La Casa di Carta è finalmente giunta alla sua terza stagione – o terza parte, che dir si voglia. Lo show spagnolo è diventato ormai un fenomeno mondiale, e a Milano si è tenuta l’anteprima dei primi due episodi, seguita da una conferenza stampa insieme a parte del cast.
La Casa di Carta 3 è cresciuta, migliorata. Un miglioramento necessario, dettato sia dall’alta aspettativa del pubblico, spaccato in due tra fan e detrattori, e complice lo zampino di Netflix che ha prodotto questa terza parte. C’è più azione, più dinamicità, e il modo in cui lo spettatore viene catapultato negli eventi già dai primi minuti della prima puntata fa ben sperare nell’assenza quasi totale di puntate filler.
Cosa succederà ne La Casa di Carta 3? I ladrones sono ritornati, non guidati da uno spirito di sopravvivenza e vendetta, ma dall’affetto fraterno che li lega l’un l’altro, per salvare il loro compagno Rio. La mente del Professore si rimette in moto per escogitare il piano più complesso e pericoloso di sempre, ma non sarà solo: nuove pedine si aggiungeranno al cast originale per il raggiungimento dell’obiettivo.
Dopo la proiezione, parte del cast è entrata nel Palazzo del Cinema Anteo per una conferenza stampa circa l’evoluzione della serie e dei personaggi. All’evento hanno presenziato Ùrsula Corberò (Tokyo), Miguel Herràn (Rio), Jaime Lorente (Denver), Esther Acebo (Mònica/Stoccolma) e Luka Peros (Marsiglia).
In che direzione si stanno evolvendo i vostri personaggi ne La Casa di Carta 3?
Ùrsula: Tokyo è cresciuta, tutti gli avvenimenti conseguenti il colpo l’hanno fatta maturare. Credo che ora si senta molto meno “bambina” e molto più donna.
Miguel: Rio, come vedrete, rischierà tutto per amore. Della sua amata e della banda.
Denver: anche il mio personaggio, dopo essere fuggito, ha subìto dei cambiamenti importanti. Aveva trovato un equilibrio tutto suo, che ora verrà di nuovo sconvolto da questo nuovo colpo. Non credo che sia pronto all’ennesimo cambiamento.
Esther: Mònica ha preso in mano le redini della sua vita, l’ha sconvolta totalmente e ora è una donna diversa. Emancipata, moglie, madre, da ex-ostaggio a ladra. Il tema dell’emancipazione femminile sarà molto sentito in questa terza parte.
Ùrsula: ormai è chiaro come le donne di questa serie non siano semplici “spalle” degli uomini, ma donne forti, coraggiose, che osano rischiare e che vi trovereste di fronte anche nella vita di tutti i giorni.
E cosa ci potete dire, invece, riguardo ai nuovi personaggi, in particolare Marsiglia?
Luka: non voglio fare spoiler. Marsiglia è lì per proteggere la banda, sono un uomo di mistero e di azione. Ci saranno diverse sorprese.
La Casa di Carta è ormai un successo planetario, e la maschera di Dalì è un simbolo nelle manifestazioni di piazza. Vi sareste mai aspettati tutto questo clamore?
Tutti concordano: all’inizio no, ma adesso è del tutto comprensibile. La gente è stufa di quel pugno di persone che detiene la ricchezza mondiale e sfrutta le classi meno abbienti. Il successo, probabilmente, è arrivato anche grazie alla concomitante crisi economica. La gente si identifica con i ladrones non in quanto delinquenti, ma come simbolo di resistenza, opposizione. Anche la maschera fa parte di questo simbolismo, nonostante per noi sia un ricordo dei tempi passati, dei primi giorni di riprese. Le persone si identificano con questi Robin Hood, inoltre La Casa di Carta è molto complessa perché i cattivi (che in teoria sarebbero i ladrones) giocano a fare i buoni e viceversa.
Esther aggiunge: La Casa di Carta approfondisce molto il lato drammatico dei personaggi. Non sono la caricatura di un ladro, ma persone vere, identificabili, con un cuore e un’anima, una storia e dei drammi.
Com’è cambiato il rapporto tra di voi nel corso di queste stagioni?
Ùrsula: tante cose sono cambiate, e allo stesso tempo nulla. Ad un livello esterno sono cambiate molte cose, il budget, il fatto che ci vedano in tutto il mondo e che noi stessi giriamo per il mondo, siamo arrivati addirittura in Thailandia! Ma tra di noi niente è cambiato, siamo come una famiglia. Siamo sempre uniti, schietti e sinceri, se dobbiamo affrontare un problema ci diciamo le cose in faccia e la connessione è altissima.
Cosa ci possiamo aspettare da questa nuova stagione?
Miguel: ci sarà tanta azione, e tutto quello che sognavamo di fare ora è possibile, grazie all’entrata in gioco di Netflix e un budget più ampio.
Avreste mai pensato a una terza stagione due anni fa?
Miguel: no, La Casa di Carta era stata pensata con un inizio e una fine. Poi però, considerato il successo internazionale, la richiesta del pubblico e il budget disponibile abbiamo pensato che una continuazione fosse possibile.
A questo punto verrebbe da chiedere… e la quarta?
Luka: tre settimane fa abbiamo già annunciato che la quarta stagione ci farà, ma non diremo assolutamente nient’altro!
E così si conclude l’anteprima de La Casa di Carta 3, la serie in lingua non-inglese più vista sulla piattaforma Netflix. Vi ricordiamo che sarà disponibile in streaming dal 19 Luglio.