Sono passate decadi dai primi videogiochi usciti, ne abbiamo viste di tutti i colori: evoluzioni grafiche, maggiore manovrabilità, crescente giocabilità e longevità e chi più ne ha più ne metta. Da PC a Console il pool di possibilità si è ampliato notevolmente, la tecnologia ha fatto passi da gigante grazie anche al crescente interesse del pubblico per questo mondo. Maggiori clienti maggiori soldi da investire, questo ha portato sperimentazioni di vario tipo: controller sempre più sensibili, touchpad, sensori di movimento e controller che ci facevano controllare i movimenti del personaggio tramite i nostri. Ma lo sviluppo non si ferma mai, si è quindi arrivati col tempo al visore VR, che supera a livello tecnologico tutti i suoi predecessori. Ma cosa diavolo è un visore VR? Senza entrare nello specifico o nel tecnico di questa tecnologia, è un visore che messo sugli occhi come si mettono gli occhiali, ti permette di vedere in prima persona un videogame, figo vero?
Un salto enorme, da semplice giocatore che controlla dall’esterno il suo personaggio dentro al game, ad essere in prima persona quel personaggio…figata! Ormai non si parla d’altro, alle fiere ci sono stand enormi in cui poter provare il VR, non solo per PC ma anche le console ormai si son lanciate su questo frangente. Io a Milano, durante il Milan Games Week 2016, ho potuto provare in prima persona, un particolare visore VR: il VRone della MSI un modo più “portatile” per utilizzare il suddetto visore. Che dire trovarsi uno zainetto con PC sulle spalle, direttamente collegato al visore che ti permette di “camminare” in uno spazio più ampio è sicuramente un’esperienza bellissima. Vedere il mondo intorno a te a 360° che cambia, si trasforma ed evolve è ciò che ogni videogiocatore ha sempre desiderato. Questo particolare sistema ha un costo elevato ma sicuramente per quello che ho potuto provare io ne vale la pena. Ma è così per tutto l’universo VR?
La risposta è assolutamente no! Perché se, fino ad un attimo fa e nel video di testing del VRone, ne esalto le qualità la mia risposta è così negativa? Per alcuni semplici motivi che proverò a spiegarvi:
1 – L’utilizzo del VR non è alla portata di tutti. Semplicemente l’apparecchiatura come ho provato io costa parecchio, non solo ma richiede un buon volume di spazio libero in casa, per potersi girare senza troppi problemi, questo rende molto molto difficile rendere il VR alla portata di tutti.
2 – Il VR per quanto riguarda l’applicazione sui giochi è molto limitato. Diciamo che al momento i giochi sviluppati, sono tutti simili. Noi su uno scorrimento a binario, che guardiamo ciò che ci circonda o, per i giochi più avanzati, spariamo a cose che ci appaiono intorno. Questo è dovuto sicuramente ad una fase ancora di passaggio, ma sta di fatto che al momento i giochi in VR non sono ancora “gustosi” da giocare.
3 – Attualmente implementare i giochi su VR è “impossibile”. Immaginate di prendere un gioco particolarmente complesso (come quantità di cose realizzabili al suo interno) come può essere un GTA. Ora immaginate di mettervi il visore sugli occhi ed essere in prima persona a Los Santos (o nel luogo che preferite voi), è possibile passare da fare shopping in un negozio, ad allenarsi in palestra, a rubare una macchina o altro? La risposta è no. Poichè tutta questa mobilitazione richiederebbe, un’adeguata mobilitazione anche nella realtà del vostro salotto.
LA VIA DEL VR RIMANE IMPERVIA E SICURAMENTE IN SALITA, MA NULLA ESCLUDE CHE POSSA DIVENTARE IL FONDAMENTO PER UN FUTURO VIDEOLUDICO MIGLIORE
Ovviamente uno potrebbe dire: “sì bravo ma queste cose sono banalità che non stanno ne in cielo ne in terra“. Probabilmente in parte è vero, ma è oggettivo che ad oggi le 3 motivazione elencate siano vere. Questo non esclude assolutamente che in futuro non si riesca addirittura ad implementare il VR direttamente nel cervello e quindi realizzare una specie di “Matrix” nella realtà. Ma torniamo a parlare del presente. A mio personalissimo parere (e voglio sottolineare MIO PERSONALISSIMO) il panorama videoludico, non è pronto a al VR. Al giorno d’oggi i videogamer cercano, avventure sempre più complete e ampie, giochi dove possano fare tante cose diverse, vivere avventure di ogni tipo e in cui la libertà di azione e decisione sia alta. Non solo ma i giocatori cercano anche trame orchestrate ad opera d’arte e grandissimi impatti grafici che gli facciano dire WOW!! Questo il VR attualmente non può ancora farlo appieno, infatti il wow sarà per la prima run con il gioco X, poi diventerà un mmm…ok ed infine un mannaggia a me quanti soldi ho buttato!
Ci sarà un futuro nel campo VR? Non ho la sfera di cristallo, quindi non è facile dirlo…al momento sono un po’ pessimista, non mi sembra che ci sia una spinta giusta, che permetta di dire “sì questo è il futuro!“. Al momento mi sembra un “laghetto nascosto”, che dopo essere stato scoperto e averci fatto il bagno un po’ di volte, dopo aver detto a tutti che esiste, si è consumato ristagnando sulle stesse cose e diventando uno “stagno”. Questo perché a fiere ed eventi vengono semplicemente cambiati i titoli dei giochi, viene messo un brand main stream, ma il game continua ad essere su binari con roba che ti salta intorno. Io spero vivamente, che si riesca ad implementare questo sistema, perché credo che il futuro migliore che si possa prospettare sia proprio quello di essere nel gioco a 360°. Per ora vedo “money grabbing” a 360° e questo un po’ mi spiace, spero davvero che si amplino le vedute che si rischi un po’ di più, che si esca da quella dannata “comfort zone” del “vabbé rientriamo comunque dei soldi spesi anche se stiamo sulla mediocrità“. Io dico no alla mediocrità!