Una famiglia cerca casa e cosa c’è di meglio di una bella villa con una piscina dove poter nuotare in tranquillità? Una piscina infestata da un demone che esaudisce i nostri desideri, ovviamente. Ma quale sarà il costo da pagare? Night Swim è il nuovo supernatural horror targato Blumhouse, casa di produzione che si sta affermando leader nel genere per aver prodotto film iconici come Five Nights at Freddy’s, ne abbiamo parlato qui, oppure Megan, Insidious e Get Out. È il primo film prodotto dalla fusione con la casa di produzione Atomic Monster ed è distribuito da Universal Pictures. Uscirà nelle sale italiane il 22 Febbraio 2024.
Così inizia Night Swim, che vede protagonisti Ray Weller e la sua famiglia. Ray è un ex giocatore di baseball della Major League che ora è in riabilitazione perché affetto da sclerosi multipla. Lui e la sua famiglia cercano una nuova casa dove trasferirsi, non appena vedono la villa con la piscina si innamorano della casa e decidono di acquistarla. La moglie e i suoi due figli sono felicissimi. Fino a qui tutto bene, ma le stranezze non tardano ad arrivare.
Elliot, il figlio più piccolo, sente qualcuno chiamarlo dal bocchettone di scarico della piscina, una scena che ricorda molto IT. Izzy, la figlia maggiore, viene trascinata verso il fondo della piscina da una strana presenza. Eve, la moglie, vede qualcuno a bordo piscina durante le sue immersioni ma quando riemerge non vi è nessuno nei dintorni. Ray, d’altro canto, vede il suo corpo rinvigorire e la sua malattia affievolirsi. In questo clima di ansia e terrore i nostri protagonisti vengono trascinati, letteralmente, nell’abisso di questo mistero che ruota intorno alla piscina.
Il film è scritto e diretto da Bryce McGuire, la sceneggiatura è in collaborazione con Rod Blackhurst ed il soggetto è tratto dall’omonimo acclamato cortometraggio creato dai due nel 2014 che potete vedere qui:
L’idea è interessante, la paura dell’ignoto della piscina è un ottimo espediente per un corto. La trasposizione a lungometraggio, invece, non ha avuto lo stesso impatto. Si passa da un primo atto interessante, dove si inizia a percepire il mistero della piscina, fino ad un secondo e terzo atto troppo scontati, dove la paura è creata solamente tramite jumpscare piuttosto che dal mistero creato attorno al soggetto.
Il concept è interessante ma risulta debole per un lungometraggio, manca il senso di paura e tensione facendo perdere mordente al film dalla seconda metà. Nonostante questo il film non è brutto, anzi, la regia è molto solida con delle degne inquadrature che alternano riprese fuori e dentro l’acqua. La regia è ottima e si accosta ad una fotografia che ormai è quella standard dei film di Blumhouse, piacevole ma non lascia il segno. Nel complesso è un film senza infamia né gloria che risulta un po’ come occasione mancata.
Il cast svolge un ottimo lavoro e vede protagonisti Wyatt Russell, la candidata premio Oscar Kerry Condon, e i giovanissimi Gavin Warren e Amélie Hoeferle.