IL BUIO IN SALA – Recensione

LE CINE-RECENSIONI DAL PUNTO DI VISTA DI OROTOLANI.

17 Gen 2017

L’idea di questa recensione è diventata realtà grazie ad un regalo di Natale particolarmente interessante, che mi ha fatto il mio Stefano. “CineMAH presenta: Il Buio in Sala” la raccolta di cine-recensioni a vignette firmata Leo Ortolani. Perché raccolta? Per chi non lo sapesse, le vignette che fungono da cine-recensione sono iniziate nel 2012 quando, sul suo blog, Ortolani fece degli schizzi a vignette parlando di Avengers. Da quel momento il blog si è riempito di vignette che l’autore disegnava dopo essere stato al cinema, facendo così le sue personali recensioni dei vari film. “Il Buio in Sala” è un volume che è uscito nel 2016 e raccoglie in 188 pagine i lavori di Ortolani, grazie al mio Babbo Natale personale è finalmente entrato in mio possesso.


“IO NON SONO UN AMANTE DEL CINEMA. IO SONO IL MARITO.”


Cosa rende queste strisce un must per i fan di Ortolani? Ce lo dice l’autore nella sua prefatio: “Alcuni anni fa avevo pubblicato sul mio blog la recensione a fumetti del film Marvel: The Avengers. Poco più che una serie di vignette quasi uguali tra loro, disegnate in fretta e furia, giusto per dire la mia, quella di un uomo perplesso da questo film, in un mondo che lo adora incondizionatamente.
Da questo moto di perplessità dell’autore, nasce CineMAH il progetto di cine-recensione a vignette che, in maniera pungente, analizza quei film che quando si accende la luce coi titoli di coda ancora sullo schermo ti fanno esclamare ad alta voce “Mah…!”. Così Leo Ortolani si è sbizzarrito a mettere a vignette sia film “main-stream” che vecchi film, quelli che rientrerebbero nella categoria “feels”. Dopo 4 anni di presenza di CineMAH sul suo blog, la BAO Publishing crea una raccolta di alta qualità (stampata su carta Tauro da 140 grammi) per tutti i fan vecchi e nuovi dell’autore.

Dopo la prefazione creata dall’autore stesso, con la sua solita ironia e una buona dose di auto-ironia, ci sono altre 4 prefazioni, di grandi autori del panorama italiano, che con il loro stile contribuiscono alla presentazione del lavoro del loro collega e amico Ortolani. In ordine troviamo: Alessandro “DocManhattan” Apreda, Giacomo Bevilacqua, Roberto Recchioni e Zerocalcare. Vi posso garantire che già l’insieme delle prefazioni, al contenuto vero e proprio, vi farà divertire ma è risaputo che il panorama fumettistico italiano non è così povero come sembra, questi autori lo dimostrano in ogni opera che creano. Ovviamente per rendere onore al progetto CineMAH, il libro “Il Buio in Sala” non poteva che non aprire con la prima vignetta comparsa sul Blog di Ortolani: GliAvengers (come scrive l’autore).

Per chi non conoscesse Ortolani, è considerato uno dei più gradi fumettisti italiani, ha vinto una quantità di premi mostruosa: molti per i suoi personaggi, altrettanti per le sceneggiature e le storie raccontate e molti altri come autore. La sua opera più conosciuta e che tutti almeno una volta hanno visto o letto, è sicuramente Rat-Man.
“Il Buio in Sala” vi appassionerà, ma soprattutto vi regalerà un bel pò di risate. L’alternanza tra cine-recensioni di qualche pagina e freddure mono vignetta, permette anche ai lettori più “affaticati”, dalla lettura, di prendere fiato, per poi arrivare all’apice (per me) ovvero il capitolo “Ansia da Timeline”. Ortolani non si preoccupa di attirarsi addosso le critiche, soprattutto quando “attacca” saghe stra-seguite come StarWars, Avenger o l’Hobbit, ma ci ricorda di prendere tutto con un po’ più di leggerezza usando queste parole, che non posso che condividere a pieno.

In compenso ho trovato un sacco di persone che pretendono di sapere quale sia la Verità su ogni film. Ecco, vi tranquillizzo, io non sono uno di loro. Perché io non pretendo. Io HO la Verità su questi film.
Che vi piaccia o meno.
E la verità è che bisogna prenderli per quello che sono. Dei film. E se sono brutti riderci sopra.
Che dire? Credo che abbia pienamente ragione! Allora cari gaters e amanti del cinema, facciamo anche noi così, prendiamo i film per semplici pellicole e smettiamola di accanirci nelle movie war. Ridiamoci di come fa Ortolani.

CONCLUSIONI:

VOTO FINALE: 8

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