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SHANNARA CHRONICLES: DAL BEST SELLERS ALLA SERIE TV
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Parlare di Shannara non è una cosa facile, ammettiamolo.
Da quando uscì il primo libro del ciclo (La spada di Shannara, 1977) i lettori dell’opera di Terry Brooks si sono subito posti su due schieramenti: da una parte chi adora il mondo creato dallo scrittore americano, dall’altro i detrattori del ciclo che vedono, specialmente nel primo libro, una certa emulazione del fantasy per eccellenza, ovvero Il signore degli anelli.
Personalmente ho letto solo i primi tre libri della saga di Brooks, La spada di Shannara, Le pietre magiche di Shannara e Gli eredi di Shannara; onestamente, la parte iniziale de La spada di Shannara è davvero troppo simile all’inizio de La compagnia dell’Anello per poter essere considerata un omaggio a Tolkien e non una palese scopiazzatura, quantomeno nella trama e nel susseguirsi degli eventi. Va però detto, a difesa di Brooks, che il tema del viaggio e della formazione di un gruppo di avventurieri è alla base del fantasy da Tolkien in poi.
Il merito di Brooks è quello di aver creato un mondo nuovo rispetto allo scrittore britannico; Se Tolkien immagina una terra totalmente fantastica, Brooks prende una strada che sembra più virata verso la fantascienza, immaginando che le vicende della sua storia si svolgano sul nostro pianeta fra qualche secolo. Le razze non umane non sono delle specie che esistono da sempre, ma rappresentano delle mutazioni dell’umanità in seguito al terribile conflitto che ha stravolto il mondo; questa idea è davvero intrigante e innovativa, cerca quasi di rendere il mondo di Shannara come possibile, visto la sua ambientazione “futura”. A mio gusto, continuo a preferire Tolkien, sia per l’ambientazione che per lo stile di scrittura, ma devo riconoscere a Brooks un deciso impegno nel dare vita ad un ciclo che, anche se inizialmente simile a Il signore degli anelli, riesce in poco tempo ad assumere una propria connotazione.
Il problema è vedere se questa caratteristica viene portata sul piccolo schermo con la serie The Shannara Chronicles, una produzione di MTV che però in Italia viene trasmessa da Sky Atlantic.
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THE SHANNARA CHRONICLES SI PREFIGGE DI PORTARE IL MONDO CREATO DA BROOKS IN UN SERIAL
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Iniziamo col dire che il serial salta le vicende del primo libro e prende il via da Le pietre magiche di Shannara; il giovane Will Ohmsford è un mezzelfo, nipote di Shea Ohmsfrod (protagonista ed eroe di La spada di Shannara) che intende diventare un guaritore, visto la sua incapacità di curare la madre malata, che muore proprio all’inizio della prima puntata. L’intenzione di Will è di diventare un curatore eccezionale, per questo decide di lasciare il proprio paese alla volta di Storlock. Durante il viaggio viene attaccato da un Troll, ma una giovane Nomade, Eretria, lo salva, per poi derubarlo di un importante cimelio di famiglia, tre pietre magiche appartenute a suo nonno.
Nel frattempo nella capitale elfica si sta svolgendo il Guanto di Ferro, una feroce competizione al termine della quale sette prescelti verranno nominati Eletti, guardiani del sacro albero di Eterea, l’unico baluardo a difesa del mondo dall’attacco dei demoni, imprigionati nel Divieto. Amberle, nipote del re Eventine, partecipa a questa competizione, nonostante non sia mai capitato che una donna partecipasse al Guanto di Ferro; ovviamente riesce a passare la competizione e venire nominata Eletta, e durante il giuramento inizia ad avere tremende visioni di morte ed oscuri presagi.
Questo destino oscuro porta anche al risveglio di Allanon, l’ultimo dei druidi, che capisce come sia disperata la situazione e si mette in cerca di Will e Amberle, i due eroi che dovranno salvare l’Eterea prima che il Dadga More evada dal Divieto.
[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”Will e Amberle iniziano fin da subito ad affrontare pericoli!” font_container=”tag:p|font_size:14|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Slab%3A100%2C300%2Cregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_single_image image=”13664″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text]
In questo breve riassunto è condensato il contenuto delle prime due puntate trasmesse fin’ora, un doppio episodio pilota intitolato Gli Eletti, cui seguiranno i nove episodi che compongono la prima stagione di The Shannara Chronicles.
Devo ammettere che la scelta dei due showrunner, Alfred Goguh e Miles Millar (Smallville, Spiderman 2), e di sfruttare la natura della Nuova Zelanda per ambientare il loro serial è una vera chicca; l’ambientazione di Brooks viene ricreata con una vivacità e un tripudio di colori impressionante, quasi fossimo di fronte ad un quadro. Le scenografie degli interni (specie del palazzo reale elfico) sono impressionanti, ma hanno un distacco profondo dall’immaginario classico del fantasy; se da un lato questo potrebbe far storcere il naso ai puristi del genere, dobbiamo ricordare che nell’idea di Brooks (attivamente coinvolto in questo progetto) l’influenza della civiltà attuale è piuttosto forte nell’ambientazione di Shannara. Non solo vedremo i nostri personaggi aggirarsi per lande desolata in cui compaiono segni della civiltà passata (in una stupenda inquadratura in mezzo ad una radura campeggia il relitto di una petroliera!) , ma alcuni tratti della società attuale sono sopravvissuti anche nella Terra futura.
Personalmente non ritengo sia un male, anzi questa contrasto con i canoni classici del fantasy andrebbe premiata, finalmente qualcuno ha il coraggio di affrontare il fantasy in un’ottica differente; The Shannara Chronicles vuole offrire allo spettatore un nuovo modo di raccontare storie di elfi e nani, tagliando alcuni dei legami con la tradizione ma lasciando ai fan un senso di appartenenza al genere letterario.
[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”Manu Bennet è un Allanon spettacolare” font_container=”tag:p|font_size:14|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Slab%3A100%2C300%2Cregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_single_image image=”13665″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text]
Il problema è che il serial sembra indirizzato ad un target ben preciso di spettatori: i ragazzi della fascia 18-25, i cosiddetti young adult.
Nel comportamento dei protagonisti ed anche in certi eventi (come la serata danzante nel palazzo reale di re Eventine), The Shannara Chronicles strizza l’occhio a tematiche da teen-ager, senza precludersi di rivolgersi ad un pubblico più maturo, ma concentrandosi principalmente sui giovani spettatori. Se da un lato è comprensibile in un’ottica di marketing (sicuramente sono gli young adult i maggiori fruitori di queste serie), manca un po’ di quel senso di epicità e di profondità della storia che si può riscontrare in un Signore degli anelli, giusto per fare un paragone, preferendo dare al serial un’anima più frenetica ed action. Questo non è di per sè un difetto, ma rischia di limitare il numero di spettatori per il serial; chi ha letto fin dalla prima edizione il ciclo di Shannara ormai ha superato da parecchio tempo la fascia 18-25, il che significa una ricerca un po’ più “matura” nelle tematiche di una serie da seguire.
[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”La bellezza di Shananra è la commistione tra il fantasy ed elementi contemporanei” font_container=”tag:p|font_size:14|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Slab%3A100%2C300%2Cregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_single_image image=”13666″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text]
Non va dimenticato che The Shannara Chronicles viene prodotta da un network che è storicamente un punto di riferimento per i giovani; MTV da sempre ha offerto contenuti rivolti ad un pubblico di giovani, basti pensare che per anni chi cercava degli anime si rivolgeva al canale musicale (ancora ricordo Mtv che trasmetteva Inuyahsa, Cowboy BeBop o Alexander). Il destino di The Shannara Chronicles non deve quindi essere affidato al giudizio dei vecchi lettori, ormai fuori target, ma alle successive generazioni dei fan di Brooks e, forse ancora di più, a chi conosce solo marginalmente il mondo di Shannara ed il fantasy in generale.
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THE SHANNARA CHRONICLES È DIRETTO AD UN PUBBLICO DI GIOVANI, DANDO UN TAGLIO PRECISO AL TARGET VERSO CUI È DIRETTA LA PRODUZIONE
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A dover attirare e entusiasmare spettatori deve quindi essere un cast veramente motivato e di spessore.
In questo pilot gli unici ad aver dato un prova dignitosa sono stati John Rhys-Davies nel ruolo di re Eventine (e pensare che ne Il Signore degli anelli era il nano Gimli), un sempre carismatico James Remar (ogni volta che lo vedo ripenso a I guerrieri della notte con nostalgia) interpreta un fantastico Cephelo (il capo dei Rover) e Manu Bennet che da vita ad un Allanon spettacolare e credibile, confermando come Bennet sia un attore in grado di dare vita a personaggi complessi con una fedeltà incredibile (pensate al Deadstroke di Arrow e tenete presente che è l’attore dietro al motion capture dell’orco Azog in Lo Hobbit); il cast di giovani attori per ora non lascia tracce positive, forse perchè la storia non è ancora avviata e quindi non ha avuto modo di potersi mettere in mostra, ma per ora mostrano una certa immaturità e poca espressività.
Per ora il vero impatto emotivo e visivo di The Shannara Chronicles passa dagli effetti speciali (notevoli per una produzione televisiva) e dalle scenografie emozionanti e piene di stupefacenti dettagli; la colonna sonora pare invece diretta ad un pubblico giovanile, spesso non troppo in linea con l’ambientazione che dovrebbe essere più “epicheggiante”.
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- GENERE: Fantasy
- CREATORE: Terry Brooks, Alfred Gough, Miles Millar
- NETWORK: MTV, Sky Atlantic
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