Il Milan Games Week 2016 è finito, molti sono stati i contenuti raccolti, pubblicati ed ancora da pubblicare, siamo anche riusciti a raccontarvi le nostre tre giornate di fiera nei diary giornalieri (Diary1, Diary2, Diary3). Ma alla fine come è stato l’evento nel suo complesso? E nell’organizzazione?
Proviamo ad evidenziare alcune cose. Sicuramente non sono mai eventi facili da gestire, la complessità è data dal numero di utenti coinvolti, dallo spazio a disposizione per gli espositori e la gestione dei vari pass, tra stampa e personale. Questo rende il lavoro dello staff sicuramente arduo, ma non deve diventare una scusa per pararsi il…sedere da alcune pecche. La prima cosa che si nota è la disparità di disposizioni tra i due piani della fiera, infatti mentre nel padiglione inferiore, i grandi stand delle grandi case erano ammassati a ridosso degli stand di prova dei nuovi titoli per console, il piano superiore era ricco di spazio vuoto. Vi starete chiedendo perché? La scelta (di marketing probabilmente) che è stata fatta, ha voluto privilegiare le zone Youtubers, infatti il piano superiore a parte qualche stand e qualche bancarella, vedeva un enorme spazio vuoto intorno ai palchi dei Mates e degli Illuminati Crew, un grande spazio intorno alla zona “105” e altro spazio libero dal palco dei tornei.
Il pubblico è tutto per una manifestazione del genere, è ovvio. Probabilmente è stato necessario per “attirare” più ragazzi (o utenza o consumatori che dir si voglia), avere grandi nomi del panorama di Youtube Italia. Anche le grandi marche si sono messi in mostra con lo stesso mezzo, ricordiamo infatti l’avvento di Favij allo stand Hp, che ha reso la folla isterica. La domanda che ci si pone è: ma in una fiera incentrata sui videogiochi, sui nuovi titoli e innovazioni tecnologiche, non sarebbe stato meglio dare più spazio alle prove dei vari Hardware, alle prove dei titoli in uscita o alle nuove console? La risposta è stata, probabilmente, no! Il fatto che ritengo fondamentale, è la confusione che si fa a livello di targeting. Infatti, a mio personalissimo parere, i followers di grandi nomi su Youtube Italia e i consumatori sono due mondi completamente diversi. Esempio. La folla intorno allo stand Hp che presentava Omen, non comprerà mai nulla di ciò che è stato mostrato, con tutta probabilità non saprà neanche che cos’è Hp, poiché era là in quel preciso momento per Favij. E il povero cristo (per modo di dire poichè per comprare la roba esposta là ci vogliono i big money) che era interessato ad Omen? Bè se ne torna da dove è venuto, vista l’impossibilità di accedere a quella zona. Questo è un esempio estremizzato, ma neanche troppo, di quello che credo sia accaduto. Ad oscurare gli stand vari, anche la presenza di Unieuro, che facendo i famosi prezzi da fiera ha attirato tutti coloro che aspettavano da tempo di risparmiare (poca roba per la verità) su qualche videogames o console o periferiche per quest’ultime. E le case Indie?…le cosa?? Eh si la risposta più comune è questa, infatti nonostante i tanti talenti italiani che, con fatica e sudore della fronte, sono arrivati a presentare il loro gioco alla Milan Games Week, rimangono un pò in disparte.
La parte stampa è stata l’altra nota dolente, infatti l’attrezzatura messa a disposizione era veramente misera. La sala stampa insufficiente ad accogliere tutte le testate invitate, i Pc messi a disposizione per caricare materiale sui vari siti, risentivano della stanchezza e della vecchiaia che probabilmente neanche un Commodore 64 avrebbe patito così tanto. Probabilmente è solo il sintomo di una stanchezza data da anni e anni di manifestazione che non ha ancora trovato il modo di rinnovarsi o potenziarsi, Games Week nelle grandi città Europee hanno spazi e possibilità veramente anni luce avanti.
Ma chiaramente è facile concentrarsi sul negativo, dicono che attiri anche più views…per cui basta è il momento di dare onore al merito. Sì, la disponibilità dello staff generale e delle varie aree è qualcosa che in altre fiere non si trova, tutti gentili e pronti a venirti incontro. La security è senz’ombra di dubbio l’altra nota positiva, non sono mai stati invadenti eppure effettuavano controlli costanti e consapevoli, senza essere maleducati o supponenti cercando di dare informazioni a chi ne aveva bisogno e nel contempo mantenere l’ordine e la sicurezza per tutti (e diciamo che con tutte le persone che c’erano non era semplice).
Considerazioni negative, positive, elucubrazioni e altre note non rendono comunque l’esperienza brutta! La fiera è un momento sempre fantastico, da vivere alla grande per poter assaporare il futuro che riguarda le nostre passioni videoludiche, qualcuno pensa sia da sfigati? Non sanno cosa si perdono! Inseguite le vostre passioni Nerd cari Gaters, non fatevi scoraggiare da nessuno e mi raccomando nutrite sempre il vostro spirito Nerd! Ci vediamo a Luccaaaaaaaaa. #staytuned