zayne. E si scopre anche che i due Ithoriani sono degli stupidi patentati. Infatti il loro scopo era quello di tenere sott’occhio il funzionario e non di rapirlo: oltretutto la mandante di tutto ciò è proprio la Jedi Raana, e ovviamente il fine, come intuisce facilmente Jarael è quello di arrivare propri a Zayne. Facendo leva sull’immane ottusità dell’Ithoriano, Gryph lo convince ad uno scambio tra il funzionario e Zayne. La trappola funziona, il padre di Zayne viene liberato in extremis. E avendo sempre creduto all’innocenza del figlio, su insistenza di Zayne chiede trasferimento presso un atro pianeta, ad occuparsi nientemeno che delle finanze dell’accademia Jedi su Datooine.

CONCLUSIONI: E' sempre un piacere leggere le storie che precedono, anche di molto, gli eventi dei film dell'universo espanso, poiché, a mio avviso, sono quelli che meglio manifestano la creatività degli autori.. e questo numero non fa eccezione. Alla prossima settimana con una storia sul maestro Qui-Gon Jinn prima di avere Anakin come allievo.

VOTO FINALE: 7.5

SCHEDA FUMETTO

  • DATA RILASCIO: novembre 2016
  • SOGGETTO: J.J. Miller
  • SCENEGGIATURA: J.J. Miller
  • DISEGNI: D. Weaver, B Ching, H Tolbao
  • COLORI: M. Atiyeh e J. D. Ramos
  • CASA EDITRICE: RCS – Panini
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