Hitorijime My Hero è un manga di genere yaoi scritto e disegnato dall’autrice Memeco Arii. In Italia sarà distribuito da Star Comics, verso la fine di settembre.
Prima di partire con la trama e la recensione, ricordiamo che il genere yaoi è basato sulle relazioni fisico-romantiche omosessuali maschili più o meno idealizzate, nella stragrande maggioranza dei casi con protagonisti ragazzi e studenti poco più che adolescenti; il suo corrispondente femminile è yuri, che ovviamente tratta di relazioni tra due ragazze.
Di cosa parla il manga?
Kensuke e Sategawa sono grandi amici da molto tempo ormai: il primo è un ragazzo allegro e spensierato, il secondo invece è uno studente dall’atteggiamento passivo, coi capelli tinti, e fa parte di una gang di teppisti poco raccomandabile. Come se non bastasse è anche il “sottoposto” del famigerato e temibile professore Kousuke.
Il rapporto tra i due è molto strano: infatti nonostante l’insegnante sconvolga il ragazzo con modi di fare rudi e parole forti che lasciano sempre a doppie interpretazioni, Setegawa lo considera comunque il suo mito e cerca sempre un modo per controllare i suoi sentimenti verso di lui. Eppure, anche se lo studente cerchi di convincere il suo cervello che non sente nulla per il suo insegnante, il cuore d’altro canto dice il contrario e il tutto diventa strano e confuso.
La scrittura e lo stile di disegno
Hitorijime My Hero di certo non è rivoluzionario e non ha disegni strabilianti, insomma non è nulla di speciale, ma comunque intrattiene il lettore con una sceneggiatura semplice e scorrevole accompagnata da disegni essenziali e mai impegnati, che trasmettono ogni emozione, ogni sensazione e valorizzano qualsiasi frase o battuta, che sia un momento comico oppure un momento romantico: su questo Arii se la cava abbastanza bene, non c’è dubbio.
La storia non brilla di originalità, questo è poco ma sicuro. Il genere yaoi è la colonna portante della vicenda da come abbiamo già accennato ad inizio recensione, però i personaggi sono comunque stereotipati, roba trita e ritrita e tutto sa di già visto (almeno per chi bazzica il mondo anime e manga da qualche tempo) infatti i due protagonisti Kousuke e Sategawa non sono stati di certo forgiati da uno studio profondo ed interminabile, ma anzi insieme a tutto il resto del bakground sono stati “estratti” da uno stampino abusato da molti per quanto riguarda queste opere, ma se lo fanno un motivo ci sarà.
Il motivo è che, sopratutto in Giappone, tutto questo funziona sempre alla perfezione e crediamo che questa volta il titolo in questione avrà molte vendite anche in Italia, sia per le edizioni che saranno presentate sia per il periodo che stiamo vivendo attualmente.
Oltre alla banalità ed ai disegni semplici e mai straordinari (anche se in una storia come questa non serve di certo la mano di Murata, ma qualcosa in più si poteva dare) la storia scorre in maniera veloce ed allo stesso tempo trasmette un messaggio forte e chiaro sui sentimenti, sull’amore e in questo caso sull’omosessualità, che nel 2020 è ancora una questione aperta che spacca la popolazione in tante fazioni, portando ad odio ingiustificato che mai avrà fine. Su questo argomento ci fermiamo qui, visto che ovviamente non è la sede adatta per parlare di tutto ciò anche se a tratti è accennato all’interno del manga Hitorijime My Hero.
Ricordiamo che il manga inaugurerà QUEER, la nuova coloratissima collana Star Comics, che con le sue letture vuole andare oltre i binarismi di genere e sarà dedicata alla comunità LGBTIQ+ e non solo, ovviamente si spera che tutti apprezzino questa collana e che si avvicinino al genere lasciando fuori il pregiudizio.
Il manga arriverà in Italia in edizione Variant Cover, disegnata dalla grandissima Mirka Andolfo, in esclusiva per gli Star Days del 26 e 27 settembre. L’edizione speciale, in tiratura limitata, sarà disponibile esclusivamente per coloro che hanno ordinato la propria copia in
fumetteria. Per tutti gli altri l’uscita ufficiale è il 30 settembre.
Piccole info sull’autrice:
Memeko Arii nasce il 20 giugno. Inizia la sua carriera collaborando con alcuni progetti legati al franchise di Persona 3 insieme ad altri autori. Nel 2010 pubblica la sua prima opera a tema BL, Hitorijime Boyfriend, un delizioso volume unico che ottiene subito un ottimo riscontro fra
il pubblico, ma il vero successo arriva nel 2012 con la serie spin-off Hitorijime My Hero, che nel 2017 ha ottenuto anche una trasposizione animata in 12 episodi.
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