In tempi non sospetti vi ho parlato di Pinguini Tattici Nucleari a Fumetti, caratterizzato dal lavoro di più artisti. Uno di questi, Ernesto Anderle, ha lavorato anche a un altro libro a tema musicale edito BeccoGiallo: Murubutu.
Murubutu è un’opera nata per dare una figura ai testi dell’omonimo rapper, un musicista peculiare nella scena musicale italiana. Al secolo Alessio Mariani, è un professore di Storia e Filosofia che ha saputo coniugare la divulgazione del sapere a un genere musicale molto vicino ai giovani.
Il libro è una raccolta di alcuni dei suoi brani più famosi, da Woodsworth a La Collina dei Pioppi, passando per Mara e il Maestrale e I Marinai tornano tardi. Murubutu definisce i suoi brani rapconti o letteraturap, probabilmente per cercare una traduzione più moderna al classico lyrical ballads. Perché di fatto si parla di miti, tempo, la caducità dell’uomo e dei suoi ricordi rispetto alla potenza eterna e selvaggia della natura.
Anderle e il suo rapporto con la musica
I disegni restituiscono la fragilità e la dolcezza di poesie che ben si accostano, quasi paradossalmente, al ritmo grave e martellante tipico del genere rap e firmate da un nome quasi cacofonico. C’è inoltre da aggiungere che i disegni non sono un lavoro a sé per il solo scopo di pubblicare Murubutu. Anzi, accompagnano con live paintings i concerti di questo storyteller.
Anderle, peraltro, è lo stesso artista dietro Roby il Pettirosso e Vincent Van Love, che riesce nella stessa impresa di rappresentare sogni, bellezza e crudeltà ispirandosi alle lettere di Van Gogh e ai brani di De Andrè, De Gregori e Dalla. Forse, in un’altra epoca, Mariani si sarebbe affiancato a loro.
Una dritta: vi consiglio di immergervi nella lettura di queste pagine ascoltando in contemporanea i brani citati. Tra una pausa e l’altra sarà anche possibile sfogliare momenti tratti direttamente da interviste ed opinioni di Murubutu sul suo percorso artistico. Un’esperienza assolutamente coinvolgente.