Da alcuni giorni anche l’Italia ha avuto la possibilità di entrare nei territori in cui è disponibile Netflix, il servizio di streaming video più chiacchierato del momento!
Nel nostro Paese Netflix è diventato famoso da due anni, diventando una sorta di oggetto del desiderio degli appassionati dello streaming, ma soprattutto avvicinando a questo diverso modo di fare entertainment anche i più scettici (primo fra tutti il sottoscritto!).
Prima di addentrarci nel funzionamento di Netflix, ho voluto fare qualche ricerca, spinto anche dal fatto che il nome non mi giungeva del tutto nuovo.
La piattaforma di streaming di Netflix, infatti, è solo l’ultima incarnazione di questo colosso americano; la sua prima apparizione sul mercato USA risale al 1997, anno in cui compare il marchio. Agli albori della propria storia Netflix offriva un servizio di noleggio video via posta; si sceglieva un film in DVD, lo si ordinava e il postino ci portava quanto richiesto. Il passo successivo fu nel 1999, quando venne introdotto il metodo dell’abbonamento mensile, facendo fare un passo in avanti rispetto al sistema allora tradizionale del pagamento per singolo titolo.
Nei primi dieci anni di vita, Netflix ha assunto un ruolo di crescente importanza nel panorama dell’entertainment a stelle e strisce; curiosamente il colosso dell’epoca , Blockbuster, aveva rifiutato l’occasione di prender possesso di Netflix, cosa che a posteriori pare esser stata la svolta decisiva per i due marchi. L’attuale sistema di delivering della piattaforma compare nel 2007, quando, complice anche l’ormai capillare diffusione della banda larga, Netflix decide di arrivare anche oltre i confini americani; l’obiettivo dichiarato della compagnia è di essere il primo servizio a diffusione planetaria, traguardo non così lontano visto l’attuale numero di abbonati ( si aggira attorno ai 70 milioni di sottoscrizioni) in un sempre maggior numero di nazioni!
NETFLIX ARRIVA IN ITALIA, PRONTO A SFIDARE I COLOSSI DELL’ENTERTAINMENT NOSTRANO SUL LORO TERRITORIO. RIUSCIRÀ IL NUOVO ARRIVATO A FARSI SPAZIO IN QUESTO MERCATO?
Per conoscere Netflix, gli utenti italiani hanno la possibilità di provare gratuitamente il servizio per un mese, a prescindere dal tipo di sottoscrizione che intendiamo perseguire.
Il primo aspetto accattivante della piattaforma è l’interfaccia; essendo fruibile su più dispositivi di diverso approccio (si passa dalle smartTv agli smartphone, passando per PC e tablet) si è creata una interfaccia funzionale su ogni ambiente, in modo da offrire all’utente una modalità d’uso rapida e funzionale. Ovviamente dato il diverso modo di interazione da un dispositivo all’alto ci saranno delle minime differenze, ma il sistema di gestione e controllo è uguale su tutti dispositivi, il che da all’utente un’esperienza complessivamente unica e coerente.
Per poter accedere a Netflix quindi di cosa abbiamo bisogno?
Nell’ambiente domestico necessitiamo di una Tv di ultima generazione (le cosidette SmartTv) o in alternativa un lettore bluray con la possibilità di poter scaricare app; se non ci vogliamo godere i nostri serial comodamente sul divano, possiamo scaricare le apposite app su smartphone e tablet, oppure gustarci il catalogo Netflix su un PC. L’unico limite comune a tutti i dispositivi citati è la connessione internet; per scelta aziendale, Netflix opera solamente come servizio di streaming, richiedendo quindi all’utente di esser costantemente connesso in rete. Questo limite è facilmente comprensibile, dato che l’abbonamento alla piattaforma ha natura mensile; potendo scaricare un prodotto e conservandolo, l’utente potrebbe comodamente aggirare il limite temporale della fruizione.
Dopo una settimana di uso sfrenato (Netflix può dare assuefazione), devo però confessare che questo limite mi è passato di mente rapidamente, complice anche la presenza ormai massiccia delal banda larga e dei pacchetti dati più che generosi sul piano del mobile.
Quello che più mi ha colpito è che Netflix si ricorda di noi! Passando da un dispositivo all’altro, al log in il sistema ricorderà cosa stavamo guardando e a che punto della visione ci eravamo interrotti; in questo modo potremmo loggare in qualunque momento e continuare la nostra puntata senza doverci impegnare nella ricerca del minuto esatto in cui ci eravamo interrotti! Comodo, non vi pare?
Sembra che la parola chiave di Netflix sia libertà, dando allo spettatore la possibilità di poter decidere tutto della propria esperienza; contrariamente a certi gestori attualmente operanti sul territorio nazionale, non si ha nessun vincolo una volta sottoscritto l’abbonamento. Questo si traduce nella possibilità di sospendere la nostra affiliazione al servizio in caso di ferie, o se per un qualunque motivo non abbiamo a disposizione una connessione internet per un dato periodo.
Una volta terminato il mese di prova (che stranamente ora viene offerto anche dagli altri gestori, paura eh?), decidiamo la nostra modalità di pagamento, che corrisponde al tipo di servizio che consideriamo adatto alle nostre esigenze; i pacchetti sono attualmente tre, che variano dai 7,99 agli 11,99 euro, in base alla quantità di dispositivi su cui potremo vedere Netflix.
All’interno di questi pacchetti sceglieremo anche se usufruire dei servizi in definizione standard, o se preferire una visione in HD (già disponibile nella formula intermedia); alla base di questa suddivisione troviamo la volontà di poter offrire a tutti la possibilità di entrare nel mondo di Netflix, a prescindere dal tipo di impegno economico.
Una volta sottoscritto un abbonamento, potremo effettuare l’accesso a Netflix in qualunque nazione in cui sia presente il servizio, ma l’offerta dei contenuti varierà in base al catalogo reso disponibile per il territorio in cui ci troviamo; questo è effettivamente una pecca, visto che un sottoscrittore italiano potrebbe volersi rilassare all’estero seguendo un serial di suo gradimento nella lingua natia, ma non è detto che nel posto in cui si trovi sia disponibile questa possibilità.
Questo dettaglio, in effetti, sarebbe stato risolvibile dando la possibilità di scaricare i contenuti, magari limitandone temporalmente la fruizione, ma abbiamo già visto come Netflix abbia optato per la connessione obbligatoria; interrogati su un’eventuale apertura al download dei propri contenuti, i capoccia di Netflix hanno escluso l’introduzione del download dei contenuti nel breve periodo.
Visto la necessità della connessione per poter visionare i contenuti di Netflix, si è dovuto lavorare parecchio sulla qualità video dell’offerta.
Dovendo offrire un’esperienza coinvolgente su una vasta gamma di dispositivi e con delle connessioni non sempre uniformi, Netflix ha scelto uno streaming in grado di adattarsi alle singole esigenze, quindi con una vasta gamma di formati (dal 240p al 4k, passando per 720p e il FullHD); secondo i dati, per ottenere una visione piacevole in FullHD bastano tra i 3.5 ed i 5 Mbps.
Fedele alla sua filosofia di miglioramento, Netflix sta studiando un sistema con cui, se possibile entro il 2016, si possa consentire anche di vedere le nostre serie preferite con l’HDR!
LIBERTA’ ALL’UTENTE E LA CONTINUA RICERCA DI NUOVE TECNOLOGIE PER RENDERE PIU’ COINVOLGENTE L’ESPERIENZA SONO LE LINEE GUIDE DI NETFLIX
Affrontato l’aspetto tecnico e quello economico, non ci resta che prendere conoscenza con il cuore pulsante di Netflix: il catalogo disponibile in Italia.
Va detto che la piattaforma si propone non solo come servizio di diffusione, ma ha al suo attivo anche una gamma di serie proprietarie, sviluppate in esclusiva e non disponibili altrove. Il caso più famoso è House of Cards, la serie con Kevin Spacey sulla politica USA, che in Italia, per il momento, rimarrà ancora su Sky.
“La scelta di serie è per ora sufficiente, ma si spera che col tempo anche in Italia si ottenga un catalogo ampio come quello americano”
All’interno del palinsesto italiano compaiono però delle serie esclusive molto interessanti, come la co-produzione Marvel Daredevil, che si spera siano solo l’inizio di un catalogo in rapida espansione; è proprio l’aspetto dell’offerta che lascia al momento in bilico il giudizio su Netflix.
Per quanto ci siano ottime potenzialità, la scelta di inserire come prodotti serie (ma anche film) già disponibili su altri canali, spesso senza le ultime stagioni in quanto esclusive altrui, può dar la sensazione che l’offerta di Netflix non sia così innovativa come ci si aspetti; in realtà, dobbiamo considerare che il colosso americano è appena approdato in Italia, quindi deve ancora riuscire ad organizzare al meglio la propria offerta.
I telefilm esclusivi disponibili ad oggi sono comunque parecchi, tutti disponibili in doppio audio italiano ed originale; è da apprezzare la scelta di caricare nel database non i singoli episodi di una stagione, ma l’intera stagione, consentendo allo spettatore di eliminare la fastidiosa attesa della puntata seguente (si prevede l’aumento esponenziale delle maratone di telefim!).
Il mio dubbio inizialmente era la gestione dello streaming, spaventato da eventuali problemi di buffering; ho testato Netflix su un netbook, su una SmartTv, uno smartphone Samsung S6 Edge+ ed il pc di casa, collegati su una rete internet a 16 mega, e riprovato con lo smartphone usando la connessione dati 4g di Vodafone.
Nel caso dell’ambiente domestico, Netflix è stato rapido, l’interfaccia è stata reattiva su tutti i dispositivi; i contenuti selezionati si sono avviati rapidamente, inziando in qualità standard salvo poi, nel giro di pochi secondi, passare al FullHD. In alcuni punti ho notato un ritorno, breve ma palese, alla definizione standard, ma non posso escludere fosse dovuto a problemi della mia connessione.
Sfruttando la bella app per Android mi sono goduto un episodio di Daredevil in mobile, e anche in questo caso non ci sono stati problemi, anche se, complice la connessione volante, qualche episodio di cambio di definizione lo ho notato, ma nel complesso Netflix si è comportato dignitosamente!
Per ora possiamo valutare Netflix come rivelazione, lasciandoci conquistare dall’approccio molto libero con cui si presenta sulla scena italiana; il rapporto con l’utenza è sicuramente un punto di forza a vantaggio del colosso americano, così come gli ampi margini di miglioramento che ha ancora a sua disposizione.
A suo discapito rimangono una momentanea offerta di contenuti non al livello dei diretti concorrenti, ed un limite territoriale che impedisce la fruizione dei nostri contenuti al di fuori dei confini nazionali; anche la mancanza di una modalità di download sembra essere una parziale mancanza a mio avviso, ma consideriamo sempre che stiamo parlando di un servizio di streaming, quindi già nella sua natura è estraneo il concetto di download.
Personalmente sono rimasto piacevolmente da Netflix, e mi auguro che riesca a diventare anche in Italia un punto di riferimento per gli appassionati di serie e film !