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DYLAN DOG N.359 : SUL FONDO
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“Non si ricordano i giorni, si ricordano gli attimi.” Cesare Pavese aveva ragione quando parlava di ricordi: sono attimi di vita vissuta che riviviamo, ed in quel preciso momento, quei frammenti di vita passata diventano il nostro presente con la capacità di portarci alle volte in un fantastico paradiso, ma altre volte possono diventare un inferno dal quale è impossibile scappare.
Ed è questo che viene raccontato nel numero 359 di Dylan Dog dal titolo “sul fondo” incentrato sui ricordi di Holden, il protagonista dell’albo scritto da Matteo Casali. Un personaggio affetto da ipertimesia, una condizione in cui l’individuo possiede una memoria autobiografica superiore, tale da permettere il ricordo di gran parte degli eventi vissuti nella propria vita.
Holden oltre a ricordare minimi dettagli della sua vita, ha la particolare capacità di ricordare persone e luoghi di efferati omicidi commessi da altri. Una vera e propria condanna che lo porta a cercare l’aiuto di Dylan Dog per rintracciare gli assassini e così eliminare definitivamente quei macabri ricordi. La parte forte di questo albo la recita soprattutto la sceneggiatura di Casali che ci costringe a restare incollati alle pagine del fumetto fino alla fine, senza mai allentare la tensione, grazie anche alla sapiente tessitura della trama alternando la narrazione con stacchi netti in puro stile cinematografico. Ma è Holden il fulcro di tutta la vicenda, un personaggio caratterizzato molto bene nel suo tormentato rovistare tra i ricordi, dove riaffiorano anche scheletri nell’armadio di Dylan appartenenti ad un passato ormai dimenticato.
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I RICORDI COME TRACCE VIVE NELLA MEMORIA ALLA RICERCA DELLA VERITÀ
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Anche Dylan viene sorpreso in particolare da un ricordo che Holden rispolvera dalla sua memoria passata facendolo proprio, un fatto accaduto ad un Dylan adolescente in una calda giornata d’estate e che ha segnato il nostro indagatore dell’incubo nell’inconscio. Questo frammento di ricordo, riportato anche nella semplice ma efficace copertina disegnata come sempre con grande mestiere da Angelo Staino, ci accompagnerà per tutta la durata della vicenda, ma raccontarvelo qui vi farebbe perdere il sapore di questa storia che vi invitiamo a leggere.
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Se promuovo a pieni voti la storia scritta da Casali che si merita un bell’otto non posso dire lo stesso per i disegni di Marco Nizzoli, che pur riuscendo a tratteggiare le giuste atmosfere che la sceneggiatura richiedeva, a mio avviso non ha ottenuto lo stesso risultato con i principali attori della vicenda, quindi per me si merita un 6. Tutto sommato la storia mi ha davvero coinvolto, trovare storie dal sapore originale per il nostro Dylan è diventato davvero difficile, ma grazie ad albi come “la macchina umana” un numero davvero eccezionale o albi dalla sceneggiatura coraggiosa come questo, la risalita di Dylan Dog è assicurata. Se va avanti di questo passo non lo vedremo più sul fondo, ma al posto che si merita. Avanti così.
Restiamo in attesa di leggere il prossimo numero in uscita il 27 agosto dal titolo: Remington House
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- USCITA: 29/07/2016
- SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Matteo Casali
- DISEGNI: Marco Nizzoli
- COPERTINA: Angelo Stano
- CASA EDITRICE: Sergio Bonelli editore
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