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STAR TREK BEYOND: KIRK E COMPAGNI OLTRE OGNI LIMITE!
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L’uscita della terza pellicola del nuovo corso di Star Trek è stata funestata dalla scomparsa, tanto tragica quando ingiusta, di Anton Yelchin avvenuta di recente. In questi giorni si parla spesso del futuro del personaggio, e la scelta migliore, a mio avviso, sarebbe quella di non sfruttare più il personaggio, lasciando che Star Trek Beyond sia l’ultima apparizione del simpatico timoniere russo.
Come sempre, anche per Beyond non sono mancate le polemiche, prima su tutte la scelta di presentare Sulu come gay; in molti si sono sentiti traditi da questa decisione, primo fra tutti George Takei, il Sulu originale e gay, da sempre molto attivo per la difesa dei diritti degli omosessuali. Onestamente non ho trovato questa decisione così sconvolgente, non toglie nulla al valore del personaggio, ma anzi viene anche mantenuta l’aura di Sulu come l’ufficiale di carriera che riesce ad avere una famiglia (ricordate la battuta di Kirk in Generazioni?) e ad avere anche una figlia, che presumo sia Demora.
Ma la vera domanda rimane sempre la stessa: è ancora Star Trek quello che vediamo al cinema? Se andiamo a spulciare sui social la battaglia è aperta, tra i fedeli sostenitori della vecchia visione di Star Trek e chi difende il nuovo corso iniziato da Abrams. Le prime due pellicole mi avevano convinto poco (per quanto ben realizzate) perchè rappresentavano una semplice riedizione dei primi film di Star Trek, e mi attendevo qualcosa di simile anche per Beyond. E mi sono dovuto ricredere, perchè almeno nelle intenzioni si è deciso di andare verso l’ignoto, di affrontare una nuova sfida, e di curare maggiormente la parte psicologica dei personaggi.
Nel libro Le ceneri del paradiso, William Shatner, il Kirk originale, faceva dire al suo capitano che dopo anni passati nella flotta aveva capito che non era la nave l’importante ma l’equipaggio e il viaggio; Beyond sembra fare tesoro di questo concetto, perchè l’Enterprise, per molti il simbolo di Star Trek, viene messa in secondo piano, privando i personaggi del loro rifugio sicuro per metterli in una condizione di estrema difficoltà.
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BASI SPAZIALI GIGANTESCHE, NEMICI SPIETATI E L’ENTERPRISE DISTRUTTA: TEMPI DURI PER KIRK E COMPAGNI!
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Beyond inizia con l’Enterprise nel pieno della sua missione quinquennale di esplorazione, in zone dello spazio ignote e sconosciute, finalmente esploratori come vorrebbe lo spirito della Federazione. Ma la situazione sembra gravare sulle spalle di James Kirk, che pare soffrire il peso del comando e la lontananza da casa; in Beyond viene approfondito molto l’aspetto intimo di Kirk, soprattutto in funzione alla figura paterna.
Il confronto tra James e il padre George pesa molto sulle spalle del capitano, specialmente ora che con l’avvicinarsi del proprio compleanno ricorda la morte del genitore (come visto nel primo Star Trek); Chris Pine ci offre un Kirk estremamente tormentato, insicuro e spaventato di non esser all’altezza del genitore, perchè mosso da diversi stimoli e aspirazioni. Dilemmi che spingono Kirk a chiedere il trasferimento come presso la nuova base spaziale Yorktown, lasciando il peso del comando dell’Enterprise.
Stesso problema che affligge anche Spock, che in seguito alla morte dell’Ambasciatore Spock (il suo doppio del futuro alternativo) vorrebbe abbandonare il proprio grado nella Flotta per continuare l’opera dell”ambasciatore in favore di Nuovo Vulcano.
Durante una missione di soccorso per una nave dispersa in una nebulosa, l’Enterprise viene coinvolta in un combattimento con una forza aliena sconosciuta che riesce a distruggere la nave della Federazione e costringere l’equipaggio a rifugiarsi su un pianeta, dove verranno fatti prigionieri da Krall, misterioso alieno che sembra nutrire un odio particolare per la Federazione e tutto ciò che rappresenta. Ad aiutare Kirk e compagni interverrà l’aliena Jaylah, che metterà l’equipaggio sulla giusta strada per scoprire quale sia la vera motivazione di Krall, e soprattutto la sua vera identità!
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Come per i precedenti film, anche Beyond cerca di mantenere una linea di contatto con la storia di Star Trek, almeno fino alla distruzione della USS Kelvin, il punto di svolta in questa nuova linea temporale. I riferimenti sono ovviamente alla serie Enterprise (nel primo film si fa riferimento all’ammiraglio Archer e al suo beagle, mentre in Into Darkness vediamo un modellino della Nx-01 nell’ufficio di Marcus), ma in Beyond c’è qualcosa che forse non torna.
Parlando della USS Franklyn viene detto che fu costruita come una della prime a curvatura 4, e che il suo capitano, Balthazar Edison, fosse un ex Mako (i corpi d’assalto pre-Federazione visti in azione contro gli Xindi) cui venne affidato un comando; in realtà secondo il canone di Enterprise, la classe NX era in grado di andare a curvatura 5, e oltre all’ Enterprise avevamo visto anche la Columbia ed altre navi erano in produzione, quindi perchè identificare la Franklyn come una nave all’avanguardia? Oltretutto, Edison stesso rivela di aver combattuto sia gli Xindi che i Romulani (entrambi scontri visti in Enterprise), e di aver assistito alla nascita della Federazione, quindi come si spiega questo dilemma sui motori della Franklyn?
Altra piccola curiosità: in Beyond l’Enterprise ha la possibilità di staccare la sezione a disco dal resto della chiglia. Questa manovra, nella linea temporale “classica”, veniva introdotta in The Next Generation, con la classe Galaxy. Citazione o anticipo sui tempi?
Questo dettaglio è il solo neo della sceneggiatura, più un dettaglio cronologico che interessa i veri fan, ma che a uno spettatore in cerca di un action movie non toglie nulla. Perchè Beyond è un action movie, e visto che il regista Jutin Lin arriva direttamente dalla saga di Fast & Furious non c’è da stupirsi; le scene di battaglia nello spazio sono impressionanti, da gustarsi al meglio in 3d, ma anche le scene di combattimento non sono da meno! Certo, se paragonato allo stile delle vecchie pellicole non sembra nemmeno lo Star Trek a cui eravamo abituati, ma non per questo dobbiamo considerarlo meno meritevole di usare il brand; quello che conta alla fine è lo spirito che anima le vicende dei personaggi, e in quello la pellicola è Star Trek a pieno titolo! A differenza dei primi due titoli, in Beyond va apprezzata la cura nei personaggi, il tentativo di mantenere alcune caratteristiche tipiche dei personaggi (specie Scotty con il suo “non si può fare” , o McCoy con le sue espressioni comiche); l’unica pecca è sulla coppia Spock- McCoy, con il vulcaniano un pò troppo stiracchiato tra la sua natura aliene e la parte umana, e il burbero medico che sembra più relegato al ruolo di spalla comica e poco sfruttato!
A strizzare l’occhio al fan dubbioso ci sono due scene che riguardano l’Ambasciatore Spock, un silenzioso ricordo per Nimoy scomparso lo scorso anno; ma è soprattutto quando il giovane Spock guarda negli effetti personali del defunto vulcaniano e trova una vecchia foto dell’equipaggio originale che noi Trekker di lunga data ci sentiamo a casa. Questo saluto a Nimoy non diventa mai forzato, ma con garbo e rispetto tanto per l’attore che per il personaggio viene inserito nella trama, come una sotto trama dedicata allo Spock di Quinto.
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Nel complesso Star Trek Beyond è un buon action movie, con spirto Star Trek ma che non riesce a raggiungere lo spessore di alcune pellicole passate, rimanendo comunque un pò troppo vittima del suo regista. Lin è un maestro nella gestione dell’adrenalina, stimola lo spettatore iniziando da un primo atto più introspettivo e dedicato ai personaggi, per poi tuffarsi nell’azione pura, ma a volte esagerando. Anche se siamo in un film sci-fi Lin tende a strafare in diverse occasioni (in particolare il modo in cui nasconde fino all’ultimo la vera identità di Krall!), non curandosi di quell’elemento essenziale che è la sospensione dell’incredulità; Star Trek ha sempre cercato di mantenere un rapporto stretto con la realtà, puntando molto sull’attendibilità scientifica di alcune sue trovate, e mantenendo quell’aura di “realismo” utile a rendere le vicende proposte come “futuristicamente” possibili. Lin invece a volte va oltre limite, crea situazioni sicuramente coinvolgenti, ma che ad una seconda visione sembrano un pò forzate, pacchiane a volte (la tattica contro lo sciame a suon di Beastie Boys è una tamarrata epica, un eco del virus del primo Independence Day);può piacere o meno, dipende sempre da cosa cerchiamo nel film che andiamo a vedere!
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- RILASCIATO: 21 Luglio 2016
- GENERE: Fantascienza
- DURATA: 120 minuti
- REGIA: Justin Lin
- SCRITTO DA: Simon Pegg, Doug Jung
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