A una settimana dall’anteprima de L’Ascesa di Skywalker, ripercorriamo insieme in questa recensione-spoiler i presupposti, gli elementi che funzionano e i problemi principali della fine della Saga degli Skywalker.
Ciò che è stato…
Dire che la Trilogia Sequel non sia partita con i migliori auspici è quasi un eufemismo. In tanti hanno criticato Il Risveglio della Forza e Gli Ultimi Jedi – ironia vuole per i motivi opposti, la meraviglia del fandom.
Mentre di Episodio VIII si è tanto parlato soprattutto per la caratterizzazione di Luke nei primi momenti del film, ciò che veramente influenza l’andamento de L’Ascesa di Skywalker è quanto accaduto in Episodio VII – peraltro, opera dello stesso regista. Per carità, Il Risveglio della Forza rimane un film godibilissimo e mai sentirete da me proferire anche solo una parola negativa riguardante questa saga. Tuttavia, in quanto film iniziale e assolutamente inedito, nel corso degli anni appare evidente che riportare il logo “Star Wars” al cinema non era sufficiente.
Sono innanzitutto evidenti delle scelte “zoppicanti”, prese nell’immediato e non a monte della Trilogia. A partire dalle origini di Rey, tranquillamente rivelabili già ne Il Risveglio della Forza, specialmente se il ritorno di Palpatine fosse previsto già dal 2015. La protagonista avrebbe quindi avuto modo di allenarsi e raggiungere uno sviluppo tale da permetterle di combattere l’Imperatore come accaduto già in questa Trilogia, ma concedendole un più ampio respiro e una profondità maggiore, in quanto protagonista.
Un altro sentore che non fosse ben chiaro fin da subito cosa fare mi è dato dalle diverse scelte dei registi, palesemente contrapposte anche nelle interviste: mentre JJ ha mantenuto la sua linea di azione rendendola parente di qualcuno già noto, Johnson ha più volte reso chiara l’idea che non doveva essere per forza figlia di “qualcuno”, anzi. JJ in questo senso è stato quasi subdolo: certo, i genitori di Rey non sono nessuno… per scelta. Intanto il padre rimane comunque figlio di Palpatine. In questo senso, ci sarebbe stato anche il modo di approfondire, anche solo con una scena in più, l’allontanamento dei genitori dal supercattivo più famoso della storia del cinema. E magari anche cos’abbia fatto lo stesso Palpatine in tutti questi anni…
Ugualmente apprezzabile sarebbe stato invece dedicare più spazio alle origini della sua controparte Kylo Ren/Ben: ho apprezzato il flashback del “tradimento” di Luke ne Gli Ultimi Jedi, ma forse poteva essere mostrato più del suo tradimento, dei Cavalieri di Ren e dello stesso Snoke.
Ultima occasione mancata è quella di non aver riunito il gruppo originale un’ultima volta insieme, sviluppando una trama che li portasse ad aiutare i nuovi personaggi, e quindi non relegarli a un ruolo più “marginale”.
Ma quindi, L’Ascesa di Skywalker è bella o no?
JJ, nonostante tutto, è riuscito ancora una volta a farci uscire dalla sala con l’idea di aver passato due ore con i nostri eroi di una vita, alle prese con un film godibile ed emozionante. L’Ascesa di Skywalker ha un ritmo veloce, quasi al cardiopalma, e in due ore e trentacinque minuti riesce a rispondere a diversi interrogativi, soprattutto riguardanti le origini dei personaggi principali. Sfido davvero chiunque, anche i detrattori più accaniti, a non eccitarsi durante le mille acrobazie di Kylo Ren o alla vista delle navi della Resistenza pronte a dar battaglia al potente Ordine Finale – sì, anche prima dell’arrivo del Millennium Falcon e degli alleati.
Anche il tema dell’”ascesa” è simbolico e colpisce. Skywalker non è più un termine inteso nel senso stretto di famiglia e stirpe, ma viene “ereditato” sulla base delle esperienze che ciascuno vive, il modo in cui si viene influenzati da persone fino a un momento prima praticamente sconosciute. In questo film, Skywalker funziona su due livelli: mentre ciascun membro della famiglia affronta il proprio destino – persino Ben diventerà l’eroe che fu sempre destinato ad essere – Rey è l’emblema che “la famiglia non si sceglie”, adottando il cognome da chi più di tutti le ha insegnato a crescere e a occupare un posto nel mondo – nella Galassia.
L’Ascesa di Skywalker aveva il compito di porre un punto su un duplice piano: la fine della Trilogia e la fine di una saga che ci accompagna da più di 40 anni. Ci è riuscito? Sì, ma…
Il film rimane un ottimo prodotto a sé nell’Universo di Star Wars, ma è evidente la trama travagliata e mal gestita sin dalle sue origini e la decisione – a mio avviso inaccettabile – di ascoltare una parte accanita di fan su Internet che volevano un film fatto su misura per loro. Un lavoro di una trilogia intera, gestito da Reddit in due ore e trentacinque. Dare un ruolo marginale a Rose? Fatto. Finn Force-sensitive a seguito delle critiche dell’avere impugnato una spada laser in Episodio VII? Servito. Far prendere al volo la spada a Luke – per la gioia di tutti i fan che non hanno considerato tutta l’evoluzione del personaggio fino alla fine de Gli Ultimi Jedi? Fatto. Far baciare Rey e Ben? Anche qui, una bella spunta nella to-do list del fandom.
Nel frattempo, tanti avvenimenti centrali alla saga, come l’arrivo di Snoke o Ben che si volta al Lato Oscuro, rimarranno marginali a livello cinematografico, e verranno spiegati sul lato cartaceo – come la recente uscita di The Rise of Kylo Ren e altri prodotti futuri. Per quanto sia importante estendere la saga anche al di fuori delle opere cinematografiche, rimango comunque dell’idea che gli avvenimenti più importanti debbano rimanere all’interno di questo contesto.
E poi, siamo onesti… sarà davvero la fine della saga? Attendiamo ancora qualche anno per scoprire insieme la verità…
Ultimo, ma non per importanza…
Al netto delle cose dette finora e del dubbio appena citato, per la corretta chiusura di questa saga mi sarebbe piaciuto che una scena fosse girata diversamente. Al posto di sentire solo le voci, mi sarebbe piaciuto che i Fantasmi di Forza – almeno i principali – fossero effettivamente presenti in scena.
Non voglio sottolineare l’ovvio – il fatto che solo con questa aggiunta, la scena sarebbe stata 100% più figa – ma anche da un punto di vista narrativo, la loro presenza avrebbe dato una profondità diversa al combattimento finale. Rey incarna tutti i Jedi del passato, Cavalieri che hanno dato la vita pur di combattere l’Imperatore. Ovviamente tra questi c’è anche Anakin, il Prescelto. Tanti hanno criticato il ritorno dell’Imperatore come l’annullamento del gesto di Darth/Anakin ne Il Ritorno dello Jedi.
Personalmente, credo che Anakin abbia riportato la pace per il tempo giusto, finché non è arrivata per la nuova generazione la responsabilità di porre fine a questa storia; sempre aiutata da lui, che incita Rey ad alzarsi. Un’ultima volta, avrebbero potuto fronteggiare l’Imperatore tutti insieme; il ponte perfetto tra passato e presente a chiusura di 9 film che ci accompagnano da più di 40 anni.
Inoltre, un grande problema nell’ascoltare solo le voci sta nel doppiaggio e nei personaggi scelti: tanti non hanno mai sentito determinati personaggi doppiati, o a malapena li conoscono. Nei titoli di coda si possono tuttavia notare degli easter egg per i fan più accaniti dei prodotti animati – che ripeto, “visibili” sarebbero stati molto più apprezzabili. Quanti di voi hanno visto The Clone Wars e Rebels?
Le voci dei Jedi presenti in Episodio IX.
Tirando le somme: per chi ancora non ha visto L’Ascesa di Skywalker, andate a guardarlo, e per chi l’ha già visto, correte a rivederlo. Al netto di tutti i difetti, si tratta pur sempre di un film di Star Wars capace di coinvolgere ed emozionare, visione dopo visione.
La Forza è con noi, anche stavolta.