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DYLAN DOG N.358 : IL PREZZO DELLA CARNE
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L’albo numero 358 dal titolo “il prezzo della carne” sposta le indagini di Dylan Dog nel Kent, più precisamente a Grain un piccolo paese sulle rive del mare.
Ed è dal mare che ha tutto inizio, con il rinvenimento da parte di un gruppo di pescatori di un cadavere senza testa. Tutto molto intrigante, cosa ci fa un cadavere in mezzo al mare? Ma la vera domanda è: cosa ci fa un cadavere in mezzo al mare di una donna che dovrebbe essere morta due anni prima? Sempre più interessante.
Grain è uno di quei paesi in cui ti senti sempre a disagio, dove le forze dell’ordine abusano del loro potere e le cospirazioni sono di casa. Il nostro è stato ingaggiato dalla famiglia della vittima proprio perché la polizia locale invece di dare risposte cerca di insabbiare le prove, mettendo a tacere tutte le ipotesi sollevate sul caso. Anche l’aiuto di Block viene meno e Dylan si trova da solo a dover affrontare muri di omertà, dovendo far conto sulle sue sole forze e sfruttando al massimo le astuzie maturate da anni di carriera nel mondo delle indagini. Grazie ad alcuni espedienti ed al fortuito incontro con la bella Aimee Dickens, Dylan riesce a trovare la chiave del mistero. Non entro nei dettagli per non anticipare nulla e lasciandovi il piacere della scoperta con la lettura dell’albo.
Di sicuro “il prezzo della carne” avrebbe meritato una suddivisione in due parti per dare maggior spazio all’approfondimento di alcuni personaggi davvero intriganti ma che restano in superficie, come ad esempio il glaciale Jarion, titolare delle pompe funebri del paese. L’indagine si sviluppa con crescente coinvolgimento dando la possibilità al lettore di immergersi nella storia, anche grazie al supporto alla storia dato dai disegni di Roberto Rinaldi che hanno reso molto bene le atmosfere richieste dalla sceneggiatura. La sequenza iniziale con la battuta di pesca in un mare burrascoso è davvero notevole, cosi come i primi piani dei personaggi nelle sequenze chiave.
A GRAIN SI RESPIRA ARIA DI MORTE
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Persone morte, riportate in vita e mercificate come carne da vendere al kg, corpi martoriati e mutilati in nome di un godimento a favore della perversione di pochi. Questa è Grain e chi può scappa e sceglie la vita come Aimee che insegue un sogno per scappare da questo incubo. In contrapposizione a lei c’è Harvey conosciuto come “lo storpio”, una persona senza sogni, imprigionata a Grain e sfruttata da loschi personaggi solo come mezzo per attuare fini malvagi. Harvey sente sempre la necessità di accendere una sigaretta nei momenti peggiori per lui, forse perché la luce scaturita è l’unica luce che gli da conforto in una vita avvolta dall’ombra.
La copertina ad opera di Stano è davvero rappresentativa del titolo, corpi umani appesi a testa in giù come pezzi di carne pronti per essere venduti al miglior offerente.
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Dopo aver letto “il prezzo della carne” molte domande restano ancora in sospeso, spero davvero che ci sia un ritorno a Grain per trovare queste risposte, anzi il mio è un appello che rivolgo a Roberto Recchioni e Fabrizio Accatino per permettere ai lettori di avere maggiori risposte sui fatti successi a Grain. Sono sicuro che potrebbe venire fuori una bella storia.
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- USCITA: 29.06.2016
- SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Fabrizio Accatino
- DISEGNI: Roberto Rinaldi
- COPERTINA: Angelo Stano
- CASA EDITRICE: Sergio Bonelli editore
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