Madame Web non prevede un roseo futuro per la Sony
Il nuovo film del Sony-Verse si preannuncia fin dalle prime battute, un enorme buco nell’acqua. Madame Web non solo mantiene la pessima qualità dei suoi predecessori, ma riesce persino ad affossare tutto questo universo senza alcuna apparente salvezza.
Il film con protagonista Dakota Johnson (Madame Web), presenta svariati problemi per i quali è difficile chiudere un occhio, anzi vengono spalancati dalla mediocrità di alcune scene. La struttura è caotica così come le scene d’azione, con una telecamera totalmente fuori controllo e inquadrature che ricordano una produzione amatoriale. Intere sequenze completamente tagliabili e no, non parliamo di qualche scena da cinque minuti ma da momenti morti che durano fino a 30/40 minuti. Si respira un senso di pigrizia e di mancanza di inventiva da parte della regista S.J. Clarkson, che al posto di creare un film sulle origini, consegna un insieme di elementi che lo rendono confusionario, passando da un genere all’altro come se non fosse sicura di cosa vuol essere Madame Web.
I personaggi “vuoti”
I personaggi sono trasparenti senza un evidente caratterizzazione, la protagonista è l’unica che prova a emergere con il suo forte carattere e la sua energia. Le tre “future Spider-Woman“, Sydney Sweeney, Celeste O’Connor, Isabela Merced non hanno un ruolo fondamentale nel film, ricoprono solamente il ruolo di pedine da difendere, scappando a destra e manca dal nostro cattivo il quale è fortemente convinto di volerle uccidere.
Il cattivo, Ezekiel Sims (Tahar Rahim), è senza ombra di dubbio l’aspetto peggiore del film. Non si hanno chiare le sue intenzioni e il perchè sia tormentato, le informazioni che ci forniscono sono minime riguardo al suo passato, la sua minaccia non si sente neanche per un istante e lo scontro finale fa rimpiangere altre produzioni della stessa famiglia come ad esempio Morbius.
Sentivamo il bisogno di Madame Web?
Il contenuto è forse la cosa peggiore che possa vedere un fan dell’uomo ragno. I riferimenti sono numerosi e tutti completamente lanciati dentro la pellicola senza un contesto o un minimo di rispetto per uno degli eroi più iconici della nostra epoca. La Sony sembra aver adottato una strategia di sfruttamento per tutto ciò che riguarda Spiderman e il suo universo, senza averne la minima cura. Il tutto per poi concludersi senza collegamenti per il futuro, quasi come se il progetto di Madame Web si aprisse e si chiudesse in queste due ore di visione.
Ciò che più lascia a bocca aperta sono le promesse non mantenute da parte di Sony, infatti (senza spoiler) mentre abbiamo un trailer che presenta determinate scene e scelte di contenuti interessanti, esse non appaiono o comunque se si, per un brevissimo lasso di tempo, come era successo per Morbius anche in questo caso i fan potrebbero sentirsi presi in giro.
Nonostante si presenti come un thriller con momenti cupi, non rispetta alcun tipo di canone per rientrare in questo genere. Tutti questi elementi di basso livello che lo compongono si uniscono per creare un prodotto che oltre ad essere ambientato nel 2003 sembra proprio creato nello stesso anno.
Per fortuna, al momento, dopo la visione non sembra ci siano grandi progetti per il futuro, motivati anche dall’ assenza di scene post-credit, ci fanno ben sperare che questa tipologia di film non intacchi il nostro amichevole Spiderman di quartiere .
In conclusione, Madame Web non convince per nulla, sia dal punto di vista tecnico: messa in scena pessima, inquadrature e suoni che fanno ripensare a un fan film dei primi anni 2000, sia per i contenuti che mancano di rispetto a tutto ciò che rappresenta Spiderman.