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MORGAN LOST: KILLER CLOWN

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Alla faccia di chi dava poco credito e poche aspettative su Morgan Lost, con Killer Clown il nostro cacciatore di taglie spegne le dodici candeline, festeggiando un anno di inseguimenti, indagini e incubi che ci hanno fatto appassionare al personaggio creato da Claudio Chiaverotti. Quasi a voler celebrare questo traguardo, la storia di questo mese mette in scena due degli elementi più iconici dei film horror: clown e cheerleaders! Sembra quasi superfluo, ma basta ricordare su tutti Pennywise di It, nella sua incarnazione televisiva resa da un magistrale Tim Curry, per identificare un genere di horror movie in cui la coulrofobia (ovvero la paura dei clown); ma la sequela di film in cui uno o più clown seminano morte e paura è davvero lunga! Una sorte diversa tocca invece alla figura della cheerleader, l'”ochetta” che quasi sempre nelle pellicole horror è la facile preda del mostro di turno; anche in Killer Crown alla ragazze pon pon tocca questa infausta sorte!

UN’INDAGINE CHE SEMBRA USCITA DIRETTAMENTE DA UN HORROR MOVIE PER IL NOSTRO BOUNTY HUNTER!

E pensare che tutto comincia come un’indagine su un rapimento, quello del nostro Morgan! Dopo un incubo molto particolare che vede come protagonisti clown assassini e cheerleaders, il nostro eroe si risveglia in un bara nel centro di Hyde Park, stordito e senza sapere come sia arrivato lì! Cercando di scoprire quale sia stata la causa della sua misteriosa sparizione, Morgan inizia ad indagare anche su una serie di delitti che riguardano proprio le due icone da horror movie presenti nella sua allucinazione. Chiaverotti in Killer Crown decide di giocare pesantemente con la mente di Morgan; la sparuta serie di indizi sulla propria sparizione, il modo in cui realtà ed allucinazioni si mescolano e soprattutto il dubbio di sè stesso sembrano attanagliare la psiche di Morgan, lo fanno dubitare di sè stesso, al punto che il bounty hunter di New Heliopolis sembra sul punto di crollare! Più che indagine, con questo numero Chiaverotti vuole portarci a scoprire ancora di più la pische tormentata di Morgan, la fragilità di un personaggio solo apparentemente forte, ma che nel suo animo conserva una serie di ferite e ansie che ne ne rendono la vita una continua battaglia.

La forza di Morgan Lost come serie è proprio questa, prendere un protagonista (non un eroe in senso pieno) e mescolare la dinamica del comic con le paure e le ansie quotidiane del lettore, accompagnare chi legge l’albo in una giostra di sensazioni e allucinazioni che non sono altro che l’incarnazione del vissuto psicologico del protagonista. L’orrore e il male che vediamo nei disegni della serie non vengono da un inferno ultraterreno, sono la personificazione di emozioni e turbe di persone comuni, estremizzate, ma comunque reali e vive. Anche Killer Clown rimane fedele a questa struttura, utilizzando un piccolo deus ex machina per scatenare gli eventi, un dettaglio che si accomoda sicuro nella trama, senza stravolgerla o privarla del suo fascino; Chiaverotti riesce a dare alla storia un ritmo serrato, mescolando la potenza dei thriller psicologici alla brutale violenza dei b-movie horror, alternando in modo magistrale le due visioni, ottimo strumento per incarnare la fragilità psichica di Morgan. Ma il cattivo di turno ruba la scena al nostro investigatore nella parte finale, un villain complesso, affascinante, il vero motore di tutta la storia, capace di realizzare un grindhouse movie in cui Morgan è l’inconsapevole protagonista!

Killer Crown ha la fortuna di godere degli splendidi disegni di Val Romeo, che riesce a rendere in pieno tutta l’ansia e il pathos della sceneggiatura. La bravura con cui realizza sia la parte reale che le visioni splatter di Morgan è una delle componenti essenziali dell’albo; la tensione dei personaggi nelle situazioni più forti, le posture degli stessi nelle tavole più concitate hanno sempre il sapore della realtà, aiutano il lettore a sentirsi parte integrante della storia. Solito lavoro encomiabile dell’Arancia Studio, che riesce non solo a dare una profondità ulteriore alla storia con l’ormai tipica colorazione morganiana, ma ha il merito di creare uno stacco netto tra il mondo reale e quello “filmico” dell’albo, con una visione patinata e accattivante per la parte allucinatoria della storia. Fabrizio de Tomaso realizza una copertina in linea con la storia all’interno, con il nostro Morgan quasi in secondo piano, schiacciato dalla battaglia fra zombie e cheerleader, quasi una locandina d’impatto per un horror movie!

E a proposito di film, in Killer Clown non mancano le citazioni! In casa di Morgan compare in bella mostra una stupenda statua che celebra Le voyage dan la lune, il film muto di George Melles ispirato a Dalla Terra alla Luna di Jules Verne; a pagina 58, durante la mega rissa fra zombie cheerleader e clown folli, un piccolo pagliaccio mi ricorda un pò Chucky, la bambola assassina. Fate attenzione al commentatore della partita, Jim Cooper. Gli appassionati di The Big Bang Theory non faticheranno a riconoscere la fisionomia di Sheldon Cooper, uno dei protagonisti della serie; non è un caso che il nome della versione cartacea abbia il nome dell’attore, Jim Parsons, e il cognome del personaggio del serial, Cooper per l’appunto!

Finita la lettura di questa ennesima avventura del nostro Morgan, non ci resta che attendere il 20 ottobre, quando Lost dovrà indagare per scoprire Il segreto di Juliet!

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• USCITA: 23,09,2016
• SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Claudio Chiaverotti
• DISEGNI: Val Romeo
• LETTERING: Alessandra Belletti
• COPERTINA: Fabrizio de Tomaso
• COLORI: Arancia Studio
• CASA EDITRICE: Sergio Bonelli Editore

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