Civil War 2 entra a gamba tesa nella vita di Tony Stark. Dopo aver visto come Iron Man sta affrontando la questione della guerra interna alla comunità metaumana nella collana di Civil War II, ora nella sua serie principale iniziano a vedersi gli effetti dello scontro; come ben sappiamo da Civil War II n 2, tra Tony e la corte inumana di New Attilan al momento non ci son rapporti troppo sereni, inaspriti dal rapimento di Ulysses perpetrato dal miliardario, convinto di dover intervenire in modo drastico per salvare la situazione prima che possa degenerare.
Il titolo di questo albo, La caduta di Tony Stark e la copertina sono indizi di come l’escalation della tensione stia arrivando al suo culmine, come se la pressione che da qualche tempo si sta accumulando sulle spalle dell’eroe in armatura stia per diventare schiacciante.
TONY TORNA A GUIDARE LA SUA AZIENDA IN PERICOLO, MENTRE ULYSSES PROSEGUE L’ADDESTRAMENTO CON KARNAK!
Vedere Tony seduto sulle rovine della Star Tower è un’accoglienza inattesa. Nella serie regolare lo abbiamo visto fino a poco tempo fa in Asia, mentre tutti lo credevano morto; nel flashback interno a questo numero, vediamo come il suo ritorno non sia un evento felice, specie per il suo CdA che non vede l’ora di silurarlo.
Ma il pensiero principale di Toy sembra essere quello di sistemare in primis la sua sfera privata: dal chiarirsi con la dottoressa Pereira a elaborare la perdita di Rodes. Bendis è riuscito a creare un crescendo emotivo su tony che negli ultimi numeri lentamente sta facendo crollare il nostro eroe; l’attimo di rabbia e la minaccia contro la corte di Medusa, seguito dallo sconforto immediato sono segnali di come Tony stia affrontando una profonda crisi. L’ingresso in scena nella sua vita di Riri Williams, una versione giovanile di Tony, potrebbe essere un punto di ripartenza, ma l’arrivo improvviso di Victor von Doom proprio sul finale non lascia presagire nulla di buono!
Come sempre da apprezzare lo stile visivo di questa serie. Deodato riesce ad adattare perfettamente la propria mano all’esigenza del momento, che si tratti di realizzare il primo piano di Tony depresso o dare il senso di distruzione che si respira nelle rovine della Stark Tower. Con i colori di Martin poi viene dato il tocco finale! Il finale degno di un serial ci lascia un senso di ansia crescente per il prossimo numero!
Nella seconda parte continua la saga di Ulysses, l’inumano che si ritrova ad essere al centro della Civil War II. Nella storia di Al Ewing, disegnata da Kesel e Palo e colorata da Nick Filardi, assistiamo ai primi passi del giovane nella comunità degli Inumani, sotto la guida di Karnak; Ulysses deve ancora imparare a controllare il proprio potere, e compito del Magister è non solo addestrarlo ma anche capire come si attiva questo suo dono. La parte interessante è vedere come il giovane sia ancora mentalmente legato alla comunità umana, faticando a vedere come suoi fratelli alcuni degli Inumani più inusuali (emblematico l’incontro con Tongue!). Non sarà facile per Karnak riuscire a guidare il giovane verso la piena consapevolezza della propria natura, ma è essenziale per gli Inumani e per il buon esito di Civil War II.