Nella Casa per bambini speciali di Miss Peregrine vediamo gli X-Men visti da Tim Burton. Big Tim ha sempre avuto un interesse particolare per gli emarginati e disadattati della società e ora ha la possibilità di lasciare la sua impronta nel fenomeno ormai onnipresente dei supereroi. (Ci era andato vicino con il suo Superman con protagonista Nicholas Cage). Questo gruppo di giovani con particolari talenti sta cercando di formare una famiglia e lotta con tutte le proprie forze contro chi vorrebbe sfruttarli ai fini del profitto o per cose ben peggiori. Burton con questo film ha l’occasione di flettere i muscoli prendendo il tema del supereroe e rendendolo perfettamente in sintonia con la sua insolita sensibilità, e guardando l’ottimo prodotto finale possiamo dire che ha fatto centro.
Miss Peregrine ha un inizio semplice ma promettente, poi cresce via via diventando sempre più sconcertante e in ultima analisi, priva di una narrazione coerente. Tim Burton è noto per i suoi mondi fantastici e Miss Peregrine è l’espressione dei sogni del regista. La cinematografia è ben gestita dal 4 volte candidato all’Oscar Bruno Delbonnel (Harry Potter e il Principe Mezzosangue). Ambientato nel 1943 con svolazzi gotici, Tim Burton fa buon uso delle riprese sul posto, in primo luogo nei sobborghi di Tampa, in Florida, poi il Belgio, Inghilterra, e Galles, tutto questo dimostra la forte estetica visiva ad esempio il Castello Torenhof in Belgio è stato usato come ambientazione per la casa di Miss Peregrine ed è sorprendente efficace. Il design di produzione è davvero eccezionale e al contrario dei fondali realizzati digitalmente sono stati realizzati per davvero, tra questi un salone, una sala da pranzo, un giardino innevato e un laboratorio in cui uno dei bambini può resuscitare i morti. A proposito, ci sono molte immagini deliziosamente spaventose ad esempio i due gemelli muti in abiti bianchi e maschere abbinate… beh ancora infestano la mia mente!
NON ESISTE REGISTA PIU’ ADATTO DI TIM BURTON PER DIRIGERE MISS PEREGRINE
La cronaca della storia è lunga e a tratti sfocata, ma ci sono sufficienti momenti di fascino, dovete pensare a Miss Peregrine come ad uno squisito ma disordinato groviglio.
Probabilmente siamo di fronte al miglior film di Burton dai tempi di Sweeney Todd (2007), se siete dei fan di Tim Burton rimarrete colpiti piacevolmente da tutta l’immaginazione e l’umorismo che permea la pellicola. Io sono cresciuto con film come Beetlejuice e Edward mani di forbice, e vedere un Burton così in forma mi ha riscaldato il cuore.
Il film è basato sul romanzo bestseller di Ransom Riggs, adattato da Jane Goldman, che ha grande esperienza con i film di supereroi, tra cui X-Men: First Class, e Kingsman: The Secret Service. Il film presenta buchi di sceneggiatura ma perdonabili grazie alla notevole profondità emotiva trasmessa attraverso i temi della solitudine, la vecchiaia e la famiglia.