16 gennaio 2024, la rossa N ha deciso di dar credito ai rumors, sganciando quel bombone che tanti aspettavano e altri temevano: Nintendo Switch 2. L’annuncio – fatto attraverso un trailer sul sito Nintendo, che trovate pure qui su Nerdgate.it – ci mostra qualche dettaglio dell’hardware esterno.
Uno schermo decisamente più accattivante del predecessore, con bordi sottili e dimensioni maggiori. I Joy-con, anche questi più grandi dei precedenti, hanno un attacco magnetico e permettono tanto la portabilità della console, quanto l’utilizzo della stessa dal divano di casa. In sostanza rimane, ma non c’erano dubbi a riguardo, una console portatile alla quale attaccare il dock. Proprio questo dovrebbe permettere ai giocatori di godere di una grafica 4K sui televisori. Una variazione interessante, ma forse anche obbligata, è l’inserimento di due attacchi usb-c (sopra e sotto) per facilitare il caricamento del device.
Ma cosa dobbiamo aspettarci come cuore pulsante della nuova Nintendo in uscita nel 2025? Le voci sono tante, contrariamente alle risposte, e tra queste si ipotizza la tipologia di schermo: non OLED che parrebbe supportare il 4k nativo. Un SoC Ampere di NVIDIA con supporto a DLSS 3.0 e al ray tracing, per cogliere una grafica più fluida e dettagliata. Le voci corrono insistenti anche sullo storage, ipotizzando una memoria di 256 Gb, sicuramente un bel salto rispetto al predecessore. Certo è che le nuove politiche di integrazione di first party di altre console – esempio a caso Xbox – di un certo carico richiedono accorgimenti al passo coi tempi.
Se vogliamo un attimo smettere di fantasticare sulla futura console nipponica, possiamo descrivere una delle certezze – non inaspettate – che si hanno. Nintendo Switch 2 è ufficialmente retrocompatibile con il predecessore e questo è un gran bene.
I prezzi vociferati sono spalmati tra i 399$ e i 499$. I più ottimisti, quindi, prospettano un bel aumento di prezzo, che però rispecchia non solo la tecnologia che verrà a supporto del giocatore ma anche l’inflazione e la crisi dei semiconduttori. La tecnologia ha sicuramente il suo peso, un SoC come quello ipotizzato è più costoso rispetto al Tegra X1 della prima Switch. Il salto generazionale sarebbe evidente nel caso di conferma del SoC Ampere e le caratteristiche ipotizzate sono chiari e giustificabili aumenti di costo.
Inoltre, se volessimo ragionare anche sul mercato in cui si inserirà, potremmo osservare come Switch2 sia in perfetta concorrenza con Sony e Microsoft. Comunque sia, una Nintendo a 399$ farebbe molta gola tanto alla fan base – grazie alla quale Nintendo potrebbe campare a vita – e anche ai neofiti.
Ma ragioniamo un attimo sulla sua necessità e sul suo inserimento nel mercato videoludico. In termini di potenza di calcolo e prestazioni grafiche, una nuova console che si adatti – come detto – a prodotti sempre più pesanti è necessaria. Tanto per evitare il rischio di perdere una fetta di mercato, tanto per provare a sfruttare i 140 milioni e rotti di utenti, Nintendo ha preferito “”sbrigarsi””. Tuttavia, ad una necessità – a mio avviso – evidente, si accosta forse un’urgenza non proprio giustificata. In fin dei conti, la prima Switch vende ancora bene (quasi 7 milioni i device venduti nel 2024) e la fanbase è, di conseguenza, enorme e non c’era tutta questa richiesta da parte dei consumatori.
Nel 2025 avremo la possibilità di provare la console portatile in vari eventi in giro per il mondo, tra cui a Milano dal 25 al 27 aprile.