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DYLAN DOG N.351 : COSA SI NASCONDE IN FONDO AL MARE?

[/vc_column_text][vc_separator color=”custom” border_width=”4″ accent_color=”#dd3333″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”2/3″][vc_column_text]Salve a tutti amici di Craven Road N.7!

Puntuale come ogni fine mese, la mia e la vostra edicola di fiducia hanno pronto sugli scaffali il nuovo albo dell’Indagatore dell’incubo da noi tanto amato, andiamo a scoprire brevemente (e senza rivelare troppo!) cosa ne pensiamo di questo numero, ovvero, il 351 In fondo al male.

Quali misteri si trovano sotto gli oceani? Nessuno può dirlo, infatti l’uomo ancora non conosce gran parte dei fondali marini del nostro mondo, così vasti, profondi e spesso inaccessibili ai nostri occhi.
Tutto questo lascia sperare, vista l’impeccabile copertina disegnata da Angelo Stano, che questa sarà una storia ricca di sorprese, pronta ad offrirci una classica storia di mare ed orrore, a base di mostri marini e una forze misteriose. Invece no! Mi dispiace esprimere un altro parere negativo su uno dei fumetti che amo di più e che ho sempre letto, ma dove sono finite le storie affascinanti e ricche di mistero a cui eravamo abituati?

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A questo giro la Bonelli ha pubblicato una storia che crede o pretende di insegnarci una sorta di morale verso la fine, ma l’unica cosa che leggo in queste amare pagine è una storia senza senso che lascia perplessi.

Tutto comincia con la solita bella cliente (cosa che almeno non mi dispiace affatto come abitudine) che ingaggia il nostro Dylan per trovare la sua più cara amica, scomparsa da qualche giorno. La vicenda si svolge a Port Frost, una piccola cittadina affacciata sul mare della Scozia, una delle migliori ambientazioni possibili per una storia di mare. Peccato non avere sfruttato meglio questa fantastica collocazione geografica.

Qui facciamo conoscenza della popolazione locale, molto strana ma in tema con la cittadina. La bella cliente di Dylan si chiama Fiona Fenn una ragazza molto particolare, il che da un sorprendente tocco di allegria all’intera storia; questo dettaglio, che detto così può sembrare strano, colloca la storia precisamente al nostro presente, un dettaglio che lascio a voi il piacere di approfondire e scoprire durante la lettura.

In In fondo al mare Dylan viene avvicinato da un vecchio marinaio che avverte il nostro Old boy su una cosa terribile che sta per accadere all’intera cittadina, consigliandogli caldamente di tornare di corsa a Londra per salvarsi al vita prima che sia troppo tardi. Ovviamente tutti noi conosciamo il nostro detective dell’incubo e quindi sappiamo quale sarà stata la sua risposta!

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QUESTA STORIA MI LASCIA IN BOCCA IL SAPORE AMARO DI UN OCCASIONE MANCATA PER UN GRANDE ALBO.

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Analizzando la storia: sui i disegni devo dire che il tratto di Alessandro Baggi, risulta essere molto pulito e definito; non spenderò altre parole per la sceneggiatura di Ratigher, ingaggiato proprio per la rinascita di Dylan Dog, ma che deve ancora mettere a buon uso le doti per cui è stato chiamato in causa dalla Bonelli. La speranza è che viste le sue capacità e il suo curriculum, possa presto regalarci veri e propri capolavori!

Non ci resta che salutarci e ritrovarci su queste pagine il 29 di dicembre per l’albo numero 352, La calligrafia del dolore.

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• USCITA: novembre 2015
• SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Ratigher
• DISEGNI: Alessandro Baggi
• COPERTINA: Angelo Stano
• CASA EDITRICE: Sergio Bonelli editore

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