Nosferatu di Robert Eggers è il remake del film tedesco del 1922 che ha dato alla luce uno tra i mostri più iconici del cinema horror. Proprio grazie alla sua immensa fama, se pensiamo al Conte Orlok riusciamo subito a visualizzare quel vampiro bianco con le sembianze di un ratto. Gli appassionati del genere aspettano questo film da anni: è difficile che i fan di Eggers rimangano delusi dai suoi lavori, e anche questa volta il regista americano ha dimostrato di essere il maestro dell’horror in costume. In questo caso arriverete al cinema senza sapere cosa aspettarvi dal Conte Orlok (Bill Skarsgård) visto che è stata presa la decisione di non mostrarlo nella campagna di marketing così da sorprendere il pubblico. E se entrerete in sala aspettandovi la rappresentazione classica del personaggio, allora vi sorprenderà eccome!
Nonostante questa “modernizzazione” (necessaria) del personaggio, il Conte Orlok rimane comunque inquietante e suggestivo. La parte migliore è probabilmente il suo modo di parlare: in questo Bill Skarsgård, che per prepararsi alla parte ha lavorato con un cantante d’opera, è stato brillante. Il film è ambientato in Germania nel 1838. La giovane coppia di neo-sposi Ellen (Lily-Rose Depp) e Thomas (Nicholas Hoult) è appena tornata dalla luna di miele, ma lo sposo deve ripartire subito a causa del suo nuovo lavoro. Thomas dovrà infatti viaggiare fino alla Transilvania per visitare un misterioso Conte interessato a comprare un rudere.
Thomas però non sa che quel viaggio fa parte del piano di una creatura malvagia per avvicinarsi a Ellen. L’attrice Lily-Rose Depp non è stata la prima scelta per il personaggio di Ellen: Robert Eggers ha cominciato a lavorare a questo remake nel 2015, lo stesso anno in cui ha conquistato gli amanti dell’horror con il suo film THE VVITCH, e infatti inizialmente nei panni della protagonista doveva esserci proprio Anya Taylor Joy (Thomasin nel film del 2015). I piani però sono cambiati e, dal momento che Anya Taylor Joy era impegnata con un altro progetto, alla fine del 2022 è subentrata la giovane figlia d’arte. Lily-Rose Depp ha dimostrato di non essere spaventata da una parte più impegnativa e, con la direzione del (l’ormai) maestro Eggers, è riuscita a tirare fuori tutta la sua bravura e il suo talento, risultando credibile sia come giovane sposa innamorata e sensibile, sia nelle parti dove il suo personaggio dimostra di avere un lato più tormentato. Allo stesso modo Nicholas Hoult (visto di recente nel film di Clint Eastwood Giurato Numero 2) fa un ottimo lavoro nella parte dello sposo ingenuo pronto a fare sacrifici per la sua amata ma anche a lottare nel momento di difficoltà.
Nel film vediamo anche il ritorno di Ralph Ineson sotto la direzione di Robert Eggers dopo aver interpretato il padre in THE VVITCH. A lavorare per la prima volta con il regista e sceneggiatore ci sono anche Emma Corrin (The Crown) e Aaron Taylor-Johnson (Kraven – il Cacciatore). La stella più brillante però (e questo non sorprenderà nessuno) è Willem Dafoe che, anche con una parte piuttosto piccola, è riuscito a rubare il riflettore ai suoi colleghi: quando c’è lui sullo schermo, gli altri passano totalmente in ombra. L’accoppiata Dafoe/Eggers si dimostra ancora una volta vincente (dopo The Lighthouse e The Northman). Nosferatu risulta molto cupo sia figurativamente, visti i temi trattati, che letteralmente, dato che l’illuminazione delle scene notturne è stata ottenuta tramite l’utilizzo di candele per preservare l’autenticità. Anche se l’occhio ci mette un po’ ad abituarsi all’oscurità, questa risulta necessaria ed indispensabile per la narrazione della storia. I film di Robert Eggers non sono mai indirizzati ad un pubblico di “spettatori casuali”; le sue opere sono per tutte quelle persone che appartengono alla sua stessa categoria, ovvero appassionati ed intenditori di cinema e, nello specifico, cinema horror. Per tutti questi Nosferatu sarà un bellissimo viaggio.