Maker Faire, l’evento sull’innovazione tecnologica più atteso dell’anno, torna come in passato a occupare gli spazi della Fiera Di Roma. Dopo le scorse due edizioni ospitate dal Gazometro romano e quella del 2020, praticamente non svoltasi a causa della pandemia, finalmente una location dalla giusta superfice per i tantissimi espositori presenti.
Tralasciando lo stato di evidente abbandono in cui versa purtroppo la Fiera di Roma, e l’affluenza non stellare del venerdì e sabato mattina, va detto fin da subito che Maker Faire è sempre una bella esperienza. Che si tratti della primissima volta o meno, troverete sicuramente qualcosa che vi stupirà o colpirà in qualche modo. Qualcosa che stuzzichi la vostra curiosità. Qualcosa che appaghi la vostra sete di sapere.
Sì, perché Maker Faire è un evento poliedrico e adatto a tutte le età; la presentazione di idee e progetti di licei, università, realtà affermate, startup ed espositori indipendenti sono il focus della fiera. Accanto a questo, però, non mancano gli appuntamenti formativi per i più piccoli, né tantomeno conferenze più approfondite.
Molte, infatti, le tematiche affrontate: dall’educazione al gaming, dalla cura della persona a quella ambientale, dalla robotica alla cybersecurity. E poi ancora elettronica, droni, stampa 3D, spazio, aeronautica, musica, VR, AI e sport. Semplicemente impossibile elencare il tutto.
Sette in totale gli immensi padiglioni occupati in cui girare più liberamente e potersi quindi trattenere a conversare con gli standisti. E parlando con loro forse avrete anche la fortuna di capire cosa si celi veramente dietro ai prodotti in esposizione.
Ci sono amore, sogni, speranze per il futuro, genuinità e positività; ci sono tecnicismi e filosofie; ci sono persone.
Persone come Alina, Lorenzo, Emanuele, Edoardo e gli altri ragazzi del Sapienza Space Team, che da anni sfidano altre università nel mondo per realizzare CanSat da competizione e con cui abbiamo passato una mezz’ora a chiacchierare.
O come i ragazzi di We Do FabLab, che presentano un gioco VR con la mission di aiutare utenti con disabilità a rendersi più autonomi nel compiere azioni quotidiane, come il fare la spesa.
Ci sono Carabinieri col pollice verde, e capirete perché, se vedrete il loro stand.
Ci sono veri appassionati e divulgatori.
C’è il risultato della loro fatica. Ci sono demo da provare, come il memory game di Greta Galli presente allo stand di Arduino, o come l’indie game Dino Path Trail, sviluppato con cura e passione da Void Pointer, testato in anteprima presso l’allestimento della Accademia Italiana Videogiochi, così come mille altri prototipi da scoprire.
C’è fermento e condivisione.
A Maker Faire c’è vita.