Dopo aver visto questo film, il mio piano originale era quello di aspettare fino alla data di rilascio per scrivere le mie opinioni. Tuttavia dopo due giorni mi giravano ancora per la testa le immagini ed i suoni senza che potessi farci niente, un tormentone. Sarò il più possibile vago in questa recensione perché non voglio rovinare l’esperienza di chi lo vedrà per la prima volta, ma devo parlarne. La La Land è un film che rende omaggio ai classici musical. Non solo allude visivamente a film come Cantando sotto la pioggia e Spettacolo di varietà (The Band Wagon), ma ne conserva anche il tono meraviglioso.
C’è qualcosa di magico nel vedere questo tono e stile ricreato in un film moderno. Il cinismo e la pretenziosità sono completamente assenti da questo film, lasciando spazio alla nostalgia e alla gioia. Ma definire La La Land una ricreazione formidabile del classico film musicale, gli sta quasi stretto. Come il precedente lavoro del regista Damien Chazelle (Whiplash), La La Land ha molto più da dire a livello narrativo di quello che il film può portare la gente a credere. In superficie, questa è una storia d’amore di due artisti che cercano di trovare la loro strada a Los Angeles. Tuttavia, questo quadro è ingannevolmente semplice. La La Land ci costringe a riflettere sulle realtà delle relazioni personali e attività artistiche. Ci da modo di esplorare l’emozione dei nostri sogni, le difficoltà di perseguire questi sogni, e costringe il pubblico a mettere in discussione l’importanza di entrambi. Fortunatamente, Chazelle non guarda dall’alto verso il basso il pubblico con queste idee. Non sono presentate in modo pesante, e mai ti costringe a pensarla in un certo modo.
LA LA LAND HA MOMENTI DI PIACERE E SODDISFAZIONE CHE VALGONO IL PREZZO DEL BIGLIETTO
La fotografia è stupefacente e la colonna sonora bella. Da apprezzare il fatto che sia le immagini che la colonna sonora non vengono mai utilizzate in un modo che risulti superficiale o poco interessante. La La Land ci fa capire come si deve raccontare una storia a livello visivo. Si capisce il potere della sequenza, la potenza delle immagini e del loro impatto emotivo sulla storia, e il modo in cui queste immagini possono contemporaneamente far viaggiare le nostre fantasie e ricordarci della nostra umanità. Ma non è tutto rose e fiori, ci sono anche dei problemi con La La Land che nonostante sia una confezione ariosa con i suoi bei momenti ci presenta dei personaggi con poco spessore. Il primo tempo ventilato e frizzante non riesce purtroppo a replicarsi nella seconda metà. Dal momento in cui i personaggi diventano più scontrosi e aspri, il divertimento frizzante svanisce e si inizia a percepire le cose come fossimo sotto effetto di un dopo sbornia, ma solo in senso vagamente effimero. La La Land è un musical che si blocca lungo la strada e che perde lentamente il proprio equilibrio. Nonostante i suoi difetti, La La Land ha momenti di piacere e soddisfazione che valgono il prezzo del biglietto.