Torniamo a parlare di una case editrice sin troppo lasciata da parte, ma che offre delle serie a fumetti di valore, con un universo supereroistico meno convenzionale in confronto a quelli Marvel e DC, stiamo parlando della Valiant Comics, edita in Italia da Star Comics. Questa volta parliamo di uno dei personaggi più interessanti della squadra Unity: Gilad il guerriero eterno, la cui serie dedicata è La Furia di Eternal Warrior, in particolare del primo volume “Dalle Ceneri”, oggetto di questa recensione.
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Robert Venditti, sceneggiatore di questa serie, è prevalentemente conosciuto per la sua, qualitativamente altalenante, gestione delle Lanterne Verdi che però con il Rebirth si sta dimostrando una delle migliori testate del rilancio di casa DC Comics. Lo scrittore, però, non è affatto nuovo all’universo Valiant anzi, è stato uno dei padri della rinascita della casa editrice, scrivendo per quattro anni la testata dedicata ad X-O Manowar, personaggio che ha fatto gli onori di casa per questo reboot narrativo della Valiant. Oltre a ciò, Venditti ha scritto le miniserie Armor Hunters e Book of Death. Raul Allen, disegnatore di questo volume, ha macinato esperienza prevalentemente sulle varie serie Valiant, con qualche breve apparizione in alcuni albi Marvel, in aiuto del collega David Aja.
Presentiamo innanzitutto il protagonista de La Furia di Eternal Warrior. Gilad Anni-Padda è stato scelto dalla Terra come il Guerriero Eterno, il cui ruolo è quello di proteggere la stirpe dei geomanti, degli esseri umani che hanno uno speciale legame con lo spirito della Terra. Il potere principale di Gilad è quello di essere immortale o meglio, può morire, ma dopo un determinato processo è in grado di tornare nel mondo dei vivi per continuare a proteggere il nuovo geomante in circolazione. Per via della sua immortalità, Gilad è un cacciatore, uno stratega e un combattente abilissimo poiché vivendo in varie epoche ha appreso diversi stili di combattimento e tecniche, nonché fatte sue armi utili per qualsiasi evenienza. Inoltre dispone di agilità e forza superiori a quelle di una persona comune, una coppia di superpoteri sempre utile.
Parlare di questo primo arco narrativo de La Furia di Eternal Warrior senza fare spoiler è davvero difficile, perché i primi quattro albi della serie riguardano il processo tramite il quale Gilad riesce ogni volta a tornare in vita. Il protagonista vive un continuo inferno, non solo è soggetto a delusioni e morte quando fallisce il proprio compito di protettore dei geomanti, ma anche per tornare in vita deve sostenere sofferenze sia fisiche che mentali. Torture demoniache, illusioni malate delle persone che ama, nulla riuscirà a fermare Gilad dal tornare in vita, è il Guerriero Eterno, ergo dovrà combattere costantemente, senza riposo, senza tregua, nemmeno nella morte. La caratterizzazione del personaggio è davvero ben costruita: Gilad è testardo, caparbio, inarrestabile e usa tutto ciò che ha a disposizione per compiere il suo destino.
Venditti non ci spiega linearmente il processo tramite il quale Gilad riesce a tornare in vita, ma ce lo mostra un po’ per volta, capitolo per capitolo e alla fine abbiamo un quadro chiaro delle sofferenze che il nostro protagonista deve sopportare. Le gabbie delle tavole si ripetono diverse volte, non ci sono costruzioni particolare, ma le inquadrature sono perfettamente consequenziali e piacevoli da leggere, soprattutto nei combattimenti. Lo stile di Raul Allen magari non è impeccabile, forse poco definito, anche per lo stile che cerca di proporre, ma si lega perfettamente ai colori di Patricia Martin che utilizza una palette molto vasta, che spazia da un verde freddo ad un rosso incandescente.