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DREW STRUZAN: IL LEGGENDARIO ARTISTA DI MANIFESTI CINEMATOGRAFICI
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Nell’ultimo periodo è circolato in massiccia diffusione il nuovo manifesto di Star Wars episodio VII: Il risveglio della Forza, disegnato da Drew Struzan.
Un artista punto di riferimento per tutti gli illustratori affermati e per tutti quelli che vogliono avvicinarsi a questa affascinante nicchia che è l’ illustrazione di manifesti cinematografici. Ma di questo parleremo più avanti, adesso vi voglio parlare del Maestro perché così è necessario definire il grande Drew Struzan.
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La prima cosa che noti quando guardi una sua opera sono gli occhi dei personaggi, penetranti, intelligenti che guardano in qualche luogo oltre la nostra percezione, ti portano in un mondo dove l’avventura la fa da padrona e ne vieni completamente avvolto.
Tutti i suoi lavori hanno qualcosa di familiare quando li guardiamo, questo perché il suo lavoro è stato l’interfaccia di parte della cultura popolare degli ultimi trent’anni e i suoi dipinti sono impressi a fuoco nella nostra memoria. Eroi come Indiana Jones, Han Solo, Rambo, Luke Skywalker e altri sono stati raffigurati nei manifesti dei nostri film preferiti che ci hanno accompagnato in parte della nostra vita.
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LO SGUARDO CHE TRASPARE DAGLI OCCHI DEI PERSONAGGI DISEGNATI DA DREW STRUZAN TI FA CAPIRE COSA VUOL DIRE ESSERE UN EROE.
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Se oggi lo vediamo sul trono degli illustratori, c’è da precisare come non sia stato facile arrivare così in alto, infatti anche lui, come molti che lavorano nel campo artistico, hanno dovuto faticare tanto per raggiungere degli obbiettivi e nel suo caso tutti i duri sacrifici sono stati ripagati con gli interessi. Per molto tempo infatti ha lavorato nell’ombra a Hollywood, collaborando per la realizzazione di poster, stampe pubblicitarie e copertine di libri che non portavano la sua firma.
Nei primi anni ’80 avvenne il primo vero cambiamento nella carriera dell’artista: infatti registi del calibro di Steven Spielberg, che ha riconosciuto all’arte di Struzan la capacità di evocare l’eroe e George Lucas, che rimase colpito dalla sua capacità di creare un manifesto dal sapore eroico, drammatico e che potesse colpire il pubblico come fece con l’ormai famoso poster di celebrazione dei dieci anni del primo Star Wars, lo ingaggiarono concedendogli quella fiducia che negli anni seguenti avrebbe ampiamente ripagato.
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Drew Struzan ebbe quindi la possibilità nel 1981 di lavorare al poster per la distribuzione internazionale di Indiana Jones e i Predatori dell’arca perduta e subito tutti riconobbero la magnificenza e la potenza comunicativa dell’opera che consentì rapidamente al nome di Drew Struzan di venir preso in grande considerazione dai veterani dell’industria cinematografica.
E finalmente nel 1987 quando il manifesto per l’anniversario dei dieci anni di Star Wars venne rilasciato, i fan di tutto il mondo cominciarono ad accorgersi di lui.
Struzan può tranquillamente essere definito l’artista che ha rivoluzionato il nostro modo di vedere i manifesti cinematografici, grazie alla sua abilità unica di evocare il giusto mix di eroismo e umanità nel volto dei personaggi del film. Il suo enorme talento ha accompagnato per trent’anni le più blasonate campagne pubblicitarie artistiche di Hollywood.
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DREW STRUZAN PUÒ ESSERE PARAGONATO AD ARTISTI DEL RECENTE PASSATO COME NORMAN ROCKWELL
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In questo periodo di assalto multimediale le immagini sono diventate tutto. Data la mole di teaser, trailer cinematografici visti come anteprime dei film, alla fine risulteranno sempre in secondo piano messe a confronto con la potenza che una singola immagine può generare nell’immaginario del pubblico. Ognuna di queste immagini è progettata per provocare il desiderio di esplorare quello che il film promette.
Nel design dei suoi manifesti, gran parte delle volte, il volto del protagonista è messo molto in risalto, oltre a questo gli occhi cercano un contatto diretto con chi lo guarda, infatti raramente nei poster moderni vedremo i protagonisti guardare qualcun’altro o qualche oggetto inanimato a distanza. Loro guardano te, e ti comunicano un messaggio ben preciso, il loro sguardo ti porterà nel pieno dell’avventura o nel mezzo di un intrigo internazionale oppure ti porterà all’interno di un incubo senza via di uscita.
George Lucas a proposito di questo ha commentato: “è molto importante che la somiglianza sia estremamente accurata, un po’ romanzata, e molto positiva“.
Drew è estremamente bravo nel rappresentare fedelmente le persone ed è proprio questa sua grande abilità che gli ha permesso di stabilire una connessione indelebile che ha portato George Lucas a scegliere l’arte di Drew di volta in volta per i sequels di Guerre Stellari. Lucas ha capito che questo tipo di dipinto a differenza delle fotografie manipolate digitalmente, può idealizzare, può evocare l’umore e il mistero, può creare qualcosa di grandioso.
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L’abilità di Struzan di comunicare attraverso le immagini lo ha portato ai vertici di questo mestiere. Recentemente ha anche confessato la consapevolezza che fin da quando era piccolo l’arte lo aveva scelto. “è stato questo dono naturale che mi ha dato il più grande incoraggiamento, perché sono cresciuto in una famiglia che non apprezzava e non capiva questo tipo di talento. Non ho mai ricevuto alcun tipo di incoraggiamento. Avevo solo il talento per disegnare, ed è quello che ho fatto“.
Altri grandi progetti che hanno coinvolto Drew Struzan sono Blade Runner di Ridley Scott e la trilogia di Ritorno al futuro di Robert Zemeckis.
Per quanto riguarda Blade Runner in realtà il lavoro di Struzan non venne scelto come manifesto ufficiale del film per decisione dello studio di produzione ma Scott ma non ha mai nascosto di preferire la versione di Struzan, infatti tempo dopo venne utilizzato come copertina per la ripubblicazione del libro di Philip K. Dick da cui prende ispirazione il film: Ma gli androidi sognano pecore elettriche? Inoltre Scott contattò Struzan per utilizzare il suo dipinto come copertina della sua director’s cut.
Negli anni seguenti all’uscita del film , molte riviste di settore e addetti ai lavori riconobbero l’opera di Drew Struzan più evocativa e funzionale della versione scelta dallo studio di produzione.
[/vc_column_text][vc_separator border_width=”2″][vc_single_image image=”12287″ img_size=”large” alignment=”center”][vc_separator border_width=”2″][vc_column_text]Durante l’arco degli anni ’80 Struzan ha inanellato una serie di grandi lavori su grandi film tra cui: Indiana Jones e il tempio maledetto, i Goonies, Ladyhawk, E.T. l’extraterrestre, l’Impero colpisce ancora, il Ritorno dello Jedi, La Cosa, Ritorno al Futuro I,II e III e tanti altri.[/vc_column_text][vc_separator border_width=”2″][vc_column_text]
STRUZAN È SICURO CHE L’UTILIZZO MASSICCIO DI MANIPOLAZIONI DIGITALI NON POTRANNO MAI SOSTITUIRE GLI ILLUSTRATORI.
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Al giorno d’oggi molti nuovi artisti si sono affacciati nel campo dell’illustrazione di manifesti cinematografici e gran parte di questo merito va ad Alamo Drafthouse e Justin Ishmael creatore di Mondo con base ad Austin in Texas a cui dedicheremo uno speciale più avanti.
Giovani artisti del calibro di Tyler Stout, Olly Moss, Ken Taylor, Aaron Horkey, Kevin Tong, Laurent Durieux e tanti altri hanno lavorato sulla rivisitazione di grandi titoli del cinema mondiale, ognuno con il suo stile caratteristico. Tutti questi artisti hanno un debito verso il maestro Drew Struzan.
Io personalmente non vedo l’ora di ammirare i prossimi due manifesti di Star Wars episodio VIII ed episodio VIV… sicuramente saranno all’altezza della sua fama.
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