Il quinto matchday della Kings League Cup ha segnato un punto di svolta non solo per i risultati sportivi, ma soprattutto per la clamorosa protesta messa in atto dai presidenti delle squadre, che hanno scelto di boicottare i rigori presidenziali, uno degli elementi più iconici e spettacolari del format.
La protesta in Kings League
In un gesto collettivo di dissenso, la maggior parte dei presidenti ha deciso di non calciare i rigori assegnati, oppure di sbagliarli volontariamente, come forma di contestazione nei confronti dell’organizzazione del torneo. Solo due rigori sono stati realmente eseguiti: quello di Christian Vieri, che ha fallito il tiro, e quello di Blur, che ha scelto di calciare comunque, sottolineando con ironia il suo isolamento nelle precedenti lamentele. Il gesto, plateale ma pacifico, ha acceso i riflettori su presunte incongruenze regolamentari e ha sollevato interrogativi sulla gestione della competizione, che da sempre si distingue per le sue regole non convenzionali e il forte coinvolgimento mediatico. Lo ‘sciopero dei rigori’ ha trasformato una giornata di calcio spettacolo in un momento di riflessione collettiva, dimostrando che anche in un torneo votato all’intrattenimento, il rispetto delle regole e la coerenza organizzativa restano fondamentali per garantire credibilità e partecipazione.
Le qualificate alla seconda fase
Si qualificano direttamente alla semifinale gli Underdogs, vincenti all’ultima giornata contro i BigBro, e gli Stallions, 5-2 con D-Power, tutte e due le squadre forti del primato nei rispettivi gironi. Dai quarti di finale passeranno i campioni uscenti dei TRM, che attenderanno la vincente della sfida Last Chance BigBro contro D-Power. Mentre nell’altro quarto di finale i Caesar attendono la vincente di Boomers-AlpaK.
Eliminate, non senza polemiche per via degli arbitraggi, i Circus, gli Zebras, i Gear7 e gli Zeta.
Ora si attende il 10 novembre per i primi match della fase finale!