Uno degli aspetti più emozionanti e commoventi di Rise of the Tomb Raider è sicuramente il rapporto tra Lara Croft e suo padre. In questo nuovo capitolo delle avventure di Lara, la giovane archeologa segue le ricerche del defunto padre per ritrovare la mitica città di Kizeth, lasciando spazio agli sceneggiatori per esaminare il rapporto padre-figlia.
Per Crystal Dinamics questo aspetto era fondamentale, tanto che è stato creato un apposito sistema di metascripting per poter meglio gestire tutti gli elementi necessari per poter analizzare al meglio questa caratteristica del gioco, in modo da offrire al giocatore un approfondimento emotivo e psicologico senza eguali. le dichiarazioni di John Stafford, Lead Narrative Designer, sono eloquenti
“A un certo punto ci siamo resi conto che la figura del padre non compariva nelle prime due ore del gioco, ed eravamo atterriti che la gene potesse scordarsi di questo filo narrativo. Per questo abbiamo introdotto la meccanica del dittafono, di modo che lei potesse sentire la voce del padre; se ci fate caso, Lara non ha un telefono, anche se avrebbe aperto un nuovo orizzonte di meccaniche…ma abbiamo preferito pensare a Lara come una luddista!“. Un membro del team responsabile di questo aspetto ha avuto delle difficoltà con l’enfasi del rapporto padre-figlia: Rihanna Pratchett, figlia del compianto scrittore Terry Pratchett.
Nel gioco precedente le fasi negli accampamenti erano “i momenti più tranquilli ed introspettivi, dove Lara poteva gestire ed affrontare psicologicamente gli eventi“. La Pratchett rivela che inizialmente non era molto attratta dalla dinamica padre-figlia e non riusciva ad appassionarsi a questo aspetto; quando però ha iniziato a scrivere lei stessa i diari di Lara (mentre un altro addetto si occupava degli scritti del padre), Rihanna ha cominciato a prendere coscienza dell’importanza di questo dettaglio, aiutata anche dalla tragica scomparsa del padre, dando così un taglio molto personale sfruttando anche delle esperienza personali. La stessa Pratchett rivela che: “Mio padre è mancato lo scorso a causa dell’Alzheimer, e nei suoi scritti precedenti parlva dell”unico ricordo che non voglio perdere’, e quel ricordo era la notte in cui sono nata. Così ho preso questo dettaglio e lo ho mescolato col ricordo del padre di Lara riguardo alla nascita della figlia! Anche se tutto questo è molto ‘Mary Sueing’ (riferimento alla pratica letteraria di auto-inserimento nella narrazione) mi ha aiutata molto ad affezionarmi alla storyline del padre e alla sua importanza in Rise of the Tomb Raider“