Ancora una volta Editoriale Cosmo porta un fumetto eccezionale alla ribalta, andando a ripescare una miniserie fantasy risalente ai primi anni ’90: Fafhrd e il Grey Mouser. Ispirata all’opera di Fritz Lieber, questa miniserie inizialmente pubblicata dalla Epic Comics (ma venendo ri-editata in edizione trade paperback ne 2007 dalla Dark Horse Comic), vene curata per i testi da Howard Chykin, ma è il nome del disegnatore che farà rizzare le antenne agli appassionai: Mike Mignola. Quel Mignola, il creatore di Hellboy! All’epoca fu proprio scelto Mignola per ricreare il mondo immaginato da Lieber, Nehwon, una terra a metà fra primo medio evo ed età primitiva, in cui diverse ambientazioni, popoli diffidenti e culture a volte contrastanti convivono, tutti con in mente la più grande città esistente: Lankhmar. Proprio nella gigantesca città iniziano le avventure di Fafhr e Grey Mouser, due eroi atipici che si incontrano per le strade di Lankmar, impegnati a prendere di mira la stesa vittima per un furto, che si rivelerà essere l’inizio della loro amicizia ma anche la fine della loro vita precedente. I due mostrano subito di andare d’accordo, anche se le rispettive compagne sembrano essere parte integrante del loro background e della vita che hanno scelto in Lankmar. Fafhrd è un guerriero del nord, fedele a un codice d’onore saldo, che sceglie questa vita per portare all’amata la vendetta su chi ha sterminato la famiglia; il Grey Mouser è il tipico ladruncolo da ambientazione fantasy, intraprendente, spavaldo e sbruffoncello, ma che fa subito presa sul lettore.
DALLA CORROTTA LANKMAR FINO ALLE DISTESE SABBIOSE DEL PROFONDO SUD DI NEHWON, FAFHRD E GREY MOUSER ESPLORANO IL LORO MONDO IN CERCA D’AVVENTURA!
Il ritmo di questo primo albo è subito evidente, i due eroi sono subito messi a confronto con un nemico scaltro e apparentemente più potente, peccano di presunzione nel voler attaccare e rimangono sconfitti, perdono tutto; la sconfitta diventa il loro momento di rinascita, da quella prendono il via le loro avventure, con l’abbandono della corrotta e decadente Lankhmar e il loro itinerare per Newhon, alla ricerca di tesori e fama. Il rapporto tra Fafhrd e Grey Mouser è divertente, passa dalla sensazione di una confidenza estrema a momenti di fatica, in cui i due sembrano sul punto di prendersi a male parole.
La realtà è che i due legano subito, sono complementari e il lavoro di Chykin nel creare l’alchimia della loro amicizia è perfetta, si completano e riescono a rappresentare l’uno il giusto comprimario dell’altro, al punto che non c’è un predominante, è un’amicizia paritaria e basata sul mutuo rispetto. Le avventure vissute dal duo di compagni sono intriganti, toccano tutti gli aspetti tipici del fantasy, con una strizzata d’occhio ad un’impostazione classica (d’altronde Lieber ha iniziato a scrivere il primo racconto nel 1936), ma comunque godibile, che ricorda in alcuni tratti un altro colosso del fantasy, Conan il Barbaro (non a caso la Marvel inserì nella sua collezione dedicata al personaggio di Howard due personaggi ispirati al duo, Fafnir e Blackrat).