Immaginate un gioco ambientato nel Medio Evo, dove a suonarsele di santa ragione siano vichinghi, cavalieri e samurai. Aggiungete un combat system che rispetti i dettami di ogni specie di lottatore, il tutto in un’ottica spiccatamente multiplayer. Fatto? Bene, avete un’idea di cosa ci aspetta con For Honor!
Recentemente, Jason Van Den Berghe, game director per , ha spiegato che la base del titolo sarà la varietà, sotto ogni aspetto! “In ogni fazione ci sono due eroi che potranno di essere di entrambi i sessi, e poi ci saranno due eroi, uno esclusivo per ogni genere, in modo da avere un perfetto 50/50! Questo gioco non vede noi creare il personaggio, il gioco lo fa creare a voi! Che tipo di guerriero sei, chiaro? Puoi cambiare la carnagione del tuo vichingo, anche. Vuoi essere un vichingo di color? Fatti avanti! Scegli chi sei! Voglio che nel gioco vi sentiate liberi di essere chi volete! Io gioco un warden femmina, è il mio personaggio preferito, perchè è grandiosa! Lo è sempre stata, fin dal primo giorno, questo è il cuore della squadra, e lo stiamo facendo da un pezzo!”
Infatti, Van Den Berghe sostiene che hanno lavorato duramente sulla diversificazione dei personaggi- sia per come combattono che per come appaiono- al punto che la considerano l’ossatura del gioco. Quando gli è stato chiesto cosa spera i giocatori vivano quando giocano, ha risposto che “è facile per il pubblico guardare il gioco e dire ‘Oh, va bene? e metterlo da parte. Ma è davvero un gioco per tutti, lo è veramente! E la gente dirà facilmente ‘ Non può essere vero, non possono avere una varietà di genere coerente e diverse etnie in un gioco del genere!’. Così abbiamo impegnato molto tempo e fatica in questo aspetto, è stato il nostro fulcro su cui lavorare, ed è una cosa di cui sono orgoglioso. Spero che sia un aspetto che arrivi al pubblico”