Godzilla e Kong – Il Nuovo Impero è il nuovo, folle, dinamico, fantascientifico e divertente lungometraggio in casa Warner Bros. Pictures a opera del bentrovato Adam Wingard. Già regista del precedente capitolo, Wingard si ripropone alla guida dello scontro-incontro più titanico che si possa immaginare.
La trama, costruita ad hoc per approfondire le radici dei due protagonisti del Monsterverso, ci immerge totalmente nel sotto mondo. Il parallelismo, che si riesce ad attuare tra superficie e sottosuolo, è nient’altro che il figlio della convivenza, lontana e ininfluente tra Godzilla e Kong. Solo un pericolo inaspettato, da un luogo tetro e inesplorato, richiederà ai due mastodontici nemici di seppellire l’ascia di guerra, rispettando la greca tradizione de “il nemico del mio nemico è mio amico”. Ovviamente, i protagonisti dell’intero film non sono solo i due nemici-amici, ma avremo a farci compagnia un bel gruppetto formato da: Ilene, Rebecca Hall; Bernie, Brian Tyree Henry; Trapper, Dan Stevens; Jia, Kaylee Hottle. Il gruppo, infatti, riesce a partecipare attivamente al progredire degli eventi, chi per una cosa, chi per un’altra (Si, non vi voglio dire nulla – alla fine del film muoiono tutti).
Il lungometraggio, della durata di 115 minuti, è totalmente costruito in computer grafica – e grazie, dato che parliamo di scimmie giganti e lucertoloni che sputano radiazioni. Perché allora dire l’ovvio? Semplice, l’effetto visivo – fatta eccezione per alcune scene davvero troppo piene ed esagerate – è spesso e volentieri appagante, fatto, questo, non sempre scontato anche nel 2024. Il dinamismo della pellicola è in perfetto allineamento con quanto già presentato negli altri titoli e con quel tocco musicale particolarmente marveliano. Infatti, alcune scene presentano, almeno ai miei occhi, un forte richiamo a quel connubio astronave-musiche in stile anni 80 tanto caro a Guardiani della Galassia. Sicuramente, una scelta azzeccata e simpatica che permette di strappare dei sorrisi, già presenti in più situazioni.
Il cast umano riesce, in questo caos animalesco, a costruirsi una sua presenza anche se – almeno in questo titolo – di spessore ridotto e con una caratterizzazione, paradossalmente, più approfondita dei personaggi secondari del gruppo. Nonostante l’estremo power up – anche qui! – dei titanici protagonisti, nonostante alcune illogicità deduttive e attive, il film può senz’altro piacere. Sicuramente diverte, e non poco. Per continuare con i richiami ad altri universi cinematografici o anime, avremo il piacere di vedere IronKong e Super Godzilla Rosè – chissà che Wingard non abbia avuto una qualche ispirazione.
Comunque, l’ultimo capitolo del MonsterVerse è disponibile nelle sale dal 28 marzo grazie, come già detto all’inizio, a Warner Bros. Pictures.