Per oltre Trent’anni Star Comics ha portato in Italia le più grandi serie fumettistiche come Dragon Ball, Dragon Ball Super, One Piece, My Hero Academia fino ad arrivare al più recente Record Of Ragnarok, tutte sotto l’etichetta Edizioni Star Comics. Leader nel campo del fumetto nipponico, oltre alla lunga e duratura partnership con le case editrici del Giappone, Star Comics si è distinta per le pubblicazioni di titoli provenienti anche da Europa e Stati Uniti, includendo tra i suoi autori nomi come Rick Remender, Jeff Lemire, Mirka Andolfo e tanti altri
Questa cosa però è destinata a cambiare, dal momento che quest’oggi, ma con effetto dal 3 Marzo prossimo, nascono dunque due etichette con un’identità chiara e riconoscibile: STAR identificherà le pubblicazioni orientali come Dragon Ball GT o Dr Stone, mentre ASTRA rappresenterà i titoli occidentali come l’italiano Sweet Paprika.
Come detto dal 3 marzo i nuovi loghi inizieranno a comparire sulle pubblicazioni: Dragon Ball GT, Dr.Stone e Haikyu!! saranno tra i primi volumi che riporteranno la nuova etichetta STAR, mentre Year Zero e Red Border arriveranno sotto etichetta ASTRA.
«STAR e ASTRA nascono per andare incontro alle esigenze di lettori – vecchi e nuovi – permettendo a chi si avvicina al fumetto di muoversi con più facilità all’interno del catalogo Star Comics, ma senza trascurare i lettori che ci accompagnano da tempo e che collezionano i nostri prodotti. Per rappresentare i manga abbiamo pensato di ufficializzare un nome che per la community era già così, da sempre: tra lettori e lettrici, Star Comics è “la Star” o, appunto, STAR. Subito dopo abbiamo dato vita “all’altra stella”: è nata così ASTRA, per rappresentare l’altra importantissima parte del nostro catalogo, quella dedicata al fumetto occidentale» ha spiegato Claudia Bovini, Direttore Editoriale e Responsabile della casa editrice
Anche Fabrizio Verrocchi, noto Designer, ha espresso la sua opinione in merito a questo cambiamento
«Rinnovare un marchio storico è sempre un’operazione molto delicata. Il design è cruciale, certo, ma quando parliamo di qualcosa che si è impresso per decenni nell’immaginario di una grandissima community ci sono di mezzo i ricordi, le esperienze, l’affetto: tante storie accomunate da un Segno. Per rappresentare un catalogo sterminato composto da titoli di ogni genere, il marchio doveva essere immediato, diretto e al contempo il più onnicomprensivo possibile. Non c’era alcun bisogno di inventare alcun nome, era già tutto lì, in quelle poche lettere che racchiudono un mondo. Lavorare a un refresh dell’immagine di una realtà così importante per il mondo del fumetto è stato un grandissimo privilegio.»
Per la casa editrice Perugina si tratta di un grosso cambiamento, un cambiamento che sicuramente attirerà ancora più lettori vecchi e nuovi facendone accrescere ancora di più la fama di editore indipendente ottenuta lo scorso anno