OPPO Find X8 Pro: La Recensione

IA e Pixel insieme sono un ottimo mix

15 Dic 2024

L’azienda cinese nata nel 2004 a Guangdong che si è distinta per l’ostinata ricerca tecnologica, continua con la serie top di gamma di casa. Proprio con il Find X8 Pro, OPPO vuole sottolineare il suo impegno nell’innalzare l’asticella qualitativa dei dispositivi. Soprattutto i comparti fotografico ed energetico sono una sottolineatura del lavoro effettuato.

Se partiamo in ordine cronologico, l’azienda conferma anche la propria volontà di non regalare troppi elementi nella box del device. Infatti, parliamo di un’essenzialità molto marcata, volta solo a fornire all’utente il dispositivo e il cavo usb-c (oltre ai libretti delle istruzioni). La così detta unboxing è, tuttavia, piacevole. Il Find è affascinante, e scoprirlo lentamente rileva tutta la sua eleganza frontale. Le curve delicate vengono accompagnate dal materiale in vetro satinato e da un display AMOLED LTPO da 6,78” che regalal bordi sottili.

Perché sottolinei l’eleganza frontale? Se guardate il lato posteriore dal Find X6 Pro lo potete capire. Ora, partendo dal presupposto che la bellezza è soggettiva, e a me non dispiace affatto, sembra oggettivamente un fornetto ad induzione. La maggior parte delle persone che me l’hanno visto, tendenzialmente, lo scambiavano per una padella. Tuttavia, la forma che i designer cinesi hanno deciso di conferire al comparto fotografico è coerente con la morbidezza dello smartphone.

200MP complessivi  -suddivisi in quattro fotocamere differenti- permettono di catturare istantanee di alta qualità. Certo, un intervento molto intelligente dell’IA permette il conseguimento facilitato dell’obiettivo, però il prodotto finale riflette l’impegno aziendale. Questa sincrasi tra un potente comparto fotografico e un’intelligenza artificiale integrata, lo rende competitivo. Potrebbe tranquillamente sopportare anche un diretto confronto con avversari più altolocati come Samsung.

L’IA applicata in altri contesti si comporta bene ma se imboccata a dovere. Tanto è stato fatto  -e anche bene- ma tanto è ancora da fare. All’ottima integrazione con le camere, attraverso AI Studio o AI Photo Remaster- possiamo aggiungere il buon rapporto con i documenti. Se parliamo pdf generati da pc/smartphone, l’IA è ben educata e riepiloga e traduce a dovere. Il problema si pone quando parliamo di scan, di immagini in pdf. Ponendo il caso di scan di un libro (regolarmente ottenute eh, sia chiaro), l’Intelligenza Artificiale si impigrisce e ci dice: “T’attacchi al…” ehm no, scusate. Banalmente ci avverte che ci sono troppe immagini e si arena.

Parliamo ora anche di uno dei comparti più importanti: la batteria. Parliamo di una belva da 5910mAh che ci permette di fare tranquillamente circa due giorni di utilizzo tranquillo. Se lo mettiamo sotto sforzo, con un improbabile utilizzo continuo di YouTube a stecca, il dispositivo regge circa per un giorno. Anche se vi impegnate, almeno nei primi periodi di vita della batteria al Silicio-Carbonio, e utilizzate a fondo lo smartphone, andrete a dormire prima voi di lui. Queste grandi capacità energetiche, coadiuvate ad un ottimo sistema di raffreddamento alla grafite, mantengono le temperature sempre sotto i 34°C.

Il processo di produzione a 3nm ha permesso la massimizzazione delle prestazioni in un dispositivo di certo non piccolo ma gestibile. Proprio le prestazioni in game, in modalità Pro Gamer, permettono di mantenere stabili gli fps e di godere appieno del titolo provato. I 16Gb di RAM permettono la gestione di tre app in contemporanea (tra schermo diviso in due più una finestra mobile). Non il dispositivo che ne gestisce di più ma, obiettivamente, a quanto può servire gestire quattro app insieme?

Un tentativo un po’ scomodo, così come fu per il tasto Bixby di Samsung, è stata l’introduzione del Quick Button. Personalmente, è risultato molto scomodo  -forse perché lento io di comprendonio- e quindi accantonato piuttosto rapidamente. Questo tentativo si bilancia all’invece comodo Alert Slider, che permette di impostare la modalità tra Silenzioso, Vibrazione e Suoneria con un click rapido.

Qui sotto la scheda tecnica di questo ottimo prodotto tecnologico:

  • Display: AMOLED LTPO da 6,78 pollici, risoluzione 1264 x 2780 pixel, frequenza di aggiornamento a 120 Hz, supporto Dolby Vision e HDR10+, con luminosità di picco fino a 4500 nit e protezione Gorilla Glass Victus 2.
  • Processore: MediaTek Dimensity 9400 a 3 nm con CPU octa-core e GPU Immortalis-G925.
  • Memoria: 12/16 GB di RAM LPDDR5X e opzioni di archiviazione da 256/512 GB o 1 TB (non espandibile).
  • Fotocamere:
    • Posteriore: Quad-camera da 50 MP ciascuna, inclusa una principale (f/1.6, OIS), ultra-grandangolare, teleobiettivo 3x e periscopio 6x con OIS.
    • Anteriore: 32 MP (f/2.4).
  • Batteria: 5910 mAh con ricarica rapida SuperVOOC da 80W e ricarica wireless da 50W.
  • Sistema operativo: Android 15 con interfaccia ColorOS 15.
  • Connettività: Supporta dual SIM (Nano-SIM e eSIM), Wi-Fi 7, Bluetooth 5.4, NFC, GPS avanzato e USB-C 3.2.
  • Certificazioni: IP68/IP69 per resistenza a polvere e acqua.

Il device è acquistabile sul sito OPPO al prezzo di 1199,99€.

CONCLUSIONI: Device di qualità, elgante e dalle fotocamere impressionanti. Peccato per questa sporgenza eccessiva del compartimento fotografico, che risulta essere piuttosto fastidioso.

VOTO FINALE: 8.5

  • Elegante
  • Batteria di lunga durata
  • Compartimento fotografico impressionante
  • Integrazione tra IA e fotocamere a livelli davvero elevati
  • Fotocamera davvero invadente
  • Quick Button come il Bixby Button
  • Comparto audio non dei migliori
Tag: , , , , ,